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A Varese il primo Isis delle rinnovabili, formerà diplomati del fotovoltaico e certificazione energetica
L'Istituto Isis Ponte di Gallarate, in provincia di Varese, formerà, grazie all'intraprendente azione di alcuni professori, i primi diplomati della Green Economy in Italia, promuovendo una sinergia virtuosa con adiverse aziende del settore.
La continua ascesa della green economy in Italia sta creando, in fortunata controtendenza rispetto ad altri settori, nuove opportunità di lavoro, con quasi il 40% di nuove assunzioni: per rispondere a questa richiesta di lavoro nel migliore dei modi l’Istituto Isis Ponte di Gallarate, provincia di Varese, istituirà un polo di eccellenza per le energie rinnovabili, unico nel suo genere in Lombardia, che formerà tecnici specializzati in diverse tecnologie green.
Si(e)nergie, questo il nome del progetto, intende offrire l’opportunità di una formazione tecnica agli studenti dell’istituto nei settori elettronico, elettrotecnico e delle costruzioni di edifici energeticamente efficienti.
Il valore aggiunto del progetto è dato dalla preziosa collaborazione con aziende multinazionali leader del settore (ABB Italia, Aleo Solar Italia, Sharp Electronics Italia, SMA Italia, Midac Batteries, Rasotto Engineering, BTicino) e aziende del territorio molto rilevanti (Eusebio Energia Più, RES Rete Efficienza Sostenibile): queste forniranno agli studenti strumentazioni, apparecchiature ed impianti per i laboratori, mentre i loro tecnici terranno i corsi specialistici.
Tra marzo e maggio 2013 si terranno dunque i corsi formativi per gli studenti e per i docenti dell’istituto, mentre ad aprile si terrà un seminario tecnico per installatori e progettisti nel quale le aziende partner tratteranno un tema tecnico sulle tematiche del risparmio ed efficienza energetica, della domotica e delle energie alternative da fonti rinnovabili.
L’appello ad una maggiore collaborazione tra scuola e mondo del lavoro era stato lanciato durante la conferenza italo-tedesca “Lavorare insieme per l’occupazione dei giovani”, tenutasi a Napoli il 13 novembre 2012, durante la quale il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo aveva sottolineato come “Anche il nostro Paese potrà avviare un processo diverso. Occorre dare agli studenti degli strumenti per competere sul mercato del lavoro, smettendo di pensare al momento in un’ottica “regionale o nazionale”, ma in una dimensione Europea”.
La redazione di Expoclima ha intervistato il responsabile del progetto, il prof. Antonio Perrucci, e la dirigente dell’istituto Isis Ponte, Anna Scaltritti, per approfondire le opportunità che Si(e)nergie darà agli studenti.
Come è nato l’interesse per questo progetto e quali obiettivi si prefigge per gli studenti?
A.P. «Si(e)nergie è nato grazie all’iniziativa di un gruppo di docenti che, in occasione di una visita al Solar Expo 2012 a Verona, hanno preso contatti con aziende multinazionali leader nei loro settori operanti nell’ambito delle Energie rinnovabili e dell’Efficienza Energetica. Da questo primo approccio è scaturita la possibilità di stringere rapporti di collaborazione finalizzati all’organizzazione di corsi formativi monografici per studenti e docenti tenuti da personale tecnico aziendale, alla disponibilità ad accogliere studenti in stage e in visite guidate in azienda, alla fornitura di materiali e dispositivi a titolo gratuito. L’accordo prevede anche la programmazione di seminari tecnici rivolti a progettisti e installatori».
L’attenzione al mondo del lavoro è fondamentale per un istituto scolastico, soprattutto in questo periodo: l’istituzione dei corsi sulle energie rinnovabili è nata da una specifica richiesta del mercato o è una scommessa per il futuro degli studenti?
A.S. «I due aspetti, mercato del lavoro e futuro dei giovani, sono strettamente connessi in quanto l’uno non può prescindere dall’altro.
Infatti sia le ricerche di mercato (come quella di “Green Italy 2012”), sia la spinta che viene dalle istituzioni (Conferenza Italo – Tedesca di Napoli del 13 Novembre 2012) e dal mondo della produzione sollecitano la scuola a una maggior integrazione con le aziende nel campo dell’economia verde per garantire sviluppo e occupazione».
Nello specifico, quali argomenti tratteranno i corsi formativi?
A.P. «Le tematiche sono strettamente legate all’ambito della produzione con fonti rinnovabili, l’efficienza e il risparmio energetico:
• Fotovoltaico integrato e soluzioni di accumulo
• Batterie al Pb per sistemi fotovoltaici
• Inverter e sistemi di monitoraggio
• Interfacce impianti FV
• Norme CEI 0-21
• Smart Home
• Sistemi domotici
• Sistemi intelligenti di gestione del flusso luminoso
• Certificazione energetica».
Vi sono tecnici di numerose aziende leader di settore tra i docenti dei corsi: come è nata la collaborazione? C’è una specifica richiesta di personale qualificato da soddisfare?
A.P. «Su nostra richiesta di collaborazione le aziende hanno risposto e aderito con entusiasmo all’iniziativa. Anzi, in alcuni casi hanno dato un contributo fondamentale anche nel fornire a titolo gratuito materiali e dispositivi per l’implementazione dei laboratori».
Quali prospettive lavorative ha dunque uno studente che frequenta questi corsi?
