Focus Innovazioni

03.02.2020
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Energia solare da irraggiamento notturno per sfruttare il solare anche di notte

Fotovoltaico diurno e irraggiamento notturno per la produzione energetica da rinnovabili 24/7
E se il solare perdesse il suo tratto caratterizzante, non dipendendo più solo dalla luce del sole ma anche dall’irraggiamento notturno?
Dall’Università della California Davis è arrivata notizia di una scoperta strabiliante: sarebbe stato scoperto un sistema per la produzione di speciali dei “pannelli fotovoltaici” che funzionano di notte.

Questi straordinari moduli sono stati ufficialmente annunciati dal magazine online ACS Photonics e il professore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Informatica che ha collaborato alla ricerca, Jeremy Munday, ha spiegato che dovrebbero essere in grado di generare durante la notte circa 50 watt di energia per metro quadro, circa un quarto di quanto prodotto dai pannelli solari convenzionali durante il giorno.
 
Il Professor Munday ha raccontato che il meccanismo di funzionamento di queste celle è simile a quello tradizionale, pur funzionando all’inverso. In natura, un oggetto che è più caldo rispetto a ciò che lo circonda irradia calore sotto forma di raggi ultrarossi. Quindi, un modulo fotovoltaico tradizionale, essendo più freddo del sole, ne assorbe la luce; per converso, un oggetto caldo, inserito in un ambiente freddo, irradierà calore verso l’esterno.
 
Esiste già, tra i meccanismi di produzione energetica, un sistema ad irraggiamento termico che consente di generare energia emettendo radiazioni termiche verso l’ambiente esterno, che tendenzialmente è stato finora utilizzato per raccogliere il calore di scarto dei motori.
 
“Ci siamo chiesti cosa sarebbe successo de avessimo preso uno di questi sistemi, l’avessimo collocato in un’area calda e lo avessimo puntato verso il cielo”. In teoria questo “modulo di irraggiamento termico” avrebbe iniziato ad emettere raggi infrarossi perché più caldo dell’ambiente esterno.
 
“Un normale pannello solare produce energia assorbendo la luce solare, provocando un differenziale di potenziale elettrico (voltaggio) e la produzione di corrente elettrica. In questi sistemi, invece, la luce è emessa, con conseguente creazione di potenziale elettrico e di corrente, che però fluisce nel verso opposto ha chiarito Munday, “servono materiali diversi, ma i principi fisici impiegati sono gli stessi.

Questo nuovo strumento potrebbe essere realizzato in modo da essere usato in tutto l’arco delle 24 ore, trovando un modo per bloccare l’irraggiamento diretto del sole attraverso coperture o direzionando i moduli in posizione opposta rispetto al sole, riuscendo così a trarre il maggior vantaggio sia dal fotovoltaico diurno che dall’irraggiamento di calore notturno.
 
 
Immagine originale da: www.ucdavis.edu