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Diagnosi energetica delle imprese: 10 milioni di euro assegnati alle Regioni
Emanato dal MiSE il decreto 21 Dicembre 2015, sulla diagnosi energetica delle imprese e sugli importi che il MiSE stesso mette a disposizione delle diverse Regioni.
Per la diagnosi energetica delle imprese, sono stati assegnati alle Regioni 10 milioni di euro dallo Stato, cifra che verrà integrata con i contributi regionali.
Con il Decreto Interministeriale 21 Dicembre 2015, il MiSE, di concerto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha infatti approvato e diffuso i programmi regionali per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche delle imprese, o per dare vita a sistemi di gestione dell’energia secondo le norme ISO 50001.
I programmi regionali ammessi al cofinanziamento, con i relativi importi, vengono indicati nell’allegato A del decreto (la tabella è riportata qui sotto) e, come è possibile notare, sfrutteranno quasi 10 milioni di euro delle risorse statali, a cui si aggiungeranno le cifre predisposte dalle Regioni.

Al primo posto la Lombardia, con 2 milioni e 686mila euro di contributi concessi dal MiSE. Seguono Veneto e Valle d’Aosta, che si aggirano attorno al milione e mezzo di contributi.
Come già riportato in un nostro focus, il MiSE aveva messo a disposizione 15 milioni di euro, e le cifre messe a disposizione dal MiSE e dalle Regioni devono andare a coprire circa il 50% dei costi delle diagnosi energetiche.
Il bando che consentiva alle Regioni di presentare i propri programmi era stato pubblicato a Maggio 2015, con scadenza 30 Giugno, ma il termine ultimo era successivamente slittato al 31 Ottobre 2015, in modo da concedere più tempo alle Regioni per stilare i programmi.
Il risultato del bando, dunque, nel decreto 21 Dicembre 2015 (in allegato), che definisce regole e importi stanziati dal MiSE per la diagnosi energetica delle imprese.
Con il Decreto Interministeriale 21 Dicembre 2015, il MiSE, di concerto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha infatti approvato e diffuso i programmi regionali per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche delle imprese, o per dare vita a sistemi di gestione dell’energia secondo le norme ISO 50001.
I programmi regionali ammessi al cofinanziamento, con i relativi importi, vengono indicati nell’allegato A del decreto (la tabella è riportata qui sotto) e, come è possibile notare, sfrutteranno quasi 10 milioni di euro delle risorse statali, a cui si aggiungeranno le cifre predisposte dalle Regioni.

Al primo posto la Lombardia, con 2 milioni e 686mila euro di contributi concessi dal MiSE. Seguono Veneto e Valle d’Aosta, che si aggirano attorno al milione e mezzo di contributi.
Come già riportato in un nostro focus, il MiSE aveva messo a disposizione 15 milioni di euro, e le cifre messe a disposizione dal MiSE e dalle Regioni devono andare a coprire circa il 50% dei costi delle diagnosi energetiche.
Il bando che consentiva alle Regioni di presentare i propri programmi era stato pubblicato a Maggio 2015, con scadenza 30 Giugno, ma il termine ultimo era successivamente slittato al 31 Ottobre 2015, in modo da concedere più tempo alle Regioni per stilare i programmi.
Il risultato del bando, dunque, nel decreto 21 Dicembre 2015 (in allegato), che definisce regole e importi stanziati dal MiSE per la diagnosi energetica delle imprese.
