Focus Dal mondo

16.02.2018

Teleriscaldamento nucleare: in Cina potrebbe sorgere il reattore per il riscaldamento da 100MW

Nel nord della Cina potrebbe essere a breve costruito un reattore che permetterà il teleriscaldamento nucleare delle aree limitrofe
La Cina apre le sue porte al teleriscaldamento nucleare attraverso un progetto che dovrà sfruttare una tecnologia di riscaldamento a bassa temperatura e sarà localizzato nel nord del paese.
 

Teleriscaldamento nucleare – lo studio di fattibilità cinese

 
L’Università di Tsinghua e il China General Nuclear (CNG) stanno realizzando uno studio di fattibilità che porterà alla realizzazione di un sistema di teleriscaldamento che utilizzerà energia prodotta da un reattore nucleare che utilizzerà la tecnologia a bassa temperatura NHR200-II, anch’essa di origine cinese.
 
L’idea di provare ad utilizzare l’energia nucleare per il teleriscaldamento in Cina deriva dal grande lavoro di studio e ricerca che è stato svolto sul tema e dal confronto con altre realtà nelle quali esperimenti di questo genere sono già stati svolti.
 
Parte dello studio di fattibilità di questo progetto prevede la costruzione e la dimostrazione dell’efficacia del sistema, per fare ciò verrà svolta la pianificazione e la selezione del sito di costruzione,  verranno elaborati poi: calcoli e studi sull’uso di terra e di acqua, piani di emergenza, comunicazione con il pubblico e promozione del progetto.  
 

Il sistema NHR200-II

 
Il sistema NHR200-II riguardante la tecnologia a bassa temperatura è stato definito dal vice presidente CGN Shu Guogang “sufficientemente maturo” per essere usato per il teleriscaldamento. Nel 1990 è stato sottoposto e ha superato la safety review (controllo di sicurezza) della Nuclear Safety Administration e nel 2016 si è classificato primo nella classificazione del NEA, China’s Nuclear Energy Administration, per i reattori nucleari di piccole dimensioni.
 
Il modello NHR200-II, a detta del CNG, garantisce un alto livello di sicurezza e può essere impiegato per un grande numero di utilizzi: oltre alla generazione di elettricità può essere usato per produrre calore, acqua calda e vapore per il riscaldamento domestico, calore per processi industriali ed energia per aree remote.
 
Le piccole dimensioni necessarie per il reattore permettono di scegliere con grande flessibilità dove convenga localizzare il sistema. Particolarmente utile la possibilità di essere costruito nei pressi del consumatore finale e, inoltre, in tempi brevi in quanto la costruzione può richiedere solo 2 o 3 anni se realizzata basandosi su una produzione di massa.
 

Il futuro della Cina dovrà essere “green”

 
Il progetto di teleriscaldamento nucleare che verrà ora sviluppato nel nord nella Cina si colloca all’interno di un programma di sostenibilità ambientale molto più grande. Il governo cinese ha in effetti  reso il riscaldamento sostenibile  una priorità, per questo il NEA, dopo una richiesta delle autorità governative, ha pubblicato un piano quinquennale – dal 2017 al 2021 – che ha evidenziato le innovazioni legate alle tecnologie per il riscaldamento “green” e ha preso in considerazione il riscaldamento nucleare.
 
In riguardi al progetto di teleriscaldamento nucleare si è espresso il CGN nella persona del suo Presidente, He Yu: “Il nostro è il primo tentativo di utilizzo dell’energia nucleare per produrre più di 100MW di energia per il riscaldamento, questo progetto servirà come un modello per il riscaldamento “green” e la sostituzione del carbone. Aiuterà a ridurre l’inquinamento, l’utilizzo di carbone e promuoverà il riscaldamento sostenibile nel nord della Cina”.
 
Obiettivo del CGN è quello di concludere con entusiasmo i lavori preliminari del progetto, fare in modo che esso riceva nel più breve tempo possibile l’approvazione statale per poi passare il prima possibile alla creazione del primo sistema di teleriscaldamento nucleare della Cina.