Focus Efficienza Energetica

16.09.2019

Stime ISPRA 2019: preoccupa il disaccoppiamento PIL/emissioni

La riduzione della produttività di eolico e idroelettrico secondo le stime ISPRA provocheranno un aumento delle emissioni
Il futuro dell’Italia potrebbe non essere particolarmente roseo, le stime ISPRA prevedono che nel corso del 2019, nonostante alla diminuzione del PIL dello -0,1% rispetto all’anno precedente, le emissioni aumenteranno dello 0.8%.
Si tratta di una previsione piuttosto preoccupante, il disaccoppiamento tra l’andamento delle emissioni e la tendenza dell’indice economico (PIL) è infatti cosa rara e, comprensibilmente, distante da quanto auspicabile, considerando gli interessi nazionali di crescita economica e le ambizioni ambientali europee.
 
L’aumento delle emissioni dovrebbe essere provocato principalmente dall’aumento previsto dei consumi di combustibili per la produzione elettrica, in crescita del 4,4%, necessario per sopperire alla riduzione della produzione di energia da fonte eolica ed idroelettrica. Non sembrano invece essere sufficienti le lievi riduzioni (-0,8%) dei consumi di combustibili previste per il settore dei trasporti, quello del riscaldamento domestico e quello industriale.


 
Fortunatamente, anche se questo dato ha un valore ridotto nel complesso delle emissioni, grazie allo sviluppo e alla diffusione di sistemi di selezione e trattamento dei rifiuti, si ridurranno del -3,9% le emissioni prodotte dalla gestione dell’immondizia. Le stime ISPRA sulle emissioni provocate dall’agricoltura sono invece costanti, nel frattempo l’istituto sta lavorando al perfezionamento di una metodologia che stimi il tendenziale.