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Green Economy: italiani pronti alla transizione, ma scarso impegno da parte delle forze politiche
Green Economy: gli italiani sono pronti? Da due studi svolti in occasione degli Stati Generali della Green Economy si evince che 9 italiani su 10 sono pronti, ma i politici affrontano ancora pochissimo l'argomento.

9 italiani su 10 ritengono la Green Economy un driver per lo sviluppo, ma i nostri leader politici faticano a essere d’accordo.
Questo pensiero si evince da due ricerche realizzate in occasione degli Stati Generali della Green Economy (Rimini, 7-8 Novembre) dall’OSA – Osservatorio Sviluppo Sostenibile e Ambiente nei Media e da un sondaggio di Demetra Opinioni, “La green economy nelle città”.
Se il 58% dei nostri connazionali è pronto ad affrontare una svolta in chiave green, lo stesso non si può dire per i vertici del nostro Paese: solo il 3% delle loro dichiarazioni fatte ai sette TG nazionali tra Gennaio e Luglio 2017, infatti, tratta di temi afferenti alla green economy.
Le misure previste per clima ed energia riscontrano un consenso superiore al 90% tra i cittadini che, in una percentuale che sfiora il 65%, si dicono disposti a consumare energia rinnovabile al 100% anche se il suo costo fosse maggiore.
Ma anche la mobilità sostenibile non è da meno: la tipologia di mobilità alternativa preferita dagli intervistati è quella ciclistica, ma si aspira anche al divieto di commerciare auto a gasolio e a benzina entro 10 anni.
Durante gli Stati Generali il Consiglio Nazionale della Green Economy proporrà alle forze politiche il “Programma per la transizione alla green economy”, una proposta per la transizione alla green economy costituita da 10 punti.
Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha dichiarato: “La green economy caratterizza ormai una parte importante dell’economia italiana e gode di una buona popolarità, ma stenta ad entrare fra le priorità dell’agenda dei leader politici italiani”.
Con il “Programma per la transizione alla green economy” si vuole dunque offrire un’opportunità ai politici: recuperare il ritardo occorso e dar loro la possibilità di migliorare le loro proposte in tema green economy.
Fonte: adnkronos
Questo pensiero si evince da due ricerche realizzate in occasione degli Stati Generali della Green Economy (Rimini, 7-8 Novembre) dall’OSA – Osservatorio Sviluppo Sostenibile e Ambiente nei Media e da un sondaggio di Demetra Opinioni, “La green economy nelle città”.
Se il 58% dei nostri connazionali è pronto ad affrontare una svolta in chiave green, lo stesso non si può dire per i vertici del nostro Paese: solo il 3% delle loro dichiarazioni fatte ai sette TG nazionali tra Gennaio e Luglio 2017, infatti, tratta di temi afferenti alla green economy.
Le misure previste per clima ed energia riscontrano un consenso superiore al 90% tra i cittadini che, in una percentuale che sfiora il 65%, si dicono disposti a consumare energia rinnovabile al 100% anche se il suo costo fosse maggiore.
Ma anche la mobilità sostenibile non è da meno: la tipologia di mobilità alternativa preferita dagli intervistati è quella ciclistica, ma si aspira anche al divieto di commerciare auto a gasolio e a benzina entro 10 anni.
Durante gli Stati Generali il Consiglio Nazionale della Green Economy proporrà alle forze politiche il “Programma per la transizione alla green economy”, una proposta per la transizione alla green economy costituita da 10 punti.
Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha dichiarato: “La green economy caratterizza ormai una parte importante dell’economia italiana e gode di una buona popolarità, ma stenta ad entrare fra le priorità dell’agenda dei leader politici italiani”.
Con il “Programma per la transizione alla green economy” si vuole dunque offrire un’opportunità ai politici: recuperare il ritardo occorso e dar loro la possibilità di migliorare le loro proposte in tema green economy.
Fonte: adnkronos