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26.06.2019

Minieolico ad ala di gabbiano per un’efficienza del 10-15% più elevata

Delle pale a forma di ala di gabbiano permettono alle turbine minieoliche di accrescere in modo importante la loro capacità produttiva
Si parla poco di minieolico, una tecnologia per la produzione di energia da rinnovabili consolidata ma non diffusa quanto il fotovoltaico. I sistemi attualmente disponibili in effetti hanno delle caratteristiche di efficienza buone ma non straordinarie, per questo un team di ricerca della scuola di ingegneria della Deakin University ha pensato di ripensare il minieolico utilizzando la natura come prima fonte d’ispirazione.
 
Hanno pensato di partire dalla conformazione dell’ala del gabbiano per creare una turbina con una forma similare, che permetta di aumentare la capacità di questi strumenti del 10-15 per cento.
 
Aumentare la capacità produttiva di queste turbine minieoliche renderebbe decisamente più affidabile la loro capacità di generazione energetica, specialmente nelle aree rurali e remote” ha spiegato il Dottor Jorg Schutler, docente anziano di ingegneria meccanica dell’università australiana.
 
“Le turbine eoliche di piccole dimensioni possono operare come sistemi generativi singoli a servizio di edifici o di piccoli siti produttivi, un po’ come capitava per il mulino a vento delle fattorie, utilizzato per pompare l’acqua” ha continuato “ma le turbine minieoliche hanno il beneficio aggiuntivo di poter essere messe in collaborazione con sistemi di produzione energetica da fonte solare durante la stagione invernale, caratterizzata da minor insolazione ma maggiore ventosità”.
 
L’opinione degli studiosi è che, finora, sia stata svolta una ricerca significante sull’eolico da utilizzare in grande scala, mentre il settore potrebbe trarre grande vantaggio da studi più approfonditi sul minieolico.
 
“Le pale che compongono le turbine eoliche di grandi dimensioni non hanno una grande efficienza quando ridimensionate a scale inferiori” ha chiarito Schluter, spiegando le ragioni della ricerca a cui è stato a capo. “Abbiamo scelto di tentare di migliorare la capacità generativa delle turbine più piccole, partendo dall’osservazione del cielo alla ricerca dell’ispirazione su come migliorare il design delle pale. La natura ha la caratteristica intrinseca di trovare le soluzioni migliori a ciascun problema ”.

A ben pensarci non c’è niente di più perfettamente aerodinamico del volo degli uccelli, la cui natura, nel corso dei secoli, li ha portati a sviluppare caratteristiche fisiche che gli permettono di librarsi ad altezze straordinarie sfruttando le correnti ascensionali.
 
Dopo una breve analisi di questo concetto, il dottorando Arun Joseph Thomas ha deciso di testare il potenziale della conformazione ad ala di gabbiano attraverso una simulazione e un’analisi digitale.  
L’ala di questo volatile riesce infatti a trarre massimo beneficio dalle correnti d’aria anche a velocità e potenze ridotte.
 
“L’integrazione del profilo alare di un gabbiano nel design di una pala eolica provoca un aumento della capacità generata e lascia intravedere un grande potenziale commerciale per le turbine minieoliche con questa conformazione” ha raccontato Thomas, la cui analisi ha dimostrato come le turbine di questo genere sappiano produrre il 15% in più di energia di quelle tradizionali.