Focus Leggi/Normative

24.12.2014
Questo articolo ha più di 3 anni

Legge di Stabilità 2015, regime dei minimi: le novità per i professionisti che apriranno partita IVA il prossimo anno

Aumenta il regime dei minimi per i giovani architetti e ingegneri che aprono partita IVA. Renzi: metteremo mano nei prossimi mesi.
La Legge di Stabilità 2015, all’esame finale alla Camera prima della sua entrata in vigore prevista per il 1° gennaio 2015, prevede, all’art. 9 del testo, un nuovo regime fiscale “agevolato” per i lavoratori autonomi che apriranno la partita IVA il prossimo anno.

In realtà, scorrendo il testo dell’articolo, sembra che solo una cerchia ristretta di contribuenti beneficerà degli eventuali vantaggi apportati dal nuovo regime forfettario, mentre per i più sarà l’ennesima stangata, come peraltro osservato poco tempo fa dal sottosegretario al MEF, Enrico Zanetti, che definiva quella che allora era solo una proposta di emendamento una “ingerenza indebita e inopportuna sotto molti punti di vista”.


In sostanza, il nuovo regime dei minimi o forfettario, applicabile a contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, prevede:

  • Soglie massime di fatturato differenziate a seconda del codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata: 15.000 euro annui per consulenti e professionisti e 40.000 euro annui per commercianti;
  • Spese complessive per lavoro accessorio non superiori ad euro 5.000 lordi;
  • Spese complessive per beni strumentali, al lordo degli ammortamenti, non superiori a 20.000 euro;
  • Aliquota Irpef triplicata dal 5%, applicato ai detentori della vecchia partita IVA, al 15% introdotto dal nuovo regime; 
  • Non assoggettamento a ritenute d’acconto e agli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili;
  • Esonero dal versamento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) e da tutti gli altri obblighi previsti, ad eccezione degli obblighi di numerazione e di conservazione delle fatture di acquisto e delle bollette doganali, di certificazione dei corrispettivi e di conservazione dei relativi documenti;
  • Per un periodo di 3 anni dall’inizio dell’attività, riduzione di 1/3 della base imponibile sulla quale applicare il coefficiente di redditività per le nuove iniziative produttive o start up, a condizione che: a) Il contribuente non abbia esercitato, nei tre anni precedenti, attività artistica, professionale ovvero d'impresa, anche in forma associata o familiare; b) L'attività da esercitare non costituisca una mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo;
  • Possibilità di optare per l’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto e delle imposte sul reddito nei modi ordinari per almeno un triennio.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), già a inizio dicembre, criticava aspramente le modifiche apportate dal Governo Renzi al nuovo regime dei minimi, denunciando, come si legge in un comunicato nella loro pagina web, “il totale distacco tra politica e mondo del lavoro” e la volontà dell’esecutivo di colpire, ancora una volta, i professionisti a basso reddito, una categoria già gravemente in difficoltà, anche a causa della crisi del settore dell’edilizia.
 
Sul tema è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, ai microfoni di Radio Rtl 102.5 ha annunciato per i prossimi mesi “un provvedimento ad hoc sul mondo dei giovani professionisti”, ammettendo che “artigiani e commercianti sono stati un po’ aiutati, mentre per i giovani avvocati e giovani architetti è aumentato il peso”. Secondo Renzi, comunque, la Legge di Stabilità non sarebbe “perfetta”, ma nemmeno “tutta da buttare”.