Focus Incentivi

10.05.2017

FER Elettriche, rinuncia ai Registri: è vietato cedere la propria posizione in graduatoria ad altri operatori

GSE, DM 23 Giugno 2016: divieto di cessione ai registri per gli operatori che vogliono rinunciare alla realizzazione dell'impianto.
Il GSE ha ricordato in una nota il divieto assoluto di cessione dell’iscrizione nei Registri per gli operatori che intendono rinunciare alla realizzazione dell’impianto, cosa consentita dall’art.17-comma 7 del D.M. 23 Giugno 2016, perdendo così la posizione acquisita nella graduatoria per gli incentivi alle Fer elettriche.
 
​Il Gestore ha ritenuto opportuno emanare questa raccomandazione a seguito di alcune segnalazioni ricevute, secondo le quali pare sia quasi diventata una prassi la pratica scorretta di alcuni titolari collocati in Tabella A di proporre ad altri operatori in Tabella C la rinuncia alla propria posizione in graduatoria, il tutto ovviamente con un pagamento economico.
 
La stipula di tali contratti darebbe luogo a una fattispecie elusiva del divieto di cessione dell’iscrizione al Registro, previsto dall’art. 10, comma 6, del D.M. 23 giugno 2016 – si legge nel comunicato del GSE - Ne deriva che, qualora il GSE dovesse accertare il perfezionarsi di accordi di tale natura, adotterà i necessari provvedimenti, ivi inclusa la decadenza dall’iscrizione al Registro e/o dal diritto agli incentivi”.
 

TTE: le richieste di annullamento devono pervenire entro il 31 Maggio

 
Entro il prossimo 31 Maggio, come stabilito dal D.M. 28 Dicembre 2012, i distributori obbligati di energia elettrica e gas dovranno comunicare al Gestore dei Servizi Energetici la richiesta di annullamento dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) ai fini dell’assolvimento dell’obbligo 2016. 

Accedendo al portale Efficienza Energetica sarà possibile comunicare il numero esatto di Certificati Bianchi da annullare per l’assolvimento dell’obbligo 2016 e per compensare la quota residua relativa all’obbligo per le annate 2015 e 2014.
 


FER rinnovabili non fotovoltaiche: contatore a 5,407 miliardi di euro, in rialzo il prezzo dell’energia

 
Lo scorso 31 Marzo il contatore delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche ha raggiunto il costo indicativo medio di 5,407 miliardi di euro, con un lieve rialzo del prezzo dell’energia che ha determinato un calo del contatore di circa 68 milioni di euro.

Nel contatore (che quantifica il costo indicativo all’anno cumulato degli incentivi riconosciuti agli impianti alimentati da FER diverse dal fotovoltaico) vengono conteggiati gli oneri d’incentivazione per gli impianti CIP6 (quota rinnovabile), l’incentivo sostitutivo dei Certificati Verdi e le Tariffe Onnicomprensive (DM 18/12/2008), gli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il solare termodinamico e quelli in esercizio ai sensi del DM 6/7/2012 e del DM 23/6/2016 (FER non fotovoltaiche).