Focus Incentivi
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Condomini: 1200 € di incentivi ad appartamento per il rinnovamento delle colonne montanti elettriche
Incentivi da 600 a 1200 € per chi rinnova le colonne montanti elettriche dei condomini vecchi, gli aiuti avranno validità triennale

Nuovo sostegno economico ai condomini che decidono di rinnovare le vecchie colonne montanti elettriche, saranno rimborsati fino a 1200 euro ad appartamento e fino a 900 auto per ogni piano.
L’ARERA dà la notizia della pubblicazione di una delibera che avvia una procedura sperimentale per l’ammodernamento delle “colonne montanti” dei condomini più vecchi.
Lo scopo delle attività di ristrutturazione deve essere quello di intervenire sulle “linee in sviluppo prevalentemente verticale che attraversano parti condominiali”, cioè quei cavi che arrivano fino ai contatori elettrici dei singoli appartamenti o, alternativamente, al pannello comune, quando i contatori sono tutti raggruppati in un unico spazio.
Le nuove regole incentivanti avranno validità per un triennio, dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, e troveranno applicazione per gli impianti precedenti al 1970 o realizzati tra il 1970 e il 1985, quando ritenuti critici.
I fondi saranno concessi se i lavori edili saranno svolti direttamente dal condominio, con cifre che avranno valori differenti a seconda del tipo di finitura presente, con somme che potranno variare tra i 400 e i 600 € per piano e tra 700 e 900 € per utenza.
Nel caso in cui, oltre agli interventi sulla colonna portante del condominio, si scelga di centralizzare tutti i misuratori in un unico vano, gli importi saranno aumentati di 200€, modificando le fasce di contributo portandole a 700-900 € per piano e 1000-1200 € per utenza.
Il finanziamento più cospicuo viene concesso perché, in questo caso, sono posati anche dei nuovi collegamenti elettrici tra i contatori centralizzati e gli appartamenti, collegamenti che poi saranno mantenuti di proprietà del condominio.
Sarà inoltre concesso un finanziamento di 100€ al metro, fino a un massimo di 1500€, per la parte di cavo che può eventualmente essere posata per collegare la colonna montante al confine di proprietà.
Una volta eseguite queste tipologie di interventi, e rafforzata quindi la rete elettrica condominiale, i condomini potranno far attivare delle potenze contrattuali fino a 6 kW.
Il fine di questa delibera dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, (disponibile in fondo al testo) è quello di incentivare l’accordo tra amministratori di condominio e distributori di energia elettrica per rinnovare le vecchie “colonne portanti”, agendo così su due profili: quello della sicurezza e quello della fruibilità, dando sempre più la possibilità di richiedere aumenti di potenza, che si rendono necessari per l’intensa diffusione di apparecchi elettrici per il riscaldamento/raffrescamento (pompe di calore) e per la cucina (piastre a induzione).
Si tratta di una misura incentivante particolarmente interessante per i condomini più vecchi, nei quali sono presenti impianti elettrici vetusti, per i quali si sta pensando a procedere con ristrutturazioni o con la centralizzazione dei contatori. Per poter sfruttare questi incentivi si dovranno regolare i rapporti tra il distributore e il condominio dapprima con un’informativa preliminare, all’interno della quale il distributore presenterà un prospetto comprensivo anche della sottoscrizione di un accordo sui costi, sui tempi e sulle modalità per l’ammodernamento delle “colonne montanti”.
Entro il 30 giugno 2020 spetterà alle imprese definire una versione sperimentale di un contratto-tipo. Ai condomini sarà invece sufficiente far realizzare i lavori, conservando la dovuta documentazione sui costi sostenuti, mentre i rimborsi riconosciuti saranno erogati direttamente dal distributore. Naturalmente, la delibera prevede la realizzazione di controlli a campione per scongiurare eventuali abusi.
