Focus Efficienza Energetica
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La manutenzione della caldaia: servono in media 68€ per evitare sanzioni
Un’indagine individua i costi pagati dagli italiani per la manutenzione della caldaia e per gli interventi correlati, da 68€ medi la cifra può sforare i 120€

La manutenzione della caldaia costa agli italiani in media 68€, ma la cifra varia notevolmente tra Nord e Sud, ProntoPro ha svolto un’indagine che illustra quanto si spende per il controllo del proprio impianto e a quanto possono ammontare le spese accessorie in cui ci si può incorrere.
Il termine dell’estate spesso ci spinge a fare ordine, a prepararci per l’inverno. Si riorganizza la casa, si comprano i nuovi cappotti, e si controlla che l’impianto di riscaldamento di casa funzioni in modo sicuro. Secondo un’indagine del portale web ProntoPro, a settembre il numero di persone che si sono rivolte a un tecnico specializzato per la manutenzione della propria caldaia è quadruplicato rispetto al dato dell’anno precedente.
L’analisi del portale ha voluto illustrare quanto spendono gli italiani per questi interventi, e mettere in luce le differenze di prezzo che si possono incontrare lungo il territorio italiano per la stessa tipologia di controlli. La spesa media nazionale si è attestata a 68 €, ma osservando singolarmente i dati raccolti si scoprono notevoli differenze tra province del Nord e del Sud.
La provincia più costosa è quella milanese, con una spesa di ben 90 €, seguita da Genova (85€) e Torino (82€). Di converso i capoluoghi più economici sono Campobasso, Potenza e Catanzaro, con una spesa che si aggira indicativamente tra i 52 e i 55€.
Per evitare sanzioni è sufficiente far effettuare i controlli di manutenzione secondo la periodicità indicata all’interno del libretto dell’impianto; ciò nonostante le spese collegate alla caldaia possono non terminare qui.
Chi avesse smarrito il libretto di impianto dovrà pagare tra i 5 e i 10€ per ottenerne uno sostitutivo, e la cifra può anche poi accresciuta nel caso in cui si debba far svolgere un’analisi dei fumi. La periodicità di questo intervento è stabilita dal d.p.r n.74 del 2013, e la sua attuazione ha un costo variabile tra i 30€, che pertanto fa aumentare la spesa complessiva dell’intervento a circa 110€; tra l’altro, al termine delle verifiche, in caso di esito positivo, il tecnico rilascerà un bollino blu del costo di 10€ circa.
Dalle analisi del portale si evince che il 60% degli italiani ha scelto di rivolgersi a tecnici per la manutenzione della caldaia, mentre ben il 40% ha scelto di approfittare degli incentivi disponibili per sostituirla con una più efficiente e meno inquinante. Scegliendo di sostituire la propria caldaia obsoleta con un apparecchio con classe A di efficienza si può infatti disporre di una detrazione IRPEF al 50%, mentre con un apparecchio in classe A+ si può ottenere una detrazione di aliquota pari al 65%.
Il termine dell’estate spesso ci spinge a fare ordine, a prepararci per l’inverno. Si riorganizza la casa, si comprano i nuovi cappotti, e si controlla che l’impianto di riscaldamento di casa funzioni in modo sicuro. Secondo un’indagine del portale web ProntoPro, a settembre il numero di persone che si sono rivolte a un tecnico specializzato per la manutenzione della propria caldaia è quadruplicato rispetto al dato dell’anno precedente.
L’analisi del portale ha voluto illustrare quanto spendono gli italiani per questi interventi, e mettere in luce le differenze di prezzo che si possono incontrare lungo il territorio italiano per la stessa tipologia di controlli. La spesa media nazionale si è attestata a 68 €, ma osservando singolarmente i dati raccolti si scoprono notevoli differenze tra province del Nord e del Sud.
La provincia più costosa è quella milanese, con una spesa di ben 90 €, seguita da Genova (85€) e Torino (82€). Di converso i capoluoghi più economici sono Campobasso, Potenza e Catanzaro, con una spesa che si aggira indicativamente tra i 52 e i 55€.
Per evitare sanzioni è sufficiente far effettuare i controlli di manutenzione secondo la periodicità indicata all’interno del libretto dell’impianto; ciò nonostante le spese collegate alla caldaia possono non terminare qui.
Chi avesse smarrito il libretto di impianto dovrà pagare tra i 5 e i 10€ per ottenerne uno sostitutivo, e la cifra può anche poi accresciuta nel caso in cui si debba far svolgere un’analisi dei fumi. La periodicità di questo intervento è stabilita dal d.p.r n.74 del 2013, e la sua attuazione ha un costo variabile tra i 30€, che pertanto fa aumentare la spesa complessiva dell’intervento a circa 110€; tra l’altro, al termine delle verifiche, in caso di esito positivo, il tecnico rilascerà un bollino blu del costo di 10€ circa.
Dalle analisi del portale si evince che il 60% degli italiani ha scelto di rivolgersi a tecnici per la manutenzione della caldaia, mentre ben il 40% ha scelto di approfittare degli incentivi disponibili per sostituirla con una più efficiente e meno inquinante. Scegliendo di sostituire la propria caldaia obsoleta con un apparecchio con classe A di efficienza si può infatti disporre di una detrazione IRPEF al 50%, mentre con un apparecchio in classe A+ si può ottenere una detrazione di aliquota pari al 65%.