Speciale 24
Il rumore negli impianti di riscaldamento e condizionamento
Intervista a Intervista a Luca Genghini, Direttore Commerciale di 2B Resine srl

Comfort acustico: necessità di regole e linee guida comuni

Ritiene che il problema del rumore sia sentito nel suo settore di mercato?

"Il problema della rumorosità e la sua risoluzione è certamente più sentito nell’industria in genere, che non nell’edilizia.

Avendo raggiunto ottimi livelli di coibentazione acustica di macchinari sia per il domestico che per l’industria, l’utilizzatore finale (anche per le automobili) ha ormai raggiunto ottime capacità selettive andando ad inserire l’insonorizzazione come parametro fondamentale nelle sue scelte."

Ritiene che questo sia dovuto agli obblighi di legge o alla sensibilità a questo particolare problema?

"Ritengo che sia maggiormente legato alla sensibilità del problema. Per il momento è più sentito nell’industria (condizionatori, compressori, gruppi elettrogeni, caldaie, ecc) perché la silenziosità vince e il mercato premia questo."

Recentemente è stata pubblicata la UNI 11367 “Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera” con la quale si cerca di creare uno standard per la verifica del rumore all’interno di unità immobiliari e sensibilizzare i costruttori. Dal luglio 2010, data di pubblicazione della norma, ritiene sia cambiato qualcosa?

"A mio parere, la UNI 11367 non è mai stata seriamente presa in considerazione. Maggiore rilevanza, nell’edilizia, ha avuto invece la Legge quadro 447 (Requisiti acustici passivi degli edifici del 5/12/97) e successive. Questa Legge aveva iniziato ad avere dei riscontri positivi, senza però apportare dei veri e propri miglioramenti poiché vige la regola del “ognuno fa quello che vuole”. Se fosse stata effettivamente rispettata, non ci sarebbe stata la necessità di una nuova legge.
Dopo anni passati a chiedersi chi doveva applicare la nuova normativa sui requisiti passivi, i comuni hanno iniziato a chiedere la certificazione del fabbricato ai costruttori. Certificazione, che nel 90% dei casi non dava l’idoneità determinando così il conseguente avvio di cause nei confronti dei costruttori che venivano alla fine salvati dai nostri governanti tramite la sospensione della 447 in attesa di una legge europea che armonizzi il tutto.
I costruttori ne approfittano e nella maggioranza dei casi non inseriscono più prodotti per l’isolamento acustico, se non dei palliativi."

Quali sono gli ultimi sviluppi della vostra azienda su questo tema?

"Nel settore industriale studiamo insieme agli uffici tecnici sistemi e prodotti per migliorare la silenziosità mentre nell’edilizia stiamo operando principalmente attraverso il recupero e le ristrutturazioni con pannelli prodotti ad hoc.
Un suggerimento al legislatore su quali potrebbero essere delle strategie future per sensibilizzare i progettisti a questo tema.
Al legislatore suggerirei di richiedere la certificazione obbligatoria degli edifici e di definire delle linee comuni da seguire in termini di prodotti impiegati e impianti realizzati, in modo che tutti operino secondo un obiettivo comune nel rispetto dell’ambiente e del benessere delle persone."

Un suggerimento al legislatore su quali potrebbero essere delle strategie future per sensibilizzare i progettisti a questo tema.

"Al legislatore suggerirei di richiedere la certificazione obbligatoria degli edifici e di definire delle linee comuni da seguire in termini di prodotti impiegati e impianti realizzati, in modo che tutti operino secondo un obiettivo comune nel rispetto dell’ambiente e del benessere delle persone."