Focus Leggi/Normative

22.05.2012

Piemonte – nuove regole e sanzioni per chi rilascia ACE errati

22/05/2012 – La regione Piemonte ha modificato la normativa regionale riguardante l’applicazione di sanzioni amministrative a carico dei certificatori energetici che emettono ACE errati. Con la Legge Finanziaria per il 2012 sono state introdotte una serie di modifiche all´art. 20 della legge regionale 13/2007 - "Disposizioni in materia di rendimento energetico nell´edilizia" che regola le sanzioni relative all´attività di certificazione energetica degli edifici.

Le novità comprendono la sospensione dall’elenco dei certificatori del professionista iscritto all’ordine o collegio professionale che abbia emesso, nell’arco di un anno, almeno 10 attestati di certificazione energetica che certifichino un’errata classificazione energetica. Limite che viene ridotto a 5 per il certificatore che non risulti iscritto ad alcun ordine o collegio.

In riferimento agli interventi di collaudo, la Finanziaria 2012 prevede di affidarli a dipendenti regionali iscritti in un apposito elenco. Vi è inoltre la possibilità di affidarli a soggetti esterni iscritti negli albi dei collaudatori o anche non purché in possesso di esperienza e specifiche competenze.

Nel caso in cui il collaudo sia complesso o comunque richieda il contributo di diverse professionalità, può essere affidato ad una commissione composta da non più di tre membri. L’incarico viene affidato in seguito ad una valutazione fatta da un’apposita commissione tecnica.

In materia di edilizia sociale viene istituito un fondo di garanzia per il pagamento del canone di affitto degli alloggi realizzati con i fondi immobiliari che possa sostenere eventuali temporanee difficoltà economiche dei locatari.

A partire dal 31 maggio 2012 viene inoltre dato inizio all’accertamento dei crediti che le imprese vantano nei confronti della Regione e della Pubblica Amministrazione piemontese. Tale riconoscimento del credito dà diritto alle imprese di cederlo agli istituti bancari nella formula del pro soluto per ottenere la liquidità spettante.