Con l’occasione di questa nuova iniziativa, ARERA ha anche istituito un censimento nazionale relativo al parco colonne montanti vetuste e potenzialmente oggetto di ammodernamenti, a cui dovranno partecipare tutti i distributori di energia, così che sia possibile valutare in modo completo gli investimenti potenziali e il loro impatto in tariffa.
L’ARERA dà la notizia della pubblicazione di una delibera che avvia una procedura sperimentale per l’ammodernamento delle “colonne montanti” dei condomini più vecchi.
Lo scopo delle attività di ristrutturazione deve essere quello di intervenire sulle “linee in sviluppo prevalentemente verticale che attraversano parti condominiali”, cioè quei cavi che arrivano fino ai contatori elettrici dei singoli appartamenti o, alternativamente, al pannello comune, quando i contatori sono tutti raggruppati in un unico spazio.
Le nuove regole incentivanti avranno validità per un triennio, dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, e troveranno applicazione per gli impianti precedenti al 1970 o realizzati tra il 1970 e il 1985, quando ritenuti critici.
I fondi saranno concessi se i lavori edili saranno svolti direttamente dal condominio, con cifre che avranno valori differenti a seconda del tipo di finitura presente, con somme che potranno variare tra i 400 e i 600 € per piano e tra 700 e 900 € per utenza.
Nel caso in cui, oltre agli interventi sulla colonna portante del condominio, si scelga di centralizzare tutti i misuratori in un unico vano, gli importi saranno aumentati di 200€, modificando le fasce di contributo portandole a 700-900 € per piano e 1000-1200 € per utenza.
Il finanziamento più cospicuo viene concesso perché, in questo caso, sono posati anche dei nuovi collegamenti elettrici tra i contatori centralizzati e gli appartamenti, collegamenti che poi saranno mantenuti di proprietà del condominio.
Sarà inoltre concesso un finanziamento di 100€ al metro, fino a un massimo di 1500€, per la parte di cavo che può eventualmente essere posata per collegare la colonna montante al confine di proprietà.
Una volta eseguite queste tipologie di interventi, e rafforzata quindi la rete elettrica condominiale, i condomini potranno far attivare delle potenze contrattuali fino a 6 kW.
Il fine di questa delibera dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, (disponibile in fondo al testo) è quello di incentivare l’accordo tra amministratori di condominio e distributori di energia elettrica per rinnovare le vecchie “colonne portanti”, agendo così su due profili: quello della sicurezza e quello della fruibilità, dando sempre più la possibilità di richiedere aumenti di potenza, che si rendono necessari per l’intensa diffusione di apparecchi elettrici per il riscaldamento/raffrescamento (pompe di calore) e per la cucina (piastre a induzione).
Si tratta di una misura incentivante particolarmente interessante per i condomini più vecchi, nei quali sono presenti impianti elettrici vetusti, per i quali si sta pensando a procedere con ristrutturazioni o con la centralizzazione dei contatori. Per poter sfruttare questi incentivi si dovranno regolare i rapporti tra il distributore e il condominio dapprima con un’informativa preliminare, all’interno della quale il distributore presenterà un prospetto comprensivo anche della sottoscrizione di un accordo sui costi, sui tempi e sulle modalità per l’ammodernamento delle “colonne montanti”.
Entro il 30 giugno 2020 spetterà alle imprese definire una versione sperimentale di un contratto-tipo. Ai condomini sarà invece sufficiente far realizzare i lavori, conservando la dovuta documentazione sui costi sostenuti, mentre i rimborsi riconosciuti saranno erogati direttamente dal distributore. Naturalmente, la delibera prevede la realizzazione di controlli a campione per scongiurare eventuali abusi.
Con l’occasione di questa nuova iniziativa, ARERA ha anche istituito un censimento nazionale relativo al parco colonne montanti vetuste e potenzialmente oggetto di ammodernamenti, a cui dovranno partecipare tutti i distributori di energia, così che sia possibile valutare in modo completo gli investimenti potenziali e il loro impatto in tariffa.