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Gli investimenti nelle energie rinnovabili battono quelli per i combustibili fossili
Il rapporto sulle rinnovabili in mercati globali, economie avanzate, mercati emergenti ed economie in via di sviluppo e Cina

È stato pubblicato il nuovo rapporto del Center for Climate Finance & Investment dell’Imperial College Business, redatto con la partecipazione dell’IEA (l’Agenzia Internazionale per l’Energia), che tratta il tema degli investimenti per l’energia pulita.
L’analisi ha riguardato le performance finanziarie di un portafoglio globale di società di combustibili fossili e rinnovabili, per ricercare le tendenze e le prospettive a lungo termine nel mercato dell'energia pulita.
È stato effettuato un confronto dettagliato tra le prestazioni delle società coinvolte quotate in borsa in quattro categorie: mercati globali, economie avanzate, mercati emergenti ed economie in via di sviluppo e Cina.
Il rapporto pubblicato ha evidenziato come chi negli ultimi 10 anni ha investito nelle rinnovabili ha triplicato il proprio volume di affari rispetto a chi invece ha puntato sui combustibili fossili.
La volatilità economica, cioè la variazione percentuale del prezzo che indica il rischio di investimento, è stata inferiore nei combustibili fossili nelle economie globali e avanzate, mentre è superiore per quanto riguarda i combustibili fossili nei mercati emergenti e nelle economie di sviluppo e Cina.
I risultati dell’analisi dimostrano un profilo di rischi e di rendimento superiore per l’energia rinnovabile, sia in normali condizioni di mercato che in periodi di squilibri economici, portando a delle conseguenze per investitori e politica, alla costante ricerca di un equilibrio tra le preoccupazioni sulla questione climatica, la stabilità finanziaria e la crescita economica.
Il rapporto include una nuova analisi di correlazione che, sinteticamente, dimostra che:
-il portafoglio globale di energie rinnovabili ha sovraperformato i portafogli di combustibili fossili elencati in tutti i mercati;
-la volatilità annualizzata per i portafogli di energia rinnovabile è stata in media inferiore ai portafogli di combustibili fossili, ad eccezione dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo e della Cina;
-la più recente recessione del mercato causata dalla pandemia di coronavirus ha messo in evidenza la resilienza del settore, con i portafogli di energia rinnovabile sovraperformanti durante le recenti crisi;
-in condizioni di mercato normali e volatili, il portafoglio di energia rinnovabile presenta maggiori benefici di diversificazione grazie alla loro minore correlazione con il mercato più ampio relativo ai combustibili fossili.
Come ha sottolineato il dott. Charles Donovan, direttore esecutivo del Center for Climate Finance & Investment presso l'Imperial College Business School la ricerca effettuata “dimostra che in tutto il mondo l'energia rinnovabile ha sovraperformato i combustibili fossili. È la stessa storia da più di un decennio, ma l'investimento totale è ancora in ritardo. Le autorità di regolamentazione nazionali, in particolare negli Stati Uniti, devono mettersi al lavoro sulle riforme necessarie per creare parità di condizioni per gli investitori nel settore dell'energia pulita".
In tutti i portafogli, l'energia rinnovabile ha generato rendimenti totali più elevati rispetto ai combustibili fossili in un anno particolare, durante il quale le condizioni economiche senza precedenti causate dalla pandemia di coronavirus hanno portato al deterioramento dei fondamenti nel settore energetico. I portafogli di energia rinnovabile sono stati resilienti durante la pandemia, poiché hanno resistito meglio delle compagnie di combustibili fossili; questa situazione è stata determinata in parte anche da fattori ciclici, come la riduzione della domanda e dei prezzi del petrolio, e in parte dalle tendenze strutturali associate al mercato a più lungo termine e dai cambiamenti politici verso sistemi energetici più sostenibili.
Il documento evidenzia come governi, aziende e comunità finanziaria dovranno attivarsi nella definizione delle condizioni, nello sviluppo di progetti e nella fornitura del capitale necessario ad affrontare la sfida degli investimenti nell’energia pulita.
"Questo rapporto indica evidenti vantaggi finanziari dall'investimento nelle transizioni di energia pulita, un passo importante verso la mobilitazione di livelli più elevati di investimenti dai mercati dei capitali. Resta ancora molto da fare per collegare le fonti di finanza sostenibile con le aree di maggior bisogno, soprattutto nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo" ha sottolineato Tim Gould, capo della divisione per le prospettive di approvvigionamento energetico e gli investimenti, Agenzia internazionale per l'energia.
