Focus Innovazioni

09.03.2018

Marciapiedi di pannelli solari: dall’Ungheria il progetto che è già realtà in Kazakistan

Camminare su marciapiedi di pannelli solari potrebbe essere il futuro, lo ha reso possibile un gruppo di ingegneri e architetti ungheresi finanziati con fondi europei per l’innovazione
I pannelli solari sono impianti diffusi ormai da parecchi anni e nel tempo si sono evoluti e sono diventati sempre più efficienti, la ricerca in materia però non si arresta e c’è chi è arrivato a pensare: perché non pavimentare i marciapiedi con i pannelli solari?
 
Ci capita spesso di parlare di innovazioni particolari che riguardano il fotovoltaico, basti pensare alle ricerche sui pannelli supersottili da poter essere attaccati ai vestiti o ai nuovi ritrovati che permettano di impedire il surriscaldamento e aumentare l’efficienza dei classici pannelli installati a casa. Oggi dall’Ungheria ci arriva notizia di un nuovo progetto finanziato con fondi provenienti dal programma europeo Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione, Platio, il pavimento a pannelli solari.
 
Questa innovazione nasce dall’idea di un team di ingegneri e architetti che ha sviluppato e realizzato il progetto; il risultato sono dei pannelli solari a blocchi composti da plastica riciclata che possono essere attaccati tra loro come in un puzzle e possono produrre energia per le utenze locali.
 
L’impianto che si viene a creare unendo i singoli pannelli, che possono essere installati in una piazza, su un piazzale di sosta, come marciapiedi o come meglio si creda, vanno a creare un impianto fotovoltaico off-grid (quindi staccato dalla rete) la cui energia può essere usata ad esempio per la ricarica dei cellulari dei passanti, per le automobili elettriche, per l’illuminazione pubblica e molto altro.
 
La prima applicazione di queste speciali ‘piastrelle’ è avvenuta ad Astana, in Kazakistan, dove all’interno di una piazza sono stati installati 80m2 di Platio per una potenza di 11.700 kW.
 
A primo acchito ci si potrebbe chiedere come si possa immaginare di lasciare incustodito un sistema così evoluto, e a molti verrebbe la tentazione di evitare di camminare sopra a delle piastrelle simili per paura di scivolare.
 
Gli ideatori di Platio però hanno pensato a tutto e hanno elaborato questo sistema in modo che sia semplice da installare, pressoché impossibile da vandalizzare grazie alla copertura in vetro temperato dall’altissima resistenza, a prova di ladro – grazie alla presenza di fermi che possono essere levati solo con uno strumento apposito.
 
Le piastrelle possono essere inoltre rese antiscivolo in vari modi a seconda delle necessità e del luogo in cui si installano così che, ad esempio, se le nostre amministrazioni locali in futuro decideranno di pavimentare i marciapiedi con i pannelli solari, si potranno ricoprire di Ossido di Alluminio, sostanza chimica che li renderà a prova di scivolone.