Focus Efficienza Energetica

29.06.2012

EEI 2012: l’85% di proprietari e gestori di edifici cerca efficienza e certificazione energetica

29/06/2012 – Pubblicato dalla Johnson Controls l’Energy Efficiency Indicator 2012 - EEI (vedi PDF allegato) che ha coinvolto 3.500 proprietari e responsabili della gestione di uffici di cui 994 provenienti da Regno Unito, Francia e Germania.

Dallo studio emerge che l´85% dei proprietari e gestori di edifici nel mondo si affida alla gestione dell´energia per poter operare con successo con un incremento del 34% rispetto a due anni fa.

A guidare l´elenco dei paesi che prevedono di aumentare gli investimenti in efficienza energetica o fonti rinnovabili, troviamo quelli in via di sviluppo, nello specifico l´81% in Cina e il 74% in India.

Per quanto riguarda l´Europa, solo il 39% ha in programma un incremento degli investimenti per i prossimi dodici mesi, il dato più basso rispetto a tutte le altre aree geografiche coinvolte nella ricerca. Il 96% degli interpellati in tutto il mondo ha già realizzato almeno un´azione di miglioramento dell´efficienza energetica nei propri edifici andando ad intervenire su illuminazione, impianti e controlli di riscaldamento e condizionamento ed efficienza idrica.

I risparmi derivanti dall´efficienza energetica vengono utilizzati per ridurre il budget complessivo dell´azienda dalla metà degli operatori coinvolti nella ricerca mentre il 40% li utilizza per reinvestire in nuove misure per l´efficienza.

La certificazione "green" sta comunque raggiungendo un buon livello, il 44% degli intervistati progetta infatti di certificare gli edifici già esistenti (rispetto al 35% dello scorso anno) e un ulteriore 43% progetta di far certificare gli edifici di nuova costruzione.

L´Europa presenta un 55% di interpellati che ha già almeno un edificio dotato di certificazione green: il 39% progetta di ottenerla per gli edifici di nuova costruzione (rispetto al 31% del 2011) e il 44% progetta di ottenerla per gli edifici esistenti (rispetto al 36% del 2011).

Lo studio evidenzia quindi una generale predisposizione a pagare una differenza pur di ottenere uno spazio all´interno di un edificio con tecnologia green.