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Installatori e crisi COVID-19: il vademecum CNA per il settore impianti
Gli installatori di impianti possono consultare un vademecum realizzato dalla CNA per organizzare il lavoro durante l’emergenza COVID-19

Come dovrebbero comportarsi i professionisti e gli installatori di impianti per lavorare in modo sicuro in questo momento di emergenza eccezionale? Sono molti gli interrogativi che viene naturale da porsi, comprensibilmente, dal momento che la situazione è quanto mai inedita.
CNA installazione impianti ha scelto di agire per far luce sui quesiti più importanti, stilando e condividendo un vademecum che fornisca informazioni pratiche utili ad assicurare l’operatività delle imprese.
Fatto salvo che, in una situazione così particolare, nessuno ha tutte le risposte alle domande attuali, CNA ha tentato di raccogliere tutte le linee guida più utili facendo affidamento sulla normativa, sulla giurisprudenza e su quella – seppur minima – esperienza fatta nel corso di queste settimane.
Il vademecum si compone di 5 capitoli e dovrebbe essere considerato come strumento utile all’attività, sempre tenendo presente che si tratta di un lavoro in continua evoluzione, motivo per cui potrebbe dover essere modificato nel tempo. È inoltre stato redatto e pubblicato prima della emanazione del DPCM 22 marzo 2020, motivo per cui alcuni dei contenuti potrebbero essere già superati, abbiamo provato comunque a raccoglierne i passaggi più salienti, confidando nel fatto che possano essere ugualmente utili alla platea di professionisti e installatori che in questi giorni continua a svolgere la propria attività.
Il testo fornisce dapprima indicazioni di carattere sanitario, riprendendole da quanto è stato ripetuto negli scorsi giorni dagli esperti del settore sanitario e da quanto è stato scritto a pagina 11 del “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” condiviso dalle parti sociali in data 14/03/2020.
Sono poi condivise informazioni e considerazioni settoriali sulle attività consentite alla luce degli ultimi DPCM (Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri). Anche il più recente DPCM 22 marzo 2020 consente alle attività con codice Ateco 43.2 di continuare le proprie attività.
Rimane difficile comprendere quali possano essere intesi come interventi indispensabili e non prorogabili, CNA condivide in questo senso un parere settoriale, ritenendo che tutti gli interventi rivolti al comfort casalingo (luce e riscaldamento) debbano essere consentiti, in quanto per un cittadino usufruire di un impianto elettrico o termico è un diritto essenziale, anche se l’intervento di per sé potrebbe non essere considerato urgente.
Il quarto capitolo riguarda il rapporto con i lavoratori e le possibili alternative che il datore di lavoro ha per la gestione delle presenze/assenze del dipendente in questo periodo straordinario, laddove non possa essere applicato il regime di lavoro agile e non sia possibile utilizzare in modo sicuro e sufficiente i dispositivi di protezione individuale (DPI).
Un ultimo capitolo è poi dedicato al rapporto con i clienti, nel quale si approfondisce la fattispecie in cui un cittadino, per timore di contagi, scelga di posticipare un intervento di manutenzione programmato. In questo caso sarà premura dell’installatore far presente al cliente le eventuali conseguenze in cui quest’ultimo può incorrere nell’eventualità di danni arrecati a persone o cose.
L’installatore o il manutentore dovrà aver cura, per sollevarsi da ogni responsabilità, di conservare evidenza di rifiuto del cliente di far effettuare l’intervento di manutenzione, che, secondo la CNA, è da considerarsi come un servizio pubblico essenziale poiché garantisce al sistema funzionalità e la sicurezza.
Mettiamo a disposizione qui di seguito il Vademecum del settore installazione impianti elaborata dalla CNA per la gestione delle attività durante il periodo di restrizioni dovute all’emergenza Covid-19.
CNA installazione impianti ha scelto di agire per far luce sui quesiti più importanti, stilando e condividendo un vademecum che fornisca informazioni pratiche utili ad assicurare l’operatività delle imprese.
Fatto salvo che, in una situazione così particolare, nessuno ha tutte le risposte alle domande attuali, CNA ha tentato di raccogliere tutte le linee guida più utili facendo affidamento sulla normativa, sulla giurisprudenza e su quella – seppur minima – esperienza fatta nel corso di queste settimane.
Il vademecum si compone di 5 capitoli e dovrebbe essere considerato come strumento utile all’attività, sempre tenendo presente che si tratta di un lavoro in continua evoluzione, motivo per cui potrebbe dover essere modificato nel tempo. È inoltre stato redatto e pubblicato prima della emanazione del DPCM 22 marzo 2020, motivo per cui alcuni dei contenuti potrebbero essere già superati, abbiamo provato comunque a raccoglierne i passaggi più salienti, confidando nel fatto che possano essere ugualmente utili alla platea di professionisti e installatori che in questi giorni continua a svolgere la propria attività.
Il testo fornisce dapprima indicazioni di carattere sanitario, riprendendole da quanto è stato ripetuto negli scorsi giorni dagli esperti del settore sanitario e da quanto è stato scritto a pagina 11 del “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” condiviso dalle parti sociali in data 14/03/2020.
Sono poi condivise informazioni e considerazioni settoriali sulle attività consentite alla luce degli ultimi DPCM (Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri). Anche il più recente DPCM 22 marzo 2020 consente alle attività con codice Ateco 43.2 di continuare le proprie attività.
Rimane difficile comprendere quali possano essere intesi come interventi indispensabili e non prorogabili, CNA condivide in questo senso un parere settoriale, ritenendo che tutti gli interventi rivolti al comfort casalingo (luce e riscaldamento) debbano essere consentiti, in quanto per un cittadino usufruire di un impianto elettrico o termico è un diritto essenziale, anche se l’intervento di per sé potrebbe non essere considerato urgente.
Il quarto capitolo riguarda il rapporto con i lavoratori e le possibili alternative che il datore di lavoro ha per la gestione delle presenze/assenze del dipendente in questo periodo straordinario, laddove non possa essere applicato il regime di lavoro agile e non sia possibile utilizzare in modo sicuro e sufficiente i dispositivi di protezione individuale (DPI).
Un ultimo capitolo è poi dedicato al rapporto con i clienti, nel quale si approfondisce la fattispecie in cui un cittadino, per timore di contagi, scelga di posticipare un intervento di manutenzione programmato. In questo caso sarà premura dell’installatore far presente al cliente le eventuali conseguenze in cui quest’ultimo può incorrere nell’eventualità di danni arrecati a persone o cose.
L’installatore o il manutentore dovrà aver cura, per sollevarsi da ogni responsabilità, di conservare evidenza di rifiuto del cliente di far effettuare l’intervento di manutenzione, che, secondo la CNA, è da considerarsi come un servizio pubblico essenziale poiché garantisce al sistema funzionalità e la sicurezza.
Mettiamo a disposizione qui di seguito il Vademecum del settore installazione impianti elaborata dalla CNA per la gestione delle attività durante il periodo di restrizioni dovute all’emergenza Covid-19.