Focus Incentivi
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FER elettriche 2018-2020: i contenuti della nuova Bozza di Decreto
Secondo il nuovo meccanismo per le FER elettriche nel 2018-2020 non vi sarà più possibilità di accesso diretto agli incentivi per le rinnovabili non FV
In seguito alla pubblicazione da parte di Anie Rinnovabili della Bozza di Decreto per l’incentivazione delle FER elettriche nel 2018-2020 possiamo provare a delineare quelli che sembra sarà il futuro degli incentivi per gli impianti di produzione di energia da rinnovabili non fotovoltaiche.
Nella bozza di DM del Ministro dello Sviluppo Economico, in concerto con il Ministro dell’Ambiente, è stato elaborato il nuovo schema di incentivi per il sostegno della produzione elettrica da impianti rinnovabili, ma non fotovoltaici.
Nel testo, disponibile in fondo a questo focus, si individuano le cifre disponibili, le tipologie di impianti che possono essere ammessi agli incentivi e le modalità di accesso a questi ultimi. Salvo modifiche, sembra che per il triennio 2018-2020 saranno messi a disposizione delle FER elettriche non fotovoltaiche oltre 250 milioni di €.
Secondo l’Art. 3 della bozza di DM si stabilisce che potranno accedere agli incentivi i seguenti tipi di impianti:
I.Impianti di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1 MW;
II.Impianti che hanno subito un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW;
III.Impianti oggetti di rifacimento di potenza inferiore a 1 MW.
Perché questi impianti possano accedere all’incentivo è necessario che essi partecipino a procedure pubbliche per la selezione dei progetti da iscrivere in registri creati ad hoc e che suddividano gli impianti in base a specifici limiti di potenza. In questo senso viene meno il precedente meccanismo di accesso diretto che oggi viene abbandonato e sostituito dal procedimento che richiede l’iscrizione al registro, e eventualmente il sistema di asta al ribasso quando la potenza sia superiore di 1 MW.
Per accedere agli incentivi sarà pertanto necessario partecipare ai sette bandi per il meccanismo delle aste o ai sette bandi per i registri.
I bandi sono organizzati i tre gruppi:
Per poter partecipare ai bandi d’asta o ai bandi di registro sarà necessario inviare le domande di partecipazione al GSE attraverso il portale web secondo le modalità indicate dallo stesso Gestore dei Servizi Energetici e descritte sul sito.
Dalla data di pubblicazione del Bando si avranno 30 giorni per la presentazione dei moduli di domanda e della documentazione richiesta, dal momento della chiusura dei bandi il GSE avrà 90 giorni per pubblicare la graduatoria dei partecipanti.
I bandi di iscrizione al registro e quelli di partecipazione alle aste hanno delle caratteristiche differenti: per partecipare alle gare d’asta è infatti obbligatorio che i responsabili degli impianti dimostrino di avere una solidità economica e finanziaria sufficiente per gestire le iniziative per le quali si richiedono gli incentivi, da comprovare con:
ii. 5% sulla parte di investimento eccendente i 100ML€ ma inferiore a 200 ML€;
iii. 2% sulla parte di investimento eccendente i 200ML€.
Per maggiori dettagli su quelle che potrebbero essere confermate come le modalità di incentivazione delle FER elettriche nel 2018-2020 si consiglia di leggere la bozza di decreto disponibile qui sotto.
Nella bozza di DM del Ministro dello Sviluppo Economico, in concerto con il Ministro dell’Ambiente, è stato elaborato il nuovo schema di incentivi per il sostegno della produzione elettrica da impianti rinnovabili, ma non fotovoltaici.
Nel testo, disponibile in fondo a questo focus, si individuano le cifre disponibili, le tipologie di impianti che possono essere ammessi agli incentivi e le modalità di accesso a questi ultimi. Salvo modifiche, sembra che per il triennio 2018-2020 saranno messi a disposizione delle FER elettriche non fotovoltaiche oltre 250 milioni di €.
Secondo l’Art. 3 della bozza di DM si stabilisce che potranno accedere agli incentivi i seguenti tipi di impianti:
I.Impianti di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1 MW;
II.Impianti che hanno subito un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW;
III.Impianti oggetti di rifacimento di potenza inferiore a 1 MW.
Perché questi impianti possano accedere all’incentivo è necessario che essi partecipino a procedure pubbliche per la selezione dei progetti da iscrivere in registri creati ad hoc e che suddividano gli impianti in base a specifici limiti di potenza. In questo senso viene meno il precedente meccanismo di accesso diretto che oggi viene abbandonato e sostituito dal procedimento che richiede l’iscrizione al registro, e eventualmente il sistema di asta al ribasso quando la potenza sia superiore di 1 MW.
Per accedere agli incentivi sarà pertanto necessario partecipare ai sette bandi per il meccanismo delle aste o ai sette bandi per i registri.
I bandi sono organizzati i tre gruppi:
- Gruppo A
- Impianti Eolici;
- Impianti Fotovoltaici;
- Gruppo B
- Impianti idroelettrici
- Impianti geotermoelettrici;
- Impianti a gas residuati dei processi di depurazione;
- Impianti alimentati a gas di discarica;
- Gruppo C
i. Impianti oggetto di rifacimento totale o parziale e rientranti nelle tipologie di cui al gruppo A, lettera i) e gruppo B lettere iii) e iv).
Per poter partecipare ai bandi d’asta o ai bandi di registro sarà necessario inviare le domande di partecipazione al GSE attraverso il portale web secondo le modalità indicate dallo stesso Gestore dei Servizi Energetici e descritte sul sito.
Dalla data di pubblicazione del Bando si avranno 30 giorni per la presentazione dei moduli di domanda e della documentazione richiesta, dal momento della chiusura dei bandi il GSE avrà 90 giorni per pubblicare la graduatoria dei partecipanti.
I bandi di iscrizione al registro e quelli di partecipazione alle aste hanno delle caratteristiche differenti: per partecipare alle gare d’asta è infatti obbligatorio che i responsabili degli impianti dimostrino di avere una solidità economica e finanziaria sufficiente per gestire le iniziative per le quali si richiedono gli incentivi, da comprovare con:
- La dichiarazione di un istituto di credito che attesti la capacità finanziaria ed economica del partecipante all’asta, in relazione all’entità di intervento da realizzare, tenuto conto della redditività attesa e della capacità economica e finanziaria del gruppo societario di appartenenza;
- La capitalizzazione, inteso come capitale sociale interamente versato e/o versamenti in conto futuro aumento di capitale, il cui valore minimo venga stabilito in relazione all'investimento previsto per la realizzazione dell'impianto convenzionalmente fissato in:
ii. 5% sulla parte di investimento eccendente i 100ML€ ma inferiore a 200 ML€;
iii. 2% sulla parte di investimento eccendente i 200ML€.
Per maggiori dettagli su quelle che potrebbero essere confermate come le modalità di incentivazione delle FER elettriche nel 2018-2020 si consiglia di leggere la bozza di decreto disponibile qui sotto.
