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Aicarr
• 14.04.2015
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Efficienza energetica: un’opportunità di crescita per l’Italia, ma è necessaria una pianificazione complessiva
Livio De Santoli, Presidente di AiCARR e delegato per l'edilizia e le politiche energetiche dell'Università La Sapienza, parla di Efficienza Energetica in Italia.

Il Presidente di AiCARR sostiene che il nostro Paese sia “compresso tra uno sviluppo a volte incontrollato delle fonti rinnovabili e una quota ancora consistente superiore all’80% di energia prelevata dall'esterno sotto forma di fonte fossile”, e necessiti di una strategia puntuale per sfruttare al meglio l’efficienza energetica come punto di forza interno al Paese stesso.
L’efficienza energetica deve essere un “driver di sviluppo e crescita del nostro Paese”, dichiara De Santoli. E il punto di partenza deve essere il totale e corretto recepimento della direttiva europea sull’efficienza energetica: la Commissione Europea ha individuato ben 35 punti della direttiva non rispettati dall’Italia, e per la rapida attuazione sono stati individuati oltre venti dispositivi che il Governo dovrà mettere in atto, coadiuvato da cinque ministeri e alcune istituzioni come ENEA e GSE.
“Sono in ballo decine di miliardi di euro per l’industria delle costruzioni e per le nuove occupazioni sull'efficienza energetica in edilizia – aggiunge il Presidente - e vige già da un anno l’obbligo, da parte delle Pubbliche Amministrazioni centrali, di intervenire con riqualificazioni mirate per un 3% annuo del proprio patrimonio immobiliare”. L’efficienza energetica deve diventare un fattore affermato e cruciale per l’Italia, e i presupposti esistono. Ma occorre mettere in atto una serie di azioni integrate e coordinate tra loro, che vadano a coinvolgere diversi enti e diversi aspetti della vita del Paese.
La proposta di De Santoli consiste nella “costituzione di un’unità di missione per l’efficienza energetica in edilizia presso il Ministero delle Infrastrutture, insieme alle altre strutture di missione, quella per l’edilizia scolastica ed universitaria e quella per il dissesto idrogeologico”. Dato che il Governo ha avviato una fase di rinnovamento, potrebbe essere il momento migliore per dare la giusta importanza al settore dell’efficienza energetica, che rappresenta una spinta innegabile verso il futuro.
L’efficienza energetica deve essere un “driver di sviluppo e crescita del nostro Paese”, dichiara De Santoli. E il punto di partenza deve essere il totale e corretto recepimento della direttiva europea sull’efficienza energetica: la Commissione Europea ha individuato ben 35 punti della direttiva non rispettati dall’Italia, e per la rapida attuazione sono stati individuati oltre venti dispositivi che il Governo dovrà mettere in atto, coadiuvato da cinque ministeri e alcune istituzioni come ENEA e GSE.
“Sono in ballo decine di miliardi di euro per l’industria delle costruzioni e per le nuove occupazioni sull'efficienza energetica in edilizia – aggiunge il Presidente - e vige già da un anno l’obbligo, da parte delle Pubbliche Amministrazioni centrali, di intervenire con riqualificazioni mirate per un 3% annuo del proprio patrimonio immobiliare”. L’efficienza energetica deve diventare un fattore affermato e cruciale per l’Italia, e i presupposti esistono. Ma occorre mettere in atto una serie di azioni integrate e coordinate tra loro, che vadano a coinvolgere diversi enti e diversi aspetti della vita del Paese.
La proposta di De Santoli consiste nella “costituzione di un’unità di missione per l’efficienza energetica in edilizia presso il Ministero delle Infrastrutture, insieme alle altre strutture di missione, quella per l’edilizia scolastica ed universitaria e quella per il dissesto idrogeologico”. Dato che il Governo ha avviato una fase di rinnovamento, potrebbe essere il momento migliore per dare la giusta importanza al settore dell’efficienza energetica, che rappresenta una spinta innegabile verso il futuro.
