Focus Innovazioni

04.04.2018

Una piastrella ibrida per la produzione di acqua calda sanitaria ed energia elettrica

Una ricerca dell’UniBo ha portato alla realizzazione di una piastrella ibrida che può produrre energia elettrica ed energia termica
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna ha progettato e realizzato una piastrella ibrida con una doppia capacità produttiva: genera infatti energia elettrica e termica, e permette di fare un grande passo avanti rispetto ai classici limiti degli impianti fotovoltaici.
 
Il fatto di poter sfruttare l’effetto termico oltre che quello fotovoltaico consente infatti di ottimizzare le dimensioni degli impianti fotovoltaici che, di norma, sono caratterizzati da una scarsa produttività in rapporto alla superficie utilizzata.
 
Si tratta della creazione di un gruppo di tre ricercatori del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università Alma Mater di Bologna: Giampietro Fabbri, Matteo Greppi e Paolo Proli.
Una piastrella ibrida che può produrre sia energia elettrica che termica e che può essere installata con semplicità senza dover ottemperare a specifici vincoli di posa e/o metratura; i suoi ideatori hanno dedicato particolare attenzione a rendere il loro prodotto semplice da produrre e facile da installare: la piastrella è infatti stata realizzata in modo da avere lo spessore e la facilità di messa in opera tipica delle piastrelle autobloccanti.
 
L’Università di Bologna ha già depositato la domanda di brevetto industriale per questo innovativo prodotto che è in grado di produrre energia rinnovabile grazie all’effetto fotovoltaico e di garantire la produzione di acqua calda sanitaria grazie all’effetto termico.
 
Una soluzione efficiente, sostenibile e altamente versatile, caratterizzata inoltre dalle sue molteplici possibilità di installazione: ogni piastrella è rivestita con due differenti tipologie di resina plastica e gruppi di queste piastrelle potranno andare a comporre superfici calpestabili di vario tipo e in ogni stagione, dalle coperture di terrazze e tetti piani, alle pavimentazioni industriali, fino ai rivestimenti per la nautica e la camperistica.
 
L’Università di Bologna rimane quindi in attesa del possibile brevetto industriale per questa piastrella ibrida tutta italiana che unisce la capacità di produrre energia elettrica e termica alla sua versatilità di installazione e al suo grande potenziale di utilizzo.