Focus Leggi/Normative

08.02.2012

Classificazione energetica: in crescita, ma molto lentamente

08/02/2012 - Da Gennaio è obbligatorio inserire negli annunci immobiliari la classe energetica degli edifici che devono essere posti in vendita o in locazione, ma a dispetto di questa norma, o forse a dispetto del fatto che solo la Regione Lombardia ha previsto sanzioni per i trasgressori, il numero degli annunci in regola è ancora estremamente basso, come dimostra un’indagine di immobiliare.it, effettuata su oltre 700.000 annunci in tutta Italia.

Ad oltre un mese dall’entrata in vigore della legge solo il 12% degli immobili in affitto o in vendita risulta possedere una certificazione energetica; certo, molto meglio di gennaio (si arrivava al 4%), ma la strada è ancora molto lunga. Nel nord-est si arriva infatti al 18,9%, nel nord-ovest al 15,6%, nell’Italia centrale si scende invece all’8,8% e al sud non si arriva al 4%. Le province più virtuose sono Bolzano (25,6%) e Trento (22%), mentre Milano arriva ad appena l’11,3%, Roma al 5,2% e Palermo, ultima classificata, arriva a malapena all’1%.

Prendendo in considerazione il poco rappresentativo campione di immobili certificati risulta che il 24% degli immobili si trova in classe C (la terza), mentre una percentuale identica si trova in classe G (l’ultima).  Sommando le due classi migliori (A e B) si arriva al 22%, mentre le due classi peggiori (F e G) contano un quarto degli immobili.

Un altro dato interessante riguarda il valore di mercato: secondo Immobiliare.it, infatti, immobili del tutto simili, ma appartenenti a classi energetiche diverse, possono subire variazioni di prezzo fino al 30% sul totale dalla prima all’ultima classe.