Investire nelle infrastrutture per creare crescita e occupazione

24/05/2012 – Investire nelle infrastrutture per trasporti, energia e telecomunicazioni e negli edifici efficienti per creare crescita e lavoro in Europa: un dibattito su “Infrastrutture, crescita e produzione”, organizzato il 15 maggio 2012 dall’EFM (European Forum for Manufacturing), presso la sede del Parlamento Europeo a cui hanno partecipato anche FIEC (Federazione Europea dell’industria delle costruzioni) e CECE (l’organismo che rappresenta e promuove l’industria europea delle macchine da costruzione).
Una tavola rotonda che ha concesso ai rappresentanti dell’industria di confrontarsi con le istituzioni europee sul CEF (Connecting Europe Facility) il piano europeo per il rilancio delle infrastrutture (trasporti, energia, telecomunicazioni) varato nel 2011, ma non ancora decollato.
Dominique-Riquet, membro del Parlamento europeo e correlatore del Comitato TRAN, ha confermato che “CEF è uno degli strumenti più importanti che abbiamo nell’attuale dibattito tra stabilità e crescita. Ha il potenziale per creare occupazione nei settori legati alla costruzione e alla gestione delle infrastrutture, come pure nell’industria dei servizi in generale. Reti efficienti di trasporto, energia e ICT sono anche un patrimonio per tutta l’economia; aiutano il settore dei macchinari a sviluppare prodotti innovativi e contemporaneamente a innalzare la competitività della UE nel suo insieme”.
CECE e FIEC riconoscono i grandi benefici che il CEF potrebbe portare e sollecitano il sostegno del Parlamento europeo e del Consiglio per gli sforzi fatti dall’industria europea manifatturiera e delle costruzioni, al fine di contribuire alla crescita e all’occupazione, assicurando, quanto meno, i fondi previsti nelle proposte della Commissione europea.
Entrambe le associazioni di categoria concordano inoltre sulla necessità e sull’urgenza di sbloccare investimenti pubblici, a tutti i livelli dell’amministrazione: “diversi progetti per infrastrutture importanti sono stati cancellati o rinviati – ha commentato Ulrich Paetzold, Direttore generale della FIEC, al termine della tavola rotonda “con rischi per la competitività e gli standard di vita futuri in Europa” ed ha proseguito affermando che “a seguito della crisi si rende necessario un consolidamento fiscale che tuttavia non deve impattare negativamente sugli investimenti nelle infrastrutture di cui si discuterà prossimamente in ambito UE. La ripartenza della crescita in Europa avverrà solo con una visione coerente dell’investimento a lungo termine nelle infrastrutture essenziali”.