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06.04.2018
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Ammodernamento degli impianti FER: arriveranno a produrre 7 TWh in più

Grazie alle nuove procedure del GSE per l’ammodernamento degli impianti FER non fotovoltaici si potrà aprire un nuovo mercato arrivando a produrre da 4 fino a 7 TWh in più
Recentemente sono sono state approvate le nuove procedure di ammodernamento degli impianti FER non FV del GSE, un cambiamento che, secondo un recente studio Elemens presentato a Roma durante un convegno nella sede del GSE, potrà comportare l’apertura di un nuovo mercato e la produzione di 7 TWh di energia rinnovabile in più.
 
Si è svolto il 27 marzo alla sede romana del GSE il convegno “Le procedure di ammodernamento degli impianti da Fonte Rinnovabile: una nuova prospettiva di sviluppo per il settore” organizzato da ANEV, ANIE Rinnovabili e Elettricità Futura durante il quale è stato presentato il recente studio Elemens e si è discusso dei vantaggi e degli impatti che le nuove procedure operative per la gestione e l’esercizio degli impianti da fonte rinnovabile non fotovoltaica dovrebbero portare.
 
Lo studio della  società di consulenza Elemens è stato presentato da Tommaso Barbetti, fondatore e partner della società, che ha annunciato la capacità delle nuove procedure del GSE di aprire un nuovo mercato, riuscendo a sbloccare una situazione pregressa e a portare alla produzione di 4 TWh di energia in più nel breve periodo e di 7 TWh nel medio-lungo periodo. Barbetta ha annunciato che questo sarà “un risultato molto importante in termini di benefici economici ed occupazionali per le rinnovabili e in particolare per l’eolico”.  
 
Durante il convegno sono inoltre intervenuti i rappresentanti delle associazioni organizzatrici e del GSE, Luca Barberis, direttore divisione Sviluppo Sostenibile del GSE ha aperto l’incontro evidenziando come oggi “Occorre massima collaborazione tra attori istituzionali e privati, in particolare da parte delle regioni” per porre fine in modo definitivo al tempo della contrapposizione.
 
I vantaggi per l’eolico sono accolti con molto favore da parte di ANEV, l’ Associazione Nazionale Energia del Vento, rappresentata in questa occasione dal suo Presidente Simone Togni, che tuttavia durante il suo intervento ha evidenziato la necessità di una semplificazione della normativa: “Per l’eolico si apre la possibilità di aumentare la produzione grazie all’efficientamento tecnologico derivante dall’applicazione di tali procedure. Questo passo avanti, accolto con favore da tutto il comparto eolico, dovrà tuttavia essere reso attuabile con una seria semplificazione della normativa e delle procedure autorizzative, che ne consenta l’applicabilità in tempi rapidi.”
 
Sulla stessa linea di pensiero anche Lucia Bormida, Vice Presidente di Elettricità Futura, che richiede in particolare una profonda collaborazione tra le associazioni coinvolte: “È fondamentale avviare un confronto strutturato, mediante le Associazioni, in merito all’evoluzione della normativa e della relativa applicazione, anche per evidenziare e risolvere le principali criticità applicative che possono emergere in tutte le fasi del progetto.” A sua opinione infatti il fattore di successo di queste nuove procedure di rinnovamento è rappresentata dalla “condivisione dell’opportunità degli interventi con le comunità e gli enti locali, così come la tempistica nel rilascio delle autorizzazioni necessarie”.
 
Favorevole alle nuove procedure operative GSE anche ANIE Rinnovabili che a parere del Segretario Generale Michelangelo Lafronza “permetteranno la massimizzazione della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e favoriranno il prolungamento della vita utile degli impianti grazie all'impiego della tecnologia più innovativa, offrendo nuove opportunità di investimento per il settore”.
 
Al termine del convegno si è svolta una tavola rotonda sul tema delle procedure GSE per l’ammodernamento degli impianti FER non FV durante la quale sono emerse la necessità, da un lato, di stabilire con le Regioni tempi e modalità chiare in modo da poter contenere i tempi per il rinnovamento degli impianti esistenti e per le nuove installazioni, permettendo così di sviluppare al meglio le opportunità del settore per tentare di raggiungere gli obiettivi al 2030 per le FER.