Focus Efficienza Energetica

25.02.2013
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Emissioni di CO2: l’Italia supera l’obiettivo fissato dal Protocollo di Kyoto

L'Italia ha centrato gli obbiettivi di Kyoto per la riduzione delle emissioni di CO2, che sono diminuite del 7% rispetto al 1990.
Obiettivo Kyoto raggiunto per l’Italia che ha ridotto del 7% le emissioni di gas serra superando il target nazionale del 6,5% imposto dal Protocollo di Kyoto e rispetto al valore del 1990
 
Il dato emerge dal Dossier Kyoto 2013 realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e che con l’analisi del periodo 2008-2012 chiude, di fatto, la storia del Protocollo.
Le emissioni di gas serra nel 2012 per l’Italia sono state circa 470 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente (MtCO2eq), cioè 20 milioni in meno rispetto all’anno precedente.
 
Considerando il periodo analizzato, 2008-2012, la media annuale è stata di circa 480 MtCO2eq pari al 7% in meno rispetto al 1990: un dato dalla doppia lettura. Positiva, se si pensa che l’obiettivo fissato dal Protocollo era del 6,5%, ma anche tristemente realistica, se si ricollega il calo delle emissioni alla crisi economica e al conseguente calo di produzione.
 
Il Dossier dell’associazione ha però rilevato come negli ultimi 7-8 anni siano migliorate le performance ambientali del sistema economico nazionale: un’accelerazione che corrisponde al cambio di passo imposto dalle recenti politiche sulle rinnovabili adottate in Italia e che hanno fruttato, nel campo degli interventi di efficienza energetica, una riduzione della domanda energetica tra i 5 e i 15 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.
 
Ma, oltre alle politiche adottate, a contribuire al raggiungimento dell’obiettivo sono stati comportamenti più sensibili alla questione ambientale ed un processo di dematerializzazione dell’economia in corso, che ha visto la diffusione di prodotti e servizi a minore intensità di consumo di risorse ed energia.
 
In Italia, infatti, la produttività dei materiali (ossia la quantità di ricchezza generata per unità di risorsa consumata) è cresciuta di un terzo tra il 2000 e il 2009. Questo è dovuto al costo crescente delle materie prime fossili ma, senza la crescita delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, l’Italia pagherebbe oggi una fattura energetica ben più salata.
Inoltre lo sviluppo delle rinnovabili, unito allo shift sul gas e agli alti rendimenti dei cicli combinati, ha contribuito ad una progressiva decarbonizzazione dell’energia.
 
Produzione di energia elettrica in Italia 1990-2012
 
A livello mondiale la tendenza alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera è unanime, compresi gli Stati Uniti che non hanno preso impegni ufficiali in merito al Protocollo, anche se i paesi che formano le cosiddette economie emergenti, come Cina e India, sono in totale controtendenza.

Andamento delle emissioni di CO2 in Italia
Questo ha fatto sì che tra il 1990 e il 2010 le emissioni globali siano cresciute del 35% e, se le politiche rimarranno invariate, nel 2050 si assisterà ad un aumento di 4-6°C della temperatura terrestre.
 
Aspettando dunque la definizione di un primo accordo globale sul clima l’Italia deve ora impegnarsi per gli ambiziosi obiettivi fissati dall’Europa al 2020
 
Scarica il Dossier di Kyoto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

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L’Italia ha centrato l'obbiettivo del protocollo di Kyoto
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