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18.03.2015
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Ingegneri: salgono richiesta e occupazione, ma al sud ancora dati negativi

La nuova ricerca del CNI evidenzia i problemi degli ingegneri italiani, molto richiesti all’estero, ma poco occupati in patria, soprattutto al sud.
Il Centro Studi del CNI (Consiglio Nazionale Ingegneri) ha presentato nei giorni scorsi una nuova ricerca, dove si evidenzia una crescita pari al 9%, rispetto al 2013, della richiesta di ingegneri da parte delle imprese. Dopo 4 anni di crisi profonda, il CNI registra anche un calo dell’8% degli ingegneri neo-laureati in cerca di occupazione. Insomma, aumenta la richiesta di ingegneri e diminuisce di conseguenza la disoccupazione.

Secondo il Centro Studi del CNI le prospettive di crescita potrebbero essere buone anche per il 2015, a patto però che si verifichino alcune specifiche condizioni, ovvero:
  • deve persistere il lieve miglioramento nel mercato del lavoro italiano; 

  • l’industria manifatturiera deve continuare a consolidare la propria presenza all’estero; 

  • deve crescere la domanda interna.

Nonostante questi lievi segnali di ripresa, rimane comunque un dato negativo da sottolineare: 27mila laureati in ingegneria sono disoccupati, con una disparità sostanziale tra il nord e il Mezzogiorno, dove la situazione appare molto più grave e non vi è alcun segno di ripresa, ma una riduzione delle offerte di lavoro per gli ingegneri del 21,4%, rispetto al 2013.

Continua a essere forte, in ogni caso, lo slancio verso l’estero da parte degli ingegneri italiani: il 7% sceglie di migrare alla ricerca di maggiori possibilità lavorative. Internazionalizzazione delle competenze e del capitale intellettuale che ripagano in termini di orgoglio, dal momento che gli ingegneri italiani continuano a essere i più ricercati all’estero.

La ripresa economica sembra dunque ancora molto irregolare, con un solco profondo che divide il nord e il sud della penisola, settori in crescita e altri in difficoltà, una sempre maggiore propensione alla migrazione dei giovani laureati italiani e un sistema sempre meno attrattivo per i talenti stranieri.

Se era considerato fisiologico, nel 2008, il numero degli ingegneri in cerca di occupazione; per ritornare repentinamente ai dati incoraggianti dell’anno di inizio della crisi sarebbe necessaria - secondo il CNI - una crescita economica esplosiva che molto probabilmente non ci sarà, anche se qualche segnale positivo si sta cominciando a vedere.