Focus Efficienza Energetica

27.05.2020
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Comunità energetiche, le richieste delle Associazioni all’ARERA

Legambiente e Italia Solare condividono 7 osservazioni che aiuterebbero ad attuare in modo equo ed efficiente le comunità energetiche
Alla luce degli orientamenti ARERA sulla regolazione dell’autoconsumo collettivo e condiviso da parte delle comunità di energia rinnovabile, Legambiente e Italia Solare hanno prodotto una serie di osservazioni che, secondo le due Associazioni, dovrebbero essere prese in considerazione per fare in modo che le Comunità energetiche possano essere avviate in modo efficiente e sulla base di un modello equo.
 
I contenuti della Consultazione ARERA sono stati considerati un buon punto di partenza, grazie a “spunti positivi di interpretazione della normativa, riguardo alla tipologia di configurazioni ammesse”; è inoltre stato apprezzato il fatto che sia stato specificato che si prevede un limite di potenza solo per i singoli impianti, ma non per la potenza aggregata, così come la precisazione che all’interno di sistemi di autoconsumo collettivo possono essere presenti più produttori tra loro diversi.
 
Considerati questi aspetti positivi, Italia Solare e Legambiente hanno stilato un elenco di 7 aspetti che si ritiene debbano essere approfonditi e rielaborati nella fase di definizione finale del documento.
 
  • Necessità di dare adeguata considerazione al consumo istantaneo di energia
Dal momento che l’autoconsumo collettivo e la condivisione di energia provocano una riduzione dei costi per la gestione dei flussi di energia e per le infrastrutture di rete, si invita a riflettere più approfonditamente sulla finalità espressamente stabilita dall’articolo 42 bis del DL 162/2019 di massimizzare l’autoconsumo istantaneo o la condivisione istantanea di energia. In questo senso dovrebbero essere riconosciuti i risparmi ottenuti sui costi di dispacciamento, sulle infrastrutture di distribuzione e sui costi di capacità, che ad oggi non hanno valorizzazione nel DCO.
 
  • Mancata disciplina della condivisione di energia
Il documento di consultazione condiviso da ARERA non attua il meccanismo di condivisione di energia che, tuttavia, è citato in più punti dall’Articolo 42 bis del DL 162/2019, in cui si fa riferimento al diritto di condividere l’energia nei sistemi di autoconsumo collettivo e nelle comunità di energia rinnovabile e si prevede la necessità di valorizzare i risparmi sulla materia prima energia.
Si chiede quindi di dare piena applicazione alla disciplina di legge permettendo l’effettiva condivisione della materia prima energia.
 
  • Necessità di chiarire il regime fiscale della condivisione di energia
L’Articolo 42 bis del DL 162/2019 stabilisce per ARERA il compito di adottare i provvedimenti necessari a garantire l’immediata attuazione delle disposizioni in materia di autoconsumo collettivo e comunità di energia rinnovabile. Dal momento che il testo normativo non prevede eccezioni relative alla disciplina fiscale, le Associazioni ritengono necessario che l’Autorità si occupi di attivare, prima dell’adozione dei propri provvedimenti, i necessari coordinamenti con l’Agenzia delle Entrate e le altre autorità di carattere fiscale per garantire l’immediata attuazione delle disposizioni.
 
  • Attività complementari da parte delle Comunità di energia rinnovabile
Le associazioni chiedono che alle comunità energetiche, caratterizzate da dimensioni limitate, sia assicurato l’accesso a condizioni semplificate alle attività di vendita dell’utente del dispacciamento e del balance service provider; così come previsto dall’Articolo 22 della direttiva 2001/2018, che prevede che non siano previsti ostacoli normativi o amministrativi che risultino ingiustificati per le attività della comunità
 
  • Attività di misura e l’accesso ai dati
Per i soggetti che intendano aderire a sistemi di autoconsumo collettivo o a comunità di energia rinnovabile, le associazioni chiedono che sia assicurata la possibilità di usare un contatore 2G, provvedendo alla sua installazione da parte del distributore. Per quanto riguarda i dati in immissione invece le associazioni chiedono che siano possibile utilizzare i dati trasmessi dal produttore e non quelli inviati dal distributore, qualora il produttore lo richieda.
 
  • Incentivi
Dal momento che si tratta di incentivi diversi da quelli a cui so riferisce l’Articolo 26 del D. Lgs 28/2011, le due Associazioni chiedono che gli altri incentivi siano cumulabili nei limiti stabiliti dalle norme comunitarie sugli aiuti di Stato. Secondo le impostazioni di Legambiente e Italia Solare le tariffe incentivanti dovrebbero essere maggiorate non solo per l’installazione dei sistemi di accumulo, ma anche per porzione di energia che viene istantaneamente condivisa. Si chiede infine di chiarire in modo esplicito in che modo è possibile ottenere gli incentivi della comunità energetica anche per impianti in zona agricola.
 
  • Necessità di uno studio di sistema
Si chiede poi ad ARERA di procedere all’attivazione di uno studio e alla realizzazione di un’analisi approfondita che permetta di capire come le configurazioni di autoconsumo multiplo interagiscono con il sistema elettrico. Ciò permetterebbe di ottenere spunti utili per valorizzare al meglio il contributo di tali configurazioni e determinarlo con maggiore precisione, anche in un’ottica di medio-lungo periodo ai fini della completa attuazione della Direttiva 2001/2018.