A.S. «Attualmente, come dimostrato dalla ricerca Green Italy 2012, il 23,6% delle imprese punta sulla green economy per superare la crisi; il 38,2% delle assunzioni sono in settori ‘verdi’ dell’economia; il 37,9% delle imprese che investono in eco-sostenibilità hanno introdotto innovazioni di prodotto o di servizio nel 2011, mentre il 37,4% delle imprese green vanta presenze sui mercati esteri».
Si(e)nergie, questo il nome del progetto, intende offrire l’opportunità di una formazione tecnica agli studenti dell’istituto nei settori elettronico, elettrotecnico e delle costruzioni di edifici energeticamente efficienti.
Il valore aggiunto del progetto è dato dalla preziosa collaborazione con aziende multinazionali leader del settore (ABB Italia, Aleo Solar Italia, Sharp Electronics Italia, SMA Italia, Midac Batteries, Rasotto Engineering, BTicino) e aziende del territorio molto rilevanti (Eusebio Energia Più, RES Rete Efficienza Sostenibile): queste forniranno agli studenti strumentazioni, apparecchiature ed impianti per i laboratori, mentre i loro tecnici terranno i corsi specialistici.
Tra marzo e maggio 2013 si terranno dunque i corsi formativi per gli studenti e per i docenti dell’istituto, mentre ad aprile si terrà un seminario tecnico per installatori e progettisti nel quale le aziende partner tratteranno un tema tecnico sulle tematiche del risparmio ed efficienza energetica, della domotica e delle energie alternative da fonti rinnovabili.
L’appello ad una maggiore collaborazione tra scuola e mondo del lavoro era stato lanciato durante la conferenza italo-tedesca “Lavorare insieme per l’occupazione dei giovani”, tenutasi a Napoli il 13 novembre 2012, durante la quale il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo aveva sottolineato come “Anche il nostro Paese potrà avviare un processo diverso. Occorre dare agli studenti degli strumenti per competere sul mercato del lavoro, smettendo di pensare al momento in un’ottica “regionale o nazionale”, ma in una dimensione Europea”.
La redazione di Expoclima ha intervistato il responsabile del progetto, il prof. Antonio Perrucci, e la dirigente dell’istituto Isis Ponte, Anna Scaltritti, per approfondire le opportunità che Si(e)nergie darà agli studenti.
Come è nato l’interesse per questo progetto e quali obiettivi si prefigge per gli studenti?
A.P. «Si(e)nergie è nato grazie all’iniziativa di un gruppo di docenti che, in occasione di una visita al Solar Expo 2012 a Verona, hanno preso contatti con aziende multinazionali leader nei loro settori operanti nell’ambito delle Energie rinnovabili e dell’Efficienza Energetica. Da questo primo approccio è scaturita la possibilità di stringere rapporti di collaborazione finalizzati all’organizzazione di corsi formativi monografici per studenti e docenti tenuti da personale tecnico aziendale, alla disponibilità ad accogliere studenti in stage e in visite guidate in azienda, alla fornitura di materiali e dispositivi a titolo gratuito. L’accordo prevede anche la programmazione di seminari tecnici rivolti a progettisti e installatori».
L’attenzione al mondo del lavoro è fondamentale per un istituto scolastico, soprattutto in questo periodo: l’istituzione dei corsi sulle energie rinnovabili è nata da una specifica richiesta del mercato o è una scommessa per il futuro degli studenti?
A.S. «I due aspetti, mercato del lavoro e futuro dei giovani, sono strettamente connessi in quanto l’uno non può prescindere dall’altro.
Infatti sia le ricerche di mercato (come quella di “Green Italy 2012”), sia la spinta che viene dalle istituzioni (Conferenza Italo – Tedesca di Napoli del 13 Novembre 2012) e dal mondo della produzione sollecitano la scuola a una maggior integrazione con le aziende nel campo dell’economia verde per garantire sviluppo e occupazione».
Nello specifico, quali argomenti tratteranno i corsi formativi?
A.P. «Le tematiche sono strettamente legate all’ambito della produzione con fonti rinnovabili, l’efficienza e il risparmio energetico:
• Fotovoltaico integrato e soluzioni di accumulo
• Batterie al Pb per sistemi fotovoltaici
• Inverter e sistemi di monitoraggio
• Interfacce impianti FV
• Norme CEI 0-21
• Smart Home
• Sistemi domotici
• Sistemi intelligenti di gestione del flusso luminoso
• Certificazione energetica».
Vi sono tecnici di numerose aziende leader di settore tra i docenti dei corsi: come è nata la collaborazione? C’è una specifica richiesta di personale qualificato da soddisfare?
A.P. «Su nostra richiesta di collaborazione le aziende hanno risposto e aderito con entusiasmo all’iniziativa. Anzi, in alcuni casi hanno dato un contributo fondamentale anche nel fornire a titolo gratuito materiali e dispositivi per l’implementazione dei laboratori».
Quali prospettive lavorative ha dunque uno studente che frequenta questi corsi?
A.S. «Attualmente, come dimostrato dalla ricerca Green Italy 2012, il 23,6% delle imprese punta sulla green economy per superare la crisi; il 38,2% delle assunzioni sono in settori ‘verdi’ dell’economia; il 37,9% delle imprese che investono in eco-sostenibilità hanno introdotto innovazioni di prodotto o di servizio nel 2011, mentre il 37,4% delle imprese green vanta presenze sui mercati esteri».
