Focus Efficienza Energetica

06.07.2015

Interventi di efficienza energetica: per la PA risparmi stimati per 43 milioni di euro

Gli interventi di efficienza energetica per PA, scuole e PA centrale sono indispensabili in vista degli obiettivi energetici al 1° Gennaio 2019. L'operazione "Nearly Zero Energy Buildings" coinvolge anche gli edifici pubblici.
Effettuare interventi di efficienza energetica negli edifici della Pubblica Amministrazione potrebbe portare a una riduzione dei consumi pari al 40%, corrispondente a 73 milioni di euro, e alla creazione di 3.500 posti di lavoro.

Questo è quanto è emerso da una ricerca condotta da ENEA in vista dell’obbligo di rispettare i nuovi standard energetici, al 1° Gennaio 2019. L’operazione “Nearly Zero Energy Buildings” coinvolge anche la PA.

‘’Dal 1° gennaio 2019 – dichiarano gli esperti di ENEA - scatterà l’obbligo per tutti gli edifici della PA di rispettare il nuovo standard energetico, che prevede consumi molto bassi e l’impiego di fonti rinnovabili. Ma già dal 2014 è un dato di fatto l’avvio della riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione Centrale per una quota annuale pari al 3% della superficie occupata, come prevede la Direttiva europea 27/2012 sull’efficienza energetica e il decreto legislativo di recepimento 102/2014’’.

13.000 edifici della PA in Italia, che consumano 4,3 TWh annui di energia, pari a una spesa di 644 milioni di euro. Cifre che richiedono di intervenire nell’immediato. ENEA ha previsto che intervenendo sull’involucro edilizio e sugli impianti di questi edifici, con un investimento pari a circa 1.100 milioni di euro, si potrebbero risparmiare 73 milioni di euro, che corrisponde a una riduzione dei consumi del 40%.

3.000, invece, gli edifici della PA centrale (uffici, caserme, presidi PS, carceri), che consumano oltre 730 milioni di kWh per il riscaldamento. Considerando che la superficie totale da riqualificare ammonta a circa 14 milioni di m2, l’investimento richiesto è di 300 milioni di euro l’anno per riqualificare 450.000 m2 annui. Con un intervento di portata simile, si verrebbero a creare 3.500 nuovi posti di lavoro.

Ma parliamo anche delle scuole. 43.000 edifici pubblici, che ogni anno consumano 9,6 TWh per un totale di 1,3 milioni di euro. Intervenire su questi edifici significa ridurre i consumi del 45% e risparmiare 169 milioni di euro. Investendo 3,6 miliardi, si creerebbero 53.700 posti di lavoro e le emissioni di CO2 verrebbero ridotte di 312.000 t.

Non sono previsti solo risparmi dal punto di vista economico, ma sono previsti anche un forte efficientamento energetico degli edifici e un’importante riduzione delle emissioni inquinanti. Tutto ciò con ricadute importanti anche dal punto di vista occupazionale.

ENEA sta procedendo con due linee di ricerca:
  • Modelli e strumenti per valutare le prestazioni energetiche;
  • Prodotti e componenti ad alto contenuto tecnologico;

strade che contribuiranno a diffondere la cultura dell’efficienza energetica nella PA e a fornire agli operatori gli strumenti necessari alla realizzazione degli interventi.