Focus Enti e Associazioni

17.03.2020
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FREE in tutela delle Aziende associate chiede uno stop alle scadenze per via del Covid-19

Per salvare il PNIEC e tutelare le Aziende che si occupano di rinnovabili ed efficienza energetica FREE chiede uno stop di 6 mesi alle scadenze
Continua inevitabile il progressivo rallentamento di tutti i settori produttivi italiani nel tentativo di arginare la diffusione del Covid-19. Non sono risparmiati, purtroppo, nemmeno i settori che si occupano di efficienza energetica ed energie rinnovabili, che nei prossimi mesi assisteranno alle conseguenze di questa profonda crisi.
 
Coordinamento FREE, l’Associazione italiana che raccoglie le istanze e le posizioni di tutte le Associazioni del settore delle Energie Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica, si è messa in prima linea per tutelare gli interessi di questo comparto, che continua nella fondamentale attività di produzione elettrica nonostante le grandi limitazioni nel periodo.
 
Perché i propri rappresentati possano procedere con le normali attività, in questo periodo così difficile, Coordinamento FREE si appella direttamente al Governo affinché approvi a breve delle misure che concedano agli imprenditori colpiti più tempo per adempiere agli obblighi amministrativi prescritti dagli Enti come ARERA, TERNA, GSE, Agenzia delle Dogane ecc.
 
FREE, in un comunicato ufficiale, chiede che sia ingaggiato direttamente il GSE come soggetto attivo, sospendendo tutti i termini e gli adempimenti relativi alla produzione, gestione, autorizzazione, costruzione, incentivazione e via di seguito, per la produzione di energia rinnovabile ed efficienza energetica.
La sospensione richiesta si intende per 6 mesi, così che possa essere garantita l’operatività degli operatori senza penalizzarli.
 
Questa richiesta portata avanti dalle aziende del settore viene giustificata dal tentativo di evitare che l’impossibilità di rispettare le canoniche scadenze porti a una sospensione (o addirittura ad un annullamento) delle iniziative industriali che il Governo ha calcolato come necessarie per la transizione energetica prefigurata nel PNIEC, con i conseguenti  risvolti negativi per le aziende e le famiglie che contano sull’evoluzione del settore e del Paese.