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Registro Gas Fluorurati: il 12 aprile scade il termine per l’iscrizione
Dal 12 Aprile 2013 sarà obbligatoria l'iscrizione al Registro Gas Fluorurati, ecco tutti i consigli utili per l'iscrizione: dal certificato provvisorio a quello definitivo.

Mancano meno di due settimane al termine ultimo per iscriversi al Registro Telematico Nazionale F-gas e per richiedere, nel caso non si disponga ancora della Certificazione abilitante, il Certificato provvisorio di sei mesi.
Il 12 aprile scadono infatti i 60 giorni dall’uscita del DPR 43/2012 che ha sancito l’entrata in vigore del Regolamento.
Consigli utili per l’iscrizione al Registro
Tutte le informazioni sul registro gas fluorurati sono contenute nel portale ufficiale dedicato agli F-gas.
Serve comunque ricordare che si deve prima procedere all’iscrizione delle persone e successivamente dell’impresa, in quanto nella procedura di quest’ultima verrà richiesto l’elenco delle persone iscritte presenti. E’ consigliabile inoltre richiedere comunque il certificato provvisorio onde evitare problemi con le tempistiche ormai strette.
Per qualsiasi dubbio o richiesta si può inviare una email a info@gas.it oppure a assistenza@fgas.it.
Associazioni di categoria chiedono più tempo
Le tempistiche ristrette hanno fatto insorgere Confartigianato e Cna che hanno sostanzialmente richiesto al Ministero dell’Ambiente più tempo per ottenere le certificazioni: iscrizione al Registro entro 180 giorni (contro gli attuali 60) e superamento dell’esame entro un anno (contro gli attuali sei mesi) dalla richiesta di certificato provvisorio.
A preoccupare le associazioni anche i costi di ottenimento del Patentino Frigorista, ritenuti troppo alti (in media dai 1300 ai 2000 € per 5 anni di validità)e chiedono che i tecnici che lavorano esclusivamente su impianti domestici vengano esentati dall’iscrizione al Registro visto le basse quantità di F-gas contenute nelle apparecchiature.
Intanto, sempre in tema di gas fluorurati, prosegue il lavoro della Commissione europea per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare in merito alla proposta di regolamento europeo sulla riduzione degli F-gas.
Il lavoro prosegue in particolare su alcuni emendamenti di modifica del regolamento, come ha illustrato Bas Eickhout, membro della Commissione Ambiente: “L’Europa ha in progetto di ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell’80-95% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050”. Per fare questo ha proposto di imporre dal 2020 il divieto di commercializzazione di apparecchiature fisse di refrigerazione e condizionamento contententi HFC.
Un’altra proposta di modifica al regolamento prevede il divieto di commercio dal 2015 di apparecchiature di refrigerazione con gas fluorurati E con PRG di 2150 o superiore, mentre per tali apparecchi la CE stabilisce, al momento, il divieto di manutenzione e riparazione.
Una tassa annuale sull’utilizzo delle quote di HFC, pari a 30 euro per tonnellata di CO2 equivalente, è invece al centro di un altro emendamento che sostituirebbe la formula “a costo zero” prevista al momento dal Regolamento. La tassa andrebbe pagata da produttori e importatori dall’1 gennaio 2018 e garantirebbe un flusso economico a compensazione delle differenze di costo legate alle diverse condizioni ambientali.
Un ultimo emendamento chiede invece programmi di recupero, riciclo, smaltimento o rigenerazione dei gas fluorurati per tutti gli Stati Membri.