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Aicarr
• 24.10.2014
Questo articolo ha più di 3 anni
30° Convegno AiCARR a SAIE: energia e sostenibilità i temi portanti del futuro
I protocolli di sostenibilità ambientale oggetto del 30° convegno nazionale di AiCARR.

Si è concluso ieri con grande successo il 30° Convegno Nazionale di AiCARR, ospitato all’interno del salone fieristico di SAIE, dedicato ai protocolli di sostenibilità ambientale: “Da qui non si torna indietro” sono state le parole che, condivise da tutti i partecipanti alla Tavola Rotonda finale, hanno sugellato il meeting.
Il tema della conferenza promossa da AiCARR ha riguardato i protocolli di sostenibilità ambientale, le loro potenzialità e i limiti legati al loro utilizzo nell’applicazione al sistema edificio-impianto.
Presenti alla manifestazione in qualità di relatori: il mondo della ricerca e della formazione, le associazioni di settore, le imprese, le istituzioni pubbliche e i professionisti, i quali hanno condiviso ciascuno le proprie osservazioni ed esperienze in merito alla effettiva applicabilità delle varie certificazioni ambientali ed energetiche oggi disponibili (es. LEED, BREEAM, ITACA, CASACLIMA NATURE), le loro caratteristiche e i vantaggi che deriverebbero dal loro impiego per progettisti e utenti finali.
Opinione condivisa da tutti gli stakeholders partecipanti al convegno, la positivita novità che tali protocolli hanno introdotto nel mercato, sostenuti in questo dall’impegno e dagli sforzi congiunti degli operatori di settore. I protocolli di sostenibilità ambientale, infatti, servono veramente a guidare la progettazione e possono rappresentare effettivamente uno strumento strategico per il sistema edificio-impianto e la qualità ambientale.
Nonostante i benefici che i protocolli apportano sul mercato, sia per qualità della vita che per sostenibilità ambientale, vi sarebbero comunque una serie di difficoltà che ne ostacolano la diffusione, delle criticità in merito alla loro applicazione evidenziate da tutti i relatori che hanno partecipato all’incontro AiCARR di ieri:
- Vi è la necessità di un coordinamento multidisciplinare tra quanti contribuiscono all’elaborazione delle certificazioni ambientali ed energetiche, dove il progettista faccia da integratore, e di una progettazione integrata edificio-impianto, non solo delle singole parti;
- Serve un metodo di calcolo dinamico delle prestazioni del sistema edificio-impianto, supportato nel suo funzionamento da software adeguati e banche dati precise;
- Bisogna estendere il commissioning non solo a livello temporale, ma anche alla parte impianto elettrico e involucro;
- E’ necessario integrare la certificazione energetica con quella ambientale;
- Vi è l’esigenza, evidenziata anche dall’UE con la Comunicazione CE 01.07.2014, di armonizzare i metodi di valutazione dei protocolli, attualmente incomparabili l’un con l’altro, e le normative sul tema.
Alla Tavola Rotonda finale, presieduta dal Presidente AiCARR, Livio de Santoli, si è analizzata la situazione italiana, caratterizzata da un mercato edilizio in forte crisi, riconoscendo però nelle certificazioni ambientali ed energetiche un valore aggiunto che potrebbe rilanciare il settore, se supportato però da iniziative politiche su ampia scala, e non dirette a singoli interventi, come i vari ecobonus 65% o bonus 50%, soluzioni tecnologiche altamente innovative, capaci di beneficiare dei finanziamenti europei, compatibilità dei protocolli con le normative locali ed europee, e sensibilizzazione dell’utenza sull’importanza delle stesse per l’efficientamento energetico ed ambientale dei loro edifici.
Illuminante, in questo senso, l’intervento conclusivo di Livio de Santoli: le associazioni di settore, come AiCARR appunto, devono fare uno sforzo che non hanno mai fatto prima d’ora, ovvero diffondere una cultura di sostenibilità ambientale tra tutti i protagonisti, utenza compresa, perché la sostenibilità ambientale riguarda tutti noi, il futuro del nostro pianeta. Ecco che allora occorre proprio che una tale mentalità prenda piede e non si resti più ancorati al modello del secolo scorso o a visioni unitarie, a compartimenti stagni: l’energia e la sostenibilità ambientale devono diventare la lingua franca comune.
