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29.01.2021
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Nuovo brevetto ENEA per impianti solari termodinamici più efficienti ed economici

Impianti solari termodinamici: un nuovo brevetto ENEA sviluppato dal Centro di Portici (NA)] rende la tecnologia ancora più conveniente
Dal Centro di Portici, parte del Distretto sull’ingegneria dei materiali polimerici e compositi e strutture (IMAST) di cui ENEA è socio, arriva un nuovo brevetto per gli impianti solari termodinamici.

Data la necessità di avere nuovi rivestimenti assorbitori che rendano migliori prestazioni e stabilità rispetto a quelli attualmente sul mercato, i ricercatori hanno sviluppato una nuova generazione di tubi ricevitori dell’energia solare altamente efficienti , affidabili  e dal costo competitivo, da impiegare negli impianti solari termodinamici.

Questo nuovo brevetto propone di rivestire i tubi ricevitori con metalli ad alta riflettanza e con basse dispersioni termiche, come rame, alluminio, argento e oro, inserendoli in un’innovativa struttura multistrato che consente di soddisfare le esigenze di maggiore stabilità e migliorare le prestazioni ad elevate temperature.

“I tubi ricevitori di nuova generazione dovranno operare in vuoto, cioè limitando le perdite di calore e proteggendo i rivestimenti dagli agenti atmosferici, e a temperature quanto più alte possibili per aumentare la resa del ciclo di conversione dell’energia”, spiega Salvatore Esposito del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.

Il tubo ricevitore, essendo l’elemento più delicato della tecnologia solare, deve garantire nel tempo un alto coefficiente di assorbimento dell’energia, limitando al massimo le perdite per irraggiamento verso l’ambiente. Un sistema compatto e più efficiente di accumulo diretto del calore garantisce la continuità di servizio anche di notte o con cielo nuvoloso.

L’impiego di questa nuova tecnologia multistrato permetterà inoltre di poter operare anche in aria a temperature più basse (300 °C), con la possibilità di realizzare ricevitori più economici da impiegare negli impianti solari termici. In questo modo si può produrre calore a costi più competitivi, e quindi utilizzare questo sistema per alimentare alcuni processi delle filiere industriali o negli impieghi domestici per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici.

Un approfondimento sul brevetto è disponibile all’interno del sito di ENEA che può essere raggiunto da questo link.