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Esperto in Gestione dell'Energia: non c'è certificazione senza esperienza
Tavola rotonda sull'EGE a Smart Energy Expo: l'esperienza è il requisito fondamentale per la certificazione dell'esperto in gestione dell'energia.
Quello di Esperto in Gestione dell'Energia è un ruolo che sta acquisendo importanza crescente nel mondo dell'efficienza energetica, tanto che ieri, durante la giornata di apertura di Smart Energy Expo, è stata dedicata all'argomento una tavola rotonda.
La manifestazione, che si sta svolgendo in questi giorni presso la Fiera di Verona, è dedicata alla presentazione di prodotti, tecnologie e soluzioni per l'efficienza energetica, e presenta un programma ricco e interessante di convegni, seminari e tavole rotonde che approfondiscono tematiche basilari per il settore.
Alla tavola rotonda “EGE – Facciamo il punto della situazione” hanno preso parte alcuni tra i maggiori esponenti del settore: Michele Santovito, del Direttivo di Assoege; Elena Battellino di Accredia; Erica Bianconi, Responsabile Tecnico Ege di Kiwa Cermet Italia; Paolo Gianoglio, Direttore di ICIM; Francesco Belcastro, direttore di SECEM; Andrea Falsirollo, Vice Presidente FOIV; moderatore Marco Pezzaglia, Founding partner di EfficiencyKNow.
Una tavola rotonda molto interessante, che ha visto la partecipazione di ben tre enti di certificazione e di alcune associazioni importanti non solo per il settore dell'energia, ma soprattutto per la valorizzazione dell'EGE come figura volta alla promozione dell'efficienza energetica.
L'Esperto in Gestione dell'Energia dev'essere, infatti, un soggetto certificato, preparato, pronto a rispondere alle esigenze del mercato ma, soprattutto, deve essere “esperto”, perchè è principalmente grazie alla sua forte esperienza che potrà svolgere lavori di qualità.
Questo il punto di vista comune, espresso da tutti i partecipanti alla tavola rotonda, che sottolineano anche come non sia l'ente certificatore a “fare l'esperto”, ma che sia l'esperienza stessa a “sfornare esperti di qualità”.
Ma in che modo “sfornare esperti di qualità”? È l'esame di certificazione, lo scoglio più grande da superare. Un esame complesso, che prevede il superamento di diverse prove, ma che deve essere adeguato e imparziale, per certificare dei veri esperti. Un esame che ha visto, negli ultimi mesi, la certificazione di numerosi EGE, ma anche la bocciatura di parecchi candidati (fino al 30%).
Secondo quanto emerso nel corso della tavola rotonda, la certificazione è un elemento così importante perché crea fiducia, credibilità e affidabilità nell'utente finale, che rappresenta il vero traino per il mercato. L'utente finale deve infatti potersi fidare dell'esperto, e l'esperto dev'essere professionale nello svolgere il proprio lavoro.
Lavoro, peraltro, estremamente complesso, che non riguarda solo la diagnosi energetica, ma si riferisce anche a tutte quelle pratiche volte alla gestione, all'efficientamento e all'utilizzo efficiente dell'energia, come riportato dalla UNI 11339.
In particolare, l'EGE si occupa della valutazione dell'edificio in termini di efficientamento seguendo questi quattro passi:
Numerosi sono i corsi di formazione in programma, come numerose sono le date fissate per gli esami di Esperto in Gestione dell'Energia. I professionisti avranno tempo fino a Luglio 2016, per allinearsi con le normative vigenti: a partire da questa data, infatti, solo gli EGE certificati avranno il permesso di svolgere le diagnosi energetiche obbligatorie, secondo quanto riportato dal D.Lgs. 102/2014.
La manifestazione, che si sta svolgendo in questi giorni presso la Fiera di Verona, è dedicata alla presentazione di prodotti, tecnologie e soluzioni per l'efficienza energetica, e presenta un programma ricco e interessante di convegni, seminari e tavole rotonde che approfondiscono tematiche basilari per il settore.
Alla tavola rotonda “EGE – Facciamo il punto della situazione” hanno preso parte alcuni tra i maggiori esponenti del settore: Michele Santovito, del Direttivo di Assoege; Elena Battellino di Accredia; Erica Bianconi, Responsabile Tecnico Ege di Kiwa Cermet Italia; Paolo Gianoglio, Direttore di ICIM; Francesco Belcastro, direttore di SECEM; Andrea Falsirollo, Vice Presidente FOIV; moderatore Marco Pezzaglia, Founding partner di EfficiencyKNow.
Una tavola rotonda molto interessante, che ha visto la partecipazione di ben tre enti di certificazione e di alcune associazioni importanti non solo per il settore dell'energia, ma soprattutto per la valorizzazione dell'EGE come figura volta alla promozione dell'efficienza energetica.
L'Esperto in Gestione dell'Energia dev'essere, infatti, un soggetto certificato, preparato, pronto a rispondere alle esigenze del mercato ma, soprattutto, deve essere “esperto”, perchè è principalmente grazie alla sua forte esperienza che potrà svolgere lavori di qualità.
Questo il punto di vista comune, espresso da tutti i partecipanti alla tavola rotonda, che sottolineano anche come non sia l'ente certificatore a “fare l'esperto”, ma che sia l'esperienza stessa a “sfornare esperti di qualità”.
Ma in che modo “sfornare esperti di qualità”? È l'esame di certificazione, lo scoglio più grande da superare. Un esame complesso, che prevede il superamento di diverse prove, ma che deve essere adeguato e imparziale, per certificare dei veri esperti. Un esame che ha visto, negli ultimi mesi, la certificazione di numerosi EGE, ma anche la bocciatura di parecchi candidati (fino al 30%).
Secondo quanto emerso nel corso della tavola rotonda, la certificazione è un elemento così importante perché crea fiducia, credibilità e affidabilità nell'utente finale, che rappresenta il vero traino per il mercato. L'utente finale deve infatti potersi fidare dell'esperto, e l'esperto dev'essere professionale nello svolgere il proprio lavoro.
Lavoro, peraltro, estremamente complesso, che non riguarda solo la diagnosi energetica, ma si riferisce anche a tutte quelle pratiche volte alla gestione, all'efficientamento e all'utilizzo efficiente dell'energia, come riportato dalla UNI 11339.
In particolare, l'EGE si occupa della valutazione dell'edificio in termini di efficientamento seguendo questi quattro passi:
- Consumi dell'utente;
- Analisi profili dei consumi;
- Identificazione degli interventi possibili;
- Costi-benefici dell'intervento e definizione delle priorità.
Numerosi sono i corsi di formazione in programma, come numerose sono le date fissate per gli esami di Esperto in Gestione dell'Energia. I professionisti avranno tempo fino a Luglio 2016, per allinearsi con le normative vigenti: a partire da questa data, infatti, solo gli EGE certificati avranno il permesso di svolgere le diagnosi energetiche obbligatorie, secondo quanto riportato dal D.Lgs. 102/2014.