Il tema della conferenza promossa da AiCARR ha riguardato i protocolli di sostenibilità ambientale, le loro potenzialità e i limiti legati al loro utilizzo nell’applicazione al sistema edificio-impianto.
Presenti alla manifestazione in qualità di relatori: il mondo della ricerca e della formazione, le associazioni di settore, le imprese, le istituzioni pubbliche e i professionisti, i quali hanno condiviso ciascuno le proprie osservazioni ed esperienze in merito alla effettiva applicabilità delle varie certificazioni ambientali ed energetiche oggi disponibili (es. LEED, BREEAM, ITACA, CASACLIMA NATURE), le loro caratteristiche e i vantaggi che deriverebbero dal loro impiego per progettisti e utenti finali.
Opinione condivisa da tutti gli stakeholders partecipanti al convegno, la positivita novità che tali protocolli hanno introdotto nel mercato, sostenuti in questo dall’impegno e dagli sforzi congiunti degli operatori di settore. I protocolli di sostenibilità ambientale, infatti, servono veramente a guidare la progettazione e possono rappresentare effettivamente uno strumento strategico per il sistema edificio-impianto e la qualità ambientale.
Nonostante i benefici che i protocolli apportano sul mercato, sia per qualità della vita che per sostenibilità ambientale, vi sarebbero comunque una serie di difficoltà che ne ostacolano la diffusione, delle criticità in merito alla loro applicazione evidenziate da tutti i relatori che hanno partecipato all’incontro AiCARR di ieri:
- Vi è la necessità di un coordinamento multidisciplinare tra quanti contribuiscono all’elaborazione delle certificazioni ambientali ed energetiche, dove il progettista faccia da integratore, e di una progettazione integrata edificio-impianto, non solo delle singole parti;
- Serve un metodo di calcolo dinamico delle prestazioni del sistema edificio-impianto, supportato nel suo funzionamento da software adeguati e banche dati precise;
- Bisogna estendere il commissioning non solo a livello temporale, ma anche alla parte impianto elettrico e involucro;
- E’ necessario integrare la certificazione energetica con quella ambientale;
- Vi è l’esigenza, evidenziata anche dall’UE con la Comunicazione CE 01.07.2014, di armonizzare i metodi di valutazione dei protocolli, attualmente incomparabili l’un con l’altro, e le normative sul tema.
Alla Tavola Rotonda finale, presieduta dal Presidente AiCARR, Livio de Santoli, si è analizzata la situazione italiana, caratterizzata da un mercato edilizio in forte crisi, riconoscendo però nelle certificazioni ambientali ed energetiche un valore aggiunto che potrebbe rilanciare il settore, se supportato però da iniziative politiche su ampia scala, e non dirette a singoli interventi, come i vari ecobonus 65% o bonus 50%, soluzioni tecnologiche altamente innovative, capaci di beneficiare dei finanziamenti europei, compatibilità dei protocolli con le normative locali ed europee, e sensibilizzazione dell’utenza sull’importanza delle stesse per l’efficientamento energetico ed ambientale dei loro edifici.
Illuminante, in questo senso, l’intervento conclusivo di Livio de Santoli: le associazioni di settore, come AiCARR appunto, devono fare uno sforzo che non hanno mai fatto prima d’ora, ovvero diffondere una cultura di sostenibilità ambientale tra tutti i protagonisti, utenza compresa, perché la sostenibilità ambientale riguarda tutti noi, il futuro del nostro pianeta. Ecco che allora occorre proprio che una tale mentalità prenda piede e non si resti più ancorati al modello del secolo scorso o a visioni unitarie, a compartimenti stagni: l’energia e la sostenibilità ambientale devono diventare la lingua franca comune.
