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10.08.2015
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Fotovoltaico +700% in quattro anni? Secondo Hilary Clinton si può fare!

Hilary clinton, candidata democratica alle presidenziali USA, utilizza un a strategia green per la sua campagna elettorale, e promette, qualora venisse eletta, l'installazione di mezzo miliardo di pannelli solari durante i 4 anni di mandato, per un totale di 140 GW di potenza al 2020.
Aumento del 700% della produzione di energia da fotovoltaico entro il termine del proprio mandato, quindi in quattro anni. Questa una delle proposte avanzate nel programma elettorale di Hilary Clinton, che sembra essere agguerrita nella lotta al cambiamento climatico e nella diffusione della cultura dell’energia pulita.

Hilary Clinton, candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, ha infatti organizzato la propria campagna elettorale dedicando grande spazio alla questione ecologista e ideando un ampio piano di politica energetica e ambientale.

Qualora venisse eletta, la Clinton promette agli USA che entro dieci anni si produrrà energia rinnovabile sufficiente ad alimentare tutte le case del Paese, andando, di conseguenza, a diminuire l’impatto inquinante e a incrementare l’efficienza energetica.

Un obiettivo considerevole che prevede, per la sua prima fase (corrispondente ai quattro anni di mandato presidenziale), l’installazione di mezzo miliardo di pannelli solari su tutto il territorio nazionale entro il 2021, che consentiranno di raggiungere, al 2020, la produzione di 140 GW di potenza.

Se gli obiettivi stabiliti dalla strategia della Clinton venissero raggiunti, porterebbero all’aumento del 700% della produzione di energia solare rispetto ad oggi, e un terzo di tutta l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili deriverebbe dai nuovi impianti.

Il candidato, inoltre, mira ad estendere gli incentivi fiscali per l’uso di energia da fonti rinnovabili, in modo che diventi fruttuosa sia per i produttori, che per i contribuenti.

Piano ambizioso, quello di Hilary Clinton, che potrebbe essere confuso con una semplice strategia politica per giungere all’elezione. I fatti, qualora venisse eletta, confermeranno quanto teorizzato?