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15.03.2021
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14 milioni per la prima Hydrogen Valley italiana di ENEA

ENEA realizzerà a Roma il primo polo per l’idrogeno in Italia
Un progetto dell’ENEA prevede la realizzazione, nei pressi di Roma, della prima Hydrogen Valley italiana, grazie ad un investimento pari a 14 milioni di euro, provenienti dai fondi per la Mission Innovation, l’iniziativa mondiale per l’accelerazione dell’innovazione nel campo dell’energia pulita.

Il nuovo polo volto alla ricerca e allo sviluppo dell’intera filiera dell’idrogeno sostenibile verrà realizzato presso il Centro Ricerca ENEA Casaccia, dove verranno realizzate le infrastrutture hi-tech necessarie allo sviluppo della produzione, del trasporto, dell’accumulo e dell’utilizzo dell’idrogeno.

L’obiettivo del progetto, che vedrà la collaborazione da parte di università e altri istituti di ricerca, di associazioni e di imprese, è l’accelerazione verso la decarbonizzazione e la transizione energetica dell’Italia attraverso ricerca, tecnologie, infrastrutture e servizi innovativi.

All’interno del polo romano l’idrogeno verrà utilizzato per la produzione di combustibili green e come risorsa per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nei settori del residenziale, dell’industria, della mobilità, e della generazione di energia.

“Questi sono solo alcuni esempi delle potenzialità di un progetto tutto italiano che darebbe la possibilità alle aziende di produrre innovazione, sperimentando e validando le proprie tecnologie in un ambiente dedicato e con il supporto di personale e laboratori qualificati. Per realizzare il primo dimostratore di ‘taglia rilevante’ della reale fattibilità di un’economia green basata sull’idrogeno, sfrutteremo tutte le potenzialità del nostro Centro Ricerche Casaccia che si estende su oltre 100 ettari, con circa 1000 ricercatori, importanti infrastrutture e laboratori di ricerca, una rete autonoma del gas e dell’energia elettrica, circa 200 edifici, strade e servizi” commenta Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.

L’idrogeno, che ad oggi viene prodotto da diverse fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico, vedrà la sperimentazione di nuove tecnologie produttive all’interno del polo ENEA che, spiega Graditi, sarà una piattaforma polifunzionale e inclusiva che punterà all’accelerazione della ricerca e dell’innovazione nel campo dell’idrogeno, cercando di fornire ai diversi settori industriali delle infrastrutture altamente tecnologiche.

All’interno del Centro Ricerca ENEA Casaccia l’idrogeno verrà applicato per la produzione di energia elettrica, attraverso la creazione di miscele di gas che verranno immesse nella rete interna di distribuzione. Verrà inoltre realizzato un “idrogenodotto” locale per il trasporto della risorsa e una stazione di rifornimento per veicoli a idrogeno. Verranno effettuati anche studi sul power-to-gas, il processo per cui grazie all’elettrolisi è possibile produrre idrogeno dall’energia elettrica creata da fonti rinnovabili.

Ma perché l’Italia punta così tanto sull’idrogeno sostenibile?

Lo spiega Giulia Monteleone, responsabile del Laboratorio ENEA di Accumulo di energia, batterie e tecnologie per la produzione e l’uso dell’idrogeno.

“La crescente attenzione verso l’idrogeno è dovuta ad alcune sue caratteristiche: si tratta di un gas leggero e ad alto contenuto di energia per unità di massa che può essere prodotto su scala industriale ed è più facile da immagazzinare a lungo termine rispetto all’elettricità. Ma soprattutto, può essere utilizzato per produrre energia ‘pulita’: la sua combustione, infatti, non è associata alla produzione di anidride carbonica e può essere condotta per via elettrochimica in celle a combustibile, con efficienze complessive superiori alla combustione termica e senza l’emissione di ossidi di azoto”.

La creazione di un primo polo in Italia per la ricerca e l’innovazione tecnologica sull’idrogeno sarà quindi essenziale per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.