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Ecobonus e detrazioni: negli ultimi tre anni investiti 9,5 miliardi di euro
Efficienza Energetica, