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11.12.2019

Sconto in fattura: approvato al Senato un emendamento che ne prevede l’abrogazione

Su proposta di Forza Italia la Commissione Bilancio ha approvato una proposta di modifica del Decreto Crescita che prevede l’eliminazione dello sconto in fattura
Dopo un primo successo, ottenuto con l’approvazione di un emendamento che prevedeva la modifica della struttura dell’Art. 10 del Decreto Crescita, e con esso il meccanismo di funzionamento dello sconto in fattura, arriva l’annuncio di un altro traguardo raggiunto in questo senso.
 
Nella serata di ieri, 10 dicembre, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’abrogazione dei commi 1,2,3 e 3-ter dell’Art. 10. I passaggi normativi tanto discussi, dal momento che sono quelli che andrebbero ad introdurre lo sconto immediato in fattura per gli interventi relativi a ecobonus e sismabonus.
 
A disporre la cancellazione è un emendamento proposto da Forza Italia, firmato in prima battuta dalla Senatrice Roberta Toffanin, che è poi stato rielaborato e approvato in serata dalla Commissione Bilancio del Senato.
 
È importante far presente, però, che elementi soppressivi analoghi sono stati presentati da tutti i Gruppi parlamentari, che hanno dimostrato di aver dato ascolto alle forti richieste di modifiche che, negli ultimi mesi, sono arrivate da tutto il comparto artigianale e impiantistico.
 
Una modifica in questo senso, che ora passa nelle mani del Governo, dovrebbe avere anche un effetto sui saldi della manovra. Sono stati previsti dei definanziamenti del Mef di 1,5 milioni per il 2022, di 2,6 milioni per il 2025 e di 700mila € per il 2026, mentre sono previsti aumenti di 2,2 milioni di  € per il 2020, di 700 mila € per il 2021 e di 1,9 milioni di € per il 2027.
 
L’effettiva eliminazione dello sconto in fattura farebbe tirare un grande sospiro di sollievo a tutte le piccole e medie imprese che lavorano nel campo di applicazione degli incentivi ecobonus e sismabonus.
Basti pensare che, secondo le stime di Confartigianato, se lo sconto in fattura venisse approvato, in 5 anni le piccole imprese operanti nel comparto edile (costruzioni, installazione impianti, serramenti) arriverebbero a registrare riduzioni del fatturato tra il 37% e il 58% sul segmento interessato dalle detrazioni fiscali per la detrazione energetica.
 
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, nell’apprendere l’approvazione dell’emendamento che cancellerebbe l’Art. 10 ha espresso soddisfazione per la decisione: “Il Parlamento ha compreso le ragioni di Confartigianato e la necessità di ristabilire nel mercato corrette condizioni di concorrenza che non penalizzino gli artigiani e le piccole imprese.”

“In questi mesi – ha spiegato Merletti – ci siamo battuti per chiedere l’eliminazione di una misura che avrebbe escluso dal mercato migliaia di piccole imprese del ‘sistema casa’ (costruzioni, installazione impianti, serramenti). Le nostre ragioni sono state condivise dall’Autorità Antitrust intervenuta anche nei confronti del Governo e del Parlamento proprio per chiedere modifiche all’articolo 10 del Decreto Crescita”.

“L’abrogazione dello sconto in fattura – ha concluso  il Presidente – consentirà di restituire equilibrio ed efficacia ad un sistema di incentivi che rappresenta un valido strumento per la riqualificazione energetica e la sostenibilità del patrimonio immobiliare e per il rilancio del settore costruzioni”.