Focus Leggi/Normative

23.03.2015
Questo articolo ha più di 3 anni

Green Act: i suggerimenti del Coordinamento FREE

Il Coordinamento FREE propone alcuni aspetti fondamentali per il Green Act: rinnovabili, efficienza energetica e mobilità sostenibile gli argomenti che, all’interno della normativa, non possono mancare.
In attesa della strutturazione e dell’emanazione del Green Act promesso dal Governo Renzi, il Coordinamento FREE, Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica, avanza alcune proposte di contenuto per la normativa in merito a rinnovabili, efficienza e mobilita sostenibile.

Il Coordinamento Free conta, attualmente, 29 associazioni iscritte come soci e diversi Enti e associazioni contrassegnati come “aderenti”: tutte realtà impegnate, sotto la guida del Coordinamento, a collaborare per raggiungere un ideale di economia sostenibile all’insegna delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.

Le proposte sono state presentate nel corso di un convegno tenutosi a Roma lo scorso Giovedì 19 Marzo alla presenza di alcuni esponenti di Governo, e mirano a entrare nel dettaglio, per far sì che le tematiche ambientali vengano valorizzate.

Dieci i punti presentati dal Coordinamento FREE per il Green Act:

1. Promuovere l’economia circolare:
facilitare il recupero e il riutilizzo dei materiali dell’industria produttrice di beni di consumo, attraverso la progettazione e la produzione di prodotti pensati per essere rigenerati e facilmente decomponibili al termine della propria vita. 
Come promuovere l’economia circolare? Attraverso incentivi fiscali ai produttori e penalità per il non-adeguamento; con norme contro l’obsolescenza programmata; con l’utilizzo di componenti usati e/o rigenerati, per la sostituzione di componenti di impianti a energie rinnovabili.

2. Rafforzare l’industria “green” in Italia:
prestare maggiore attenzione alla ricerca e alle tecnologie innovative in Italia, in modo da orientarsi verso la realtà europea che permetterà, in un secondo momento, di stringere alleanze in ottica internazionale. Valorizzare le realtà nazionali dell’efficienza energetica, delle rinnovabili, della mobilità sostenibile e della biochimica, alla luce degli obiettivi climatici previsti per il 2030, rimane un passo fondamentale. “Proponiamo – dice il Coordinamento FREE - di lanciare un programma Industria 2030 che coinvolga piccole e grandi imprese, Università, Cnr ed Enea, identificando i comparti imprenditoriali con maggiori potenzialità di crescita”.

3. Carbon Tax:
pensare e realizzare una Carbon Tax, come previsto dalla delega fiscale. La sua introduzione sarebbe favorita, peraltro, in questo momento storico, dal basso prezzo del petrolio.

4. Far decollare la mobilità elettrica:
almeno un decimo delle auto italiane dovrebbe essere elettrico, per raggiungere gli obiettivi climatici previsti per il 2020 e il 2030. Come incrementare le vendite di auto elettriche in Italia, dato che al momento la diffusione è al di sotto della media europea? Ad esempio – dice il Coordinamento FREE – aumentando la fiscalità sui veicoli maggiormente inquinanti e destinando le entrate aggiuntive ai veicoli a minimo impatto.

5. Puntare sulla riqualificazione spinta del parco edilizio:
incrementare la superficie efficientata ogni anno e puntare alla riqualificazione, in modo da ridurre i consumi fossili del 70-80%. Per raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione al 2050 (-80%), la riduzione dei consumi dovrà ammontare, ogni anno, a +15%. Come procedere? La proposta del Coordinamento FREE è quella di rilanciare le politiche di efficienza con l’ausilio di strumenti finanziari adeguati e con la creazione di una filiera industriale innovativa; tutto ciò accompagnato dalla rimodulazione del Conto termico e dei TEE con l’ausilio di fondi di garanzia.

6. Mettere a valore il patrimonio forestale nazionale:
valorizzare i boschi, le foreste e le zone verdi in modo da incrementare lo sviluppo di un’economia sostenibile. Obiettivo, la produzione di beni e servizi ecocompatibili che creino occupazione e competitività nel settore.

7. Promuovere un nuovo mercato elettrico:
aggregare la produzione da fonti di energia rinnovabile in ambiti territoriali omogenei, incaricando l’aggregatore di partecipare al mercato elettrico. Perché ciò sia possibile, è necessario calcolare gli oneri di sbilanciamento per l’aggregato, anziché per il singolo impianto. Il Coordinamento FREE suggerisce l’adozione di contratti a lungo termine, che forniscono maggiori garanzie sia in termini economici, che in termini di prestazioni.

8. Semplificare le rinnovabili:
trasformare il sistema energetico, in modo da poter garantire la competitività e la produttività del sistema. Il Coordinamento propone un nuovo schema di sostegno a “incremento di costo zero” per gli impianti di piccola e media taglia per famiglie e PMI; la promozione della minicogenerazione da biogas agrozootecnico e biomasse solide fino a 500 kW integrate nei cicli produttivi; l’efficientamento della produzione da rinnovabili e la revisione degli aspetti fiscali.

9. Semplificare la microcogenerazione:
per incoraggiarne la diffusione, il Coordinamento FREE suggerisce l’installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni; la standardizzazione di un metodo per riconoscere i Titoli di Efficienza Energetica; la detrazione del 65% per l’installazione di microcogeneratori e l’aggiustamento di altri particolari legati all’installazione.

10. Valorizzare gli impianti rinnovabili esistenti:
emanare regole chiare, precise e durature, concordi con un progetto energetico di lungo termine, per facilitare l’accesso agli incentivi e viaggiare verso un’ottica di miglioramento continuo della situazione energetica da fonti rinnovabili in Italia.