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Sanzioni Inarcassa, una revisione basata sulla gradualità per la previdenza di architetti e ingegneri
La sanzione Inarcassa per architetti e ingegneri non in regola con il pagamento dei contributi sarà collegato all’entità del periodo di ritardo. Il provvedimento è in attesa di approvazione.

Le sanzioni Inarcassa per Architetti e Ingegneri, applicate dall’Ente di previdenza e assistenza per gli architetti e gli ingegneri liberi professionisti, sono state alleggerite grazie alle nuove misure approvate dal Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa.
Questo provvedimento, volto a semplificare l’adempimento contributivo, viene definito “innovativo” dal Presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro, perché ideato con l’obiettivo di contenere il fenomeno dell’inadempienza previdenziale e l’aggravarsi di situazioni debitorie e non più emendabili.
Secondo quanto dichiarato dal Presidente, infatti, il credito scaduto ammonta a ben 800 milioni di euro, e vede coinvolti il 30% degli iscritti alla cassa; ma il nuovo sistema di sanzioni Inarcassa modificato riconosce i comportamenti virtuosi dei soggetti inadempienti, e interviene sulle modalità di applicazione delle sanzioni in modo da risolvere velocemente gli obblighi previdenziali.
Obiettivo del provvedimento, dunque, è quello di introdurre una maggiore gradualità sanzionatoria, principalmente a causa della sempre minore disponibilità economica dei professionisti.
Modificando il comma 1 dell’articolo 10 del Regolamento Generale di Previdenza, relativo al ritardato pagamento, il sistema viene rimodulato collegando l’aumento della sanzione all’entità del periodo di ritardo, in modo che la penalità venga applicata in modo proporzionale. Ecco gli scaglioni proposti dal Comitato Nazionale dei Delegati Inarcassa:
Si prevede, inoltre, l’abbattimento ulteriore delle aliquote indicate, collegato all’entità dell’importo, a favore degli iscritti che abbiano maturato un debito per i contributi dovuti e non pagati:
Il provvedimento prevede anche la riduzione agli istituti di conciliazione ACA (Accertamento con Adesione) e ROP (Ravvedimento Operoso) fino a un massimo dell’85% in luogo del 70% e del 50% in luogo del 30%, nel momento in cui il pagamento integrale di quanto dovuto avvenga entro 60 giorni e in un’unica soluzione.
A favore di architetti e ingegneri il piano dispone anche un’azione di Welfare, approvando nuove forme di sostegno finalizzate ad affrontare situazioni di effettivo bisogno, correlate all’esercizio della libera professione.
Il provvedimento sarà sottoposto al vaglio dei Ministeri Vigilanti, e le modifiche saranno valide esclusivamente per le irregolarità successive all’approvazione.
Questo provvedimento, volto a semplificare l’adempimento contributivo, viene definito “innovativo” dal Presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro, perché ideato con l’obiettivo di contenere il fenomeno dell’inadempienza previdenziale e l’aggravarsi di situazioni debitorie e non più emendabili.
Secondo quanto dichiarato dal Presidente, infatti, il credito scaduto ammonta a ben 800 milioni di euro, e vede coinvolti il 30% degli iscritti alla cassa; ma il nuovo sistema di sanzioni Inarcassa modificato riconosce i comportamenti virtuosi dei soggetti inadempienti, e interviene sulle modalità di applicazione delle sanzioni in modo da risolvere velocemente gli obblighi previdenziali.
Obiettivo del provvedimento, dunque, è quello di introdurre una maggiore gradualità sanzionatoria, principalmente a causa della sempre minore disponibilità economica dei professionisti.
Modificando il comma 1 dell’articolo 10 del Regolamento Generale di Previdenza, relativo al ritardato pagamento, il sistema viene rimodulato collegando l’aumento della sanzione all’entità del periodo di ritardo, in modo che la penalità venga applicata in modo proporzionale. Ecco gli scaglioni proposti dal Comitato Nazionale dei Delegati Inarcassa:
- 0,5% mensile per i primi 12 mesi di ritardo;
- 1% mensile dal 13° al 24° mese di ritardo;
- 1,5% mensile dal 25° al 36° mese di ritardo;
- 2% mensile dal 37° al 48° mese di ritardo;
- 60% fisso dal 49° mese di ritardo.
Si prevede, inoltre, l’abbattimento ulteriore delle aliquote indicate, collegato all’entità dell’importo, a favore degli iscritti che abbiano maturato un debito per i contributi dovuti e non pagati:
- Del 50% per un debito pari o inferiore a 10mila euro;
- Del 30% per un debito compreso tra i 10.001 e i 15mila euro;
- Del 20% per un debito compreso tra i 15.001 e i 20mila euro.
Il provvedimento prevede anche la riduzione agli istituti di conciliazione ACA (Accertamento con Adesione) e ROP (Ravvedimento Operoso) fino a un massimo dell’85% in luogo del 70% e del 50% in luogo del 30%, nel momento in cui il pagamento integrale di quanto dovuto avvenga entro 60 giorni e in un’unica soluzione.
A favore di architetti e ingegneri il piano dispone anche un’azione di Welfare, approvando nuove forme di sostegno finalizzate ad affrontare situazioni di effettivo bisogno, correlate all’esercizio della libera professione.
Il provvedimento sarà sottoposto al vaglio dei Ministeri Vigilanti, e le modifiche saranno valide esclusivamente per le irregolarità successive all’approvazione.