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Elbi S.p.a. 28.07.2015

Innovazione in casa elbi: il nuovo rompigetto per autoclavi a membrana

Il nuovo rompigetto per il modello AF di autoclavi a membrana di elbi. Minori perdite di carico e migliore flusso dell’acqua.

Che cos’è l’autoclave a membrana e come funziona?



L’autoclave a membrana è uno strumento utile a fornire acqua a una pressione scelta, indipendentemente dalla pressione fornita dalla rete idrica, limitando il numero di inserzioni della pompa. Questo strumento si usa generalmente per fornire le utenze per le quali la pressione di alimentazione dell’acquedotto non è sufficiente.

È la riserva d’aria (o azoto) sotto pressione immagazzinata tra la membrana e la parete metallica del vaso, a rendere possibile questa trasformazione d’energia.

Questo cuscino si comprime quando la pressione aumenta, lasciando entrare l’acqua nel serbatoio e immagazzinando acqua in pressione.

L’esperienza cinquantennale di Elbi nella progettazione, realizzazione e installazione di serbatoi per impianti idrici ha reso possibile la realizzazione di eccellenti autoclavi a membrana intercambiabile.

La gamma è suddivisa in serie diverse, ognuna studiata per le differenti applicazioni richieste dall’impiantistica moderna.


La novità: il nuovo rompigetto



L’attenzione per le nuove esigenze del mercato ha portato alla realizzazione di un nuovo rompigetto da inserire nelle autoclavi a membrana modello AF. Questo modello, rispetto precedente, è stato ideato con un design diverso, una forma molto più fluidodinamica.

L’uso del nuovo modello di rompigetto permette un migliore flusso dell'acqua (costanza della portata d'acqua fornita) sia in entrata che in uscita dall’autoclave, con perdite di carico minori (perdita di pressione data dall’insieme delle forze passive che oppongono resistenza al passaggio dell’acqua in una tubazione -es. dislivelli, curve, derivazioni).

I test effettuati hanno permesso di confrontare le rese del nuovo modello di rompigetto con il precedente, e i risultati riscontrati hanno dato grande soddisfazione: è stato riscontrato un moto più laminare e meno turbolento, con conseguente minore perdita di carico; a parità di pressione di esercizio, è stata riscontrata una portata maggiore del 50% rispetto ad una autoclave con il vecchio rompigetto installato.

Si è deciso di svolgere anche un test con un’autoclave senza rompigetto, in modo da comprendere se il nuovo modello generasse perdite di carico o diminuzioni di portata d’acqua. Questa ipotesi è stata totalmente confutata, infatti i test hanno confermato ancora una volta che il rompigetto garantisce una migliore linearità del flusso d'acqua: a parità di pressione di esercizio, è stata rilevata una portata maggiore del 30% rispetto a un’autoclave senza rompigetto.

Le prove e i test realizzati hanno provato che il nuovo rompigetto genera minori perdite di carico sugli impianti, e di conseguenza determina un funzionamento migliore e più duraturo delle pompe


Immagine di una sezione rompigetto sottoposto ad analisi idrostatica.

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