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26.11.2014
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AEEGSI, servizi idrici: piano tariffario unico con aumenti del +5% nel 2015

Ennesima stangata per i cittadini italiani: nel 2014 il caro-bolletta per l'acqua ammonterà al +3,9% e nel 2015 schizzerà al +4,8%.
Alla III Conferenza Nazionale sulla Regolazione dei Servizi Idrici, svoltasi qualche giorno fa a Milano, il presidente dell'Authority per l'Energia, gli operatori, i consumatori e le associazioni di categoria riuniti hanno affrontato la spinosa questione della gestione delle risorse idriche nel Paese e della definizione del piano tariffario 2014-2015.

L’incontro nazionale ha avuto un esito inaspettato, tanto che per la prima volta in Italia sono state annunciate tariffe omogenee per circa 40 milioni di cittadini e sono stati attivati oltre 4,5 miliardi di euro di investimenti in nuove infrastrutture, tutela dell’ambiente e miglioramento dei servizi idrici.

Accanto alla buona notizia, si è affiancata però l’ennesima stangata per i cittadini italiani: nel 2014 il caro-bolletta ammonterà al +3,9% e nel 2015 schizzerà al +4,8%.

Il nuovo Metodo Tariffario Idrico (MTI) è il frutto delle proposte degli Enti d’Ambito, approvate in un secondo momento dall’Autorità poiché rispondenti a criteri di sostegno agli investimenti ed efficienza nella gestione ambientale e della risorsa come tale, e sostituisce il precedente MTT (Metodo Tariffario Transitorio) utilizzato per il 2012-2013.

Nello specifico, il nuovo quadro tariffario unico comprende quattro diversi piani tariffari a scelta per l’autorità di competenza, che, a seconda dei propri obiettivi e delle tipicità del proprio territorio, potrà scegliere quello che ritiene più adeguato ed efficiente per la località in gestione.

Si tratta dunque di un metodo innovativo, fondato sui criteri della responsabilizzazione e della selettività, capace di adattarsi alle diverse esigenze di un settore già di per sé molto disaggregato e differenziato a livello locale e di governance o gestione.

A ultimare il nuovo quadro regolatorio introdotto dall’Autorità nel corso del 2014 mancano ora soltanto alcune misure di completamento della regolazione del servizio idrico, a consolidamento degli investimenti di settore e per l’individuazione di standard di servizio che ne incrementino la qualità, soprattutto a garanzia della tutela dei consumatori, specie quelli in situazione di disagio economico.

Anche a questo serviranno gli investimenti di quasi 5 miliardi di euro spalmati nei prossimi 4 anni, ovvero a sostenere le fasce più deboli della popolazione, agevolando il loro accesso a quantitativi d’acqua sufficienti a soddisfare i loro bisogni fondamentali o attraverso appositi bonus.

Più in generale, si tratterà comunque di investimenti a favore di una maggiore efficienza della rete idrica, oggetto di numerose critiche per la sua arretratezza e frammentazione in quanto a distribuzione, per i quali, secondo il presidente AEEGSI, Guido Bortoni, andrebbe istituito un fondo ad hoc, oltre, ad esempio, a quello istituito per le emergenze, come da Decreto Sblocca Italia.
Infine, sembra oramai “non più procastinabile” per l’Italia, ha concluso Bortoni, un processo di aggregazione servizi idrici&gestori, al fine di rilanciare gli investimenti, ridurre i costi, migliorare la qualità dei servizi ed eliminare le inefficienze, a beneficio, prima di tutto, dei consumatori.