Focus Mercati
Pannelli fotovoltaici: da mezzanotte stop ai dazi sui prodotti cinesi
La Commissione Europeo ha fatto decadere i dazi alle importazioni di pannelli fotovoltaici cinesi, da stanotte il mercato UE si apre all’oriente
Da domani il marcato europeo dei pannelli fotovoltaici sarà aperto anche ai prodotti cinesi. Questa è la grande novità del giorno dopo che la Commissione Europea ha deciso, il 31 agosto scorso, di far decadere i dazi che dal 2013 hanno tutelato il mercato interno dalla concorrenza dei prodotti provenienti dal paese asiatico.
Si tratta una novità che naturalmente crea dubbi e confusione tra i produttori ed i consumatori europei, abituati ad essere protetti dalla competizione dei pannelli fotovoltaici cinesi con un dazio anti-dumping con valore compreso tra il 27,3% e il 64,9% e da un dazio anti-sovvenzioni dal valore variabile compreso tra il 3,5% e l’11,5%.
Dopo 5 anni di mercato tutelato la Commissione Europea ha deciso questo cambio di rotta dopo aver valutato e soppesato i bisogni di produttori, importatori ed utilizzatori, ritenendo tra l’altro che questo cambiamento possa essere un aiuto alla progressione verso gli obiettivi europei per le rinnovabili di medio e lungo periodo.
Di fatto la decisione di imporre dazi alle importazioni nel 2013 era stata presa per limitare l’abbassarsi dei prezzi dei pannelli fotovoltaici, pericolo che oggi sembra non sussistere dal momento che, sembra, i prezzi dei prodotti cinesi si siano allineati a quelli di mercato.
La decisione ha naturalmente scatenato una serie di commenti e prese di posizione sia positive che negative: c’è naturalmente chi teme per il futuro dei produttori europei sottoposti a una nuova e importante pressione commerciale e, al contempo, chi vive questo cambiamento come input che era necessario per sbloccare il settore e far sì che il “solare” europeo venga stimolato in modo importante, rendendolo la forma di energia rinnovabile più economica in molti paesi europei.
Con lo scoccare di mezzanotte di oggi, lunedì 3 settembre 2018, il mercato europeo dei pannelli fotovoltaici sarà aperto senza dazi ai prodotti provenienti dalla Cina, attendiamo quindi di osservare l’effetto che questa novità avrà sui prezzi interni e sulla diffusione di queste tecnologie in Europa.
Si tratta una novità che naturalmente crea dubbi e confusione tra i produttori ed i consumatori europei, abituati ad essere protetti dalla competizione dei pannelli fotovoltaici cinesi con un dazio anti-dumping con valore compreso tra il 27,3% e il 64,9% e da un dazio anti-sovvenzioni dal valore variabile compreso tra il 3,5% e l’11,5%.
Dopo 5 anni di mercato tutelato la Commissione Europea ha deciso questo cambio di rotta dopo aver valutato e soppesato i bisogni di produttori, importatori ed utilizzatori, ritenendo tra l’altro che questo cambiamento possa essere un aiuto alla progressione verso gli obiettivi europei per le rinnovabili di medio e lungo periodo.
Di fatto la decisione di imporre dazi alle importazioni nel 2013 era stata presa per limitare l’abbassarsi dei prezzi dei pannelli fotovoltaici, pericolo che oggi sembra non sussistere dal momento che, sembra, i prezzi dei prodotti cinesi si siano allineati a quelli di mercato.
La decisione ha naturalmente scatenato una serie di commenti e prese di posizione sia positive che negative: c’è naturalmente chi teme per il futuro dei produttori europei sottoposti a una nuova e importante pressione commerciale e, al contempo, chi vive questo cambiamento come input che era necessario per sbloccare il settore e far sì che il “solare” europeo venga stimolato in modo importante, rendendolo la forma di energia rinnovabile più economica in molti paesi europei.
Con lo scoccare di mezzanotte di oggi, lunedì 3 settembre 2018, il mercato europeo dei pannelli fotovoltaici sarà aperto senza dazi ai prodotti provenienti dalla Cina, attendiamo quindi di osservare l’effetto che questa novità avrà sui prezzi interni e sulla diffusione di queste tecnologie in Europa.
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