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30.03.2016
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Ecobonus condomini: il problema dell’incapienza fiscale non è stato risolto. La denuncia di Renovate Italy

La nuova guida dell'Agenzia delle Entrate per la cessione del credito derivante dall'ecobonus condomini presenta, a detta di Renovate Italy, diverse criticità, prima tra tutte il problema dell'incapienza fiscale.
A pochi giorni dalla pubblicazione del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, volto a descrivere le modalità di accesso alle detrazioni fiscali per l’ecobonus condomini, Renovate Italy esprime il proprio disappunto soprattutto per quanto riguarda il problema dell’incapienza fiscale.

I rappresentanti di Renovate Italy, associazione che raccoglie diverse realtà imprenditoriali e no profit che promuovono attività e progetti per la riqualificazione energetica del patrimonio italiano, hanno sottolineato il fatto che mentre la Legge di Stabilità 2016 aveva stabilito che, in caso di lavori condominiali, i contribuenti appartenenti alla “no tax area” avrebbero potuto cedere il credito a chi ha realizzato gli interventi, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate stabilisce che il credito potrà essere utilizzato dal soggetto cessionario solo in compensazione di debiti fiscali in dieci rate annuali.

In questo modo – affermano in una nota i rappresentanti dell’associazione – si è semplicemente trasferito il problema dell’incapienza fiscale da chi commissiona gli interventi a chi li realizza. A loro verrà drenata liquidità per importi rilevantissimi, senza alcuna certezza di poter recuperare le rate in un futuro che, in una logica da impresa, è lontanissimo”.

Il problema dell’incapienza fiscale viene descritto come un grave intralcio alle decisioni di spesa condominiali, una “iniquità sociale che rende più costosi gli interventi a carico della popolazione meno abbiente”. Per risolvere questo problema, quindi, sarebbe necessario ampliare la platea dei fruitori dell’incentivo, precisare che la cessione riguarda il credito dei soggetti cessionari, permettere la cessione del credito ai soggetti disposti a finanziare gli interventi e stabilizzare l’agevolazione.

Esistono però anche altri ostacoli che impediscono di affrontare gli interventi più efficaci di riqualificazione energetica degli edifici, come l’obbligo, da parte dei proprietari dell’immobile, di anticipare il pagamento, visto che l’incentivo viene distribuito in dieci anni.

È necessaria dunque, secondo i rappresentanti di Renovate Italy, una nuova configurazione di incentivo, che dovrebbe riguardare tutti gli interventi sia condominiali che non, che hanno le potenzialità per migliorare di molto la prestazione energetica dell’edificio e che siano compresi in un progetto integrato.