Focus Eventi e formazione

Angaisa 27.05.2013
Questo articolo ha più di 3 anni

Distribuzione idrotermosanitaria: la ripresa è rimandata al 2014

L’ITS risente anche della profonda crisi legata all’edilizia delle nuove costruzioni.
La distribuzione idrotermosanitaria è in Italia un anello indispensabile tra il settore produttivo e la rete di installatori e professionisti: serve quindi preservarla, adottando nuovi modelli di offerta e di servizio nei confronti delle Grandi Catene di Distribuzione, proponendo nuovi modelli di aggregazione, sfruttando il potenziale di internet. In poche parole è necessario cambiare per competere.

Lo slogan del 16° Convegno Nazionale Angaisa sulla situazione del mercato idrotermosanitario italiano è stato infatti la giusta sintesi dell’attuale momento dell’ITS. I numeri del settore parlano chiaro: in cinque anni, dal 2007 al 2012, il sell out idrotermosanitario ha perso 1,6 miliardi, pari a -12,2% di fatturato.

Il dato si inserisce in un’analisi, offerta da CRESME, che comprende l’intera filiera dell’edilizia, cui l’ITS è naturalmente collegato: nel quinquennio 2007-2012 il settore edilizio ha perso il 17,2% di mercato (contro l‘11,7% dichiarato dall’ISTAT).

Idrotermosanitario vendite 2013 - Angaisa
Il calo più drastico riguarda le nuove costruzioni, i cui investimenti sono calati del 38,9%, mentre va bene solo il mercato delle riqualificazioni (+4,3%) e quello legato alle Fonti Energetiche Rinnovabili (+698% rispetto al 2007, nonostante il tonfo dell’anno scorso con -43%). La crisi, dunque, non è omogenea e non ha, attualmente, termini oggettivi e dettagliati di paragone con i fatturati degli anni scorsi: considerando l’inflazione del settore, l’idrotermosanitario ha perso in realtà quasi un quarto del suo fatturato.

La crisi colpisce tutte le imprese ma in particolare a soccombere sono le medio-piccole, a causa soprattutto dei pagamenti insoluti e dei ritardi sempre più dilungati nel tempo con cui si evadono i pagamenti. Mesi molto difficili attendono dunque la distribuzione ITS, in base ai dati di CRESME, mentre la ripresa è rimandata al 2014.


Piccole imprese o GDO: le famiglie scelgono l’idrotermosanitario di qualità


Il cambiamento dell’offerta nel mercato della distribuzione ha visto comparire le GDO tra gli attori del settore.

ISPO ha condotto un’indagine su un campione di famiglie italiane e di professionisti dell’ITS (installatori, idraulici, rivenditori) per capire cosa è cambiato nelle esigenze degli utenti finali.
Dall’interessante analisi emerge che, per paura degli effetti della crisi, l’85% delle famiglie rimanda le spese per gli interventi di manutenzione anche a scapito della qualità della prestazione. Le piccole imprese dimostrano invece più ottimismo (il 41% pensa che gli affari andranno meglio entro i prossimi 12 mesi), anche se l’ostacolo più grande per la loro ripresa sembra essere dato dai costi di produzione e dai tempi di pagamento sempre più dilatati.
Ad avere la meglio però è la qualità dei materiali e degli interventi: il 76% delle famiglie dichiara infatti di affidarsi ad un idraulico di fiducia, mentre le nuove generazioni di acquirenti consultano anche il web per informarsi meglio su modalità degli interventi da eseguire, costi e qualità dei materiali.

Le GDO, le grandi catene di distribuzione che negli ultimi anni si stanno espandendo sempre più nel settore ITS, trovano ancora una certa diffidenza sia nelle famiglie di acquirenti sia nei professionisti: per i clienti finali, infatti, la convenienza economica non è sufficiente se non garantisce assistenza, qualità, bontà dei materiali e risparmio energetico. Anche i professionisti non si affidano molto alle GDO per il rifornimento di materiali: solo un’impresa su dieci si rifornisce regolarmente nella grande distruzione, mentre meno del 25% ha dichiarato di essersi rifornito saltuariamente, senza regolarità.

Gli utenti che preferiscono le catene di distribuzione alle piccole imprese, il 24% degli intervistati, dichiarano di trovare soprattutto un buon rapporto qualità/prezzo, un’ampia gamma di prodotti e più libertà di scelta, ma solo il 9% afferma di trovarvi anche una buona assistenza post-vendita.

Richiedi info su questo focus

Distribuzione idrotermosanitaria: la ripresa è rimandata al 2014
Accetta le regole di utilizzo di ExpoClima e politica di protezione dei dati e privacy di ExpoClima.