Focus Efficienza Energetica
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Riscaldare la tua casa contenendo i costi e rispettando l’ambiente? Lo puoi fare da subito seguendo i consigli ENEA!
Come gestire al meglio il proprio impianto di riscaldamento? Scopriamo assieme i 10 consigli ENEA per limitare gli sprechi e risparmiare sulla bolletta

Secondo la Legge n. 10 del 1991, è possibile accendere il riscaldamento dal 15 di ottobre, ma, se è vero che mantenere il comfort abitativo è fondamentale, è necessario anche cercare di mantenere ferrei i propositi di contenimento di emissioni per una maggiore sostenibilità e conseguente risparmio. Proprio in quest’ottica ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile ha rilasciato un decalogo pratico contenente le principali linee guida per evitare sprechi e contenere i costi relativi al riscaldamento:
1 – Manutenere gli impianti: eseguire una corretta manutenzione degli impianti è il miglior modo per avere un impianto performante e sicuro, che consumi ed inquini meno.
2 – Impostare una temperatura corretta: una temperatura che si collochi tra i 19 e i 22 gradi è più che sufficiente per ottenere ambienti confortevoli evitando consumi eccessivi e sbalzi di temperatura consistenti quando si esce di casa.
3 – Prestare attenzione alle ore d’accensione: non è necessario che l’impianto termico sia acceso notte e giorno, al contrario! Infatti nelle ore notturne, stando sotto le coperte, è sufficiente impostare la temperatura esterna non superi i 12 – 13 gradi per evitare condense. Inoltre, seguire questa indicazione, vi permetterà di rispettare il limite massimo di ore di accensione giornaliero previste dalla Legge per l’impianto di riscaldamento: un limite che varia a seconda delle zone climatiche, oscillando tra le 8 ore del sud Italia e le 14 del Centro Nord.
4 – Schermare le finestre nelle ore notturne: chiudere le tapparelle o gli scuri, riduce la dispersione
5 – Controllare che non vi siano ostacoli sopra e davanti ai termosifoni: questa è una pratica che vi consentirà di non ostacolare la diffusione del calore, soprattutto se applicata assieme alla buona norma che impone di non tenere aperte le finestre troppo a lungo per evitare dispersioni termiche consistenti.
6 – Fare un check-up periodico alla propria casa: è fondamentale far controllare ad un tecnico il grado di efficienza del vostro immobile per determinare i piccoli interventi che, con un costo contenuto, potrebbero far aumentare l’efficienza energetica della vostra abitazione.
7 – Valutare se cambiare i vecchi impianti con soluzioni più performanti e spesso anche omnicomprensive: la scelta di un unico impianto tecnologicamente all’avanguardia, potrebbe portare ad una netta diminuzione dei costi.
8 – Dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura ambientale: uno strumento di questo tipo, rilevando i gradi effettivi all’esterno e all’interno della casa, riesce infatti ad ottimizzare i consumi fornendo la quantità di energia necessaria per mantenere la temperatura impostata ed evitare picchi o sbalzi di potenza.
9 – Applicare valvole termostatiche: la loro funzione è quella di regolare il flusso d’acqua calda nei termosifoni, garantendo il non superamento della temperatura impostata per l’intera abitazione.
10 – Installare un sistema di contabilizzazione del calore: negli stabili con caldaia condominiale, la contabilizzazione del calore permette di gestire in modo autonomo il riscaldamento del proprio appartamento, portando l’utente a pagare solo il proprio consumo al condominio.
Non vuoi dimenticare nessuno dei consigli ENEA o vuoi condividerli con qualcuno che non riscalda nel modo più efficiente? Scarica e stampa il decalogo ENEA che trovi qui sotto.
1 – Manutenere gli impianti: eseguire una corretta manutenzione degli impianti è il miglior modo per avere un impianto performante e sicuro, che consumi ed inquini meno.
2 – Impostare una temperatura corretta: una temperatura che si collochi tra i 19 e i 22 gradi è più che sufficiente per ottenere ambienti confortevoli evitando consumi eccessivi e sbalzi di temperatura consistenti quando si esce di casa.
3 – Prestare attenzione alle ore d’accensione: non è necessario che l’impianto termico sia acceso notte e giorno, al contrario! Infatti nelle ore notturne, stando sotto le coperte, è sufficiente impostare la temperatura esterna non superi i 12 – 13 gradi per evitare condense. Inoltre, seguire questa indicazione, vi permetterà di rispettare il limite massimo di ore di accensione giornaliero previste dalla Legge per l’impianto di riscaldamento: un limite che varia a seconda delle zone climatiche, oscillando tra le 8 ore del sud Italia e le 14 del Centro Nord.
4 – Schermare le finestre nelle ore notturne: chiudere le tapparelle o gli scuri, riduce la dispersione
5 – Controllare che non vi siano ostacoli sopra e davanti ai termosifoni: questa è una pratica che vi consentirà di non ostacolare la diffusione del calore, soprattutto se applicata assieme alla buona norma che impone di non tenere aperte le finestre troppo a lungo per evitare dispersioni termiche consistenti.
6 – Fare un check-up periodico alla propria casa: è fondamentale far controllare ad un tecnico il grado di efficienza del vostro immobile per determinare i piccoli interventi che, con un costo contenuto, potrebbero far aumentare l’efficienza energetica della vostra abitazione.
7 – Valutare se cambiare i vecchi impianti con soluzioni più performanti e spesso anche omnicomprensive: la scelta di un unico impianto tecnologicamente all’avanguardia, potrebbe portare ad una netta diminuzione dei costi.
8 – Dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura ambientale: uno strumento di questo tipo, rilevando i gradi effettivi all’esterno e all’interno della casa, riesce infatti ad ottimizzare i consumi fornendo la quantità di energia necessaria per mantenere la temperatura impostata ed evitare picchi o sbalzi di potenza.
9 – Applicare valvole termostatiche: la loro funzione è quella di regolare il flusso d’acqua calda nei termosifoni, garantendo il non superamento della temperatura impostata per l’intera abitazione.
10 – Installare un sistema di contabilizzazione del calore: negli stabili con caldaia condominiale, la contabilizzazione del calore permette di gestire in modo autonomo il riscaldamento del proprio appartamento, portando l’utente a pagare solo il proprio consumo al condominio.
Non vuoi dimenticare nessuno dei consigli ENEA o vuoi condividerli con qualcuno che non riscalda nel modo più efficiente? Scarica e stampa il decalogo ENEA che trovi qui sotto.