In quest’ottica, l’IEA, in collaborazione con il World Economic Forum e la Banca Mondiale, prossimamente realizzerà un rapporto speciale per fornire raccomandazioni sull’accelerazione del finanziamento della transizione energetica nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo.
L’analisi ha riguardato le performance finanziarie di un portafoglio globale di società di combustibili fossili e rinnovabili, per ricercare le tendenze e le prospettive a lungo termine nel mercato dell'energia pulita.
È stato effettuato un confronto dettagliato tra le prestazioni delle società coinvolte quotate in borsa in quattro categorie: mercati globali, economie avanzate, mercati emergenti ed economie in via di sviluppo e Cina.
Il rapporto pubblicato ha evidenziato come chi negli ultimi 10 anni ha investito nelle rinnovabili ha triplicato il proprio volume di affari rispetto a chi invece ha puntato sui combustibili fossili.
La volatilità economica, cioè la variazione percentuale del prezzo che indica il rischio di investimento, è stata inferiore nei combustibili fossili nelle economie globali e avanzate, mentre è superiore per quanto riguarda i combustibili fossili nei mercati emergenti e nelle economie di sviluppo e Cina.
I risultati dell’analisi dimostrano un profilo di rischi e di rendimento superiore per l’energia rinnovabile, sia in normali condizioni di mercato che in periodi di squilibri economici, portando a delle conseguenze per investitori e politica, alla costante ricerca di un equilibrio tra le preoccupazioni sulla questione climatica, la stabilità finanziaria e la crescita economica.
Il rapporto include una nuova analisi di correlazione che, sinteticamente, dimostra che:
-il portafoglio globale di energie rinnovabili ha sovraperformato i portafogli di combustibili fossili elencati in tutti i mercati;
-la volatilità annualizzata per i portafogli di energia rinnovabile è stata in media inferiore ai portafogli di combustibili fossili, ad eccezione dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo e della Cina;
-la più recente recessione del mercato causata dalla pandemia di coronavirus ha messo in evidenza la resilienza del settore, con i portafogli di energia rinnovabile sovraperformanti durante le recenti crisi;
-in condizioni di mercato normali e volatili, il portafoglio di energia rinnovabile presenta maggiori benefici di diversificazione grazie alla loro minore correlazione con il mercato più ampio relativo ai combustibili fossili.
Come ha sottolineato il dott. Charles Donovan, direttore esecutivo del Center for Climate Finance & Investment presso l'Imperial College Business School la ricerca effettuata “dimostra che in tutto il mondo l'energia rinnovabile ha sovraperformato i combustibili fossili. È la stessa storia da più di un decennio, ma l'investimento totale è ancora in ritardo. Le autorità di regolamentazione nazionali, in particolare negli Stati Uniti, devono mettersi al lavoro sulle riforme necessarie per creare parità di condizioni per gli investitori nel settore dell'energia pulita".
In tutti i portafogli, l'energia rinnovabile ha generato rendimenti totali più elevati rispetto ai combustibili fossili in un anno particolare, durante il quale le condizioni economiche senza precedenti causate dalla pandemia di coronavirus hanno portato al deterioramento dei fondamenti nel settore energetico. I portafogli di energia rinnovabile sono stati resilienti durante la pandemia, poiché hanno resistito meglio delle compagnie di combustibili fossili; questa situazione è stata determinata in parte anche da fattori ciclici, come la riduzione della domanda e dei prezzi del petrolio, e in parte dalle tendenze strutturali associate al mercato a più lungo termine e dai cambiamenti politici verso sistemi energetici più sostenibili.
Il documento evidenzia come governi, aziende e comunità finanziaria dovranno attivarsi nella definizione delle condizioni, nello sviluppo di progetti e nella fornitura del capitale necessario ad affrontare la sfida degli investimenti nell’energia pulita.
"Questo rapporto indica evidenti vantaggi finanziari dall'investimento nelle transizioni di energia pulita, un passo importante verso la mobilitazione di livelli più elevati di investimenti dai mercati dei capitali. Resta ancora molto da fare per collegare le fonti di finanza sostenibile con le aree di maggior bisogno, soprattutto nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo" ha sottolineato Tim Gould, capo della divisione per le prospettive di approvvigionamento energetico e gli investimenti, Agenzia internazionale per l'energia.
In quest’ottica, l’IEA, in collaborazione con il World Economic Forum e la Banca Mondiale, prossimamente realizzerà un rapporto speciale per fornire raccomandazioni sull’accelerazione del finanziamento della transizione energetica nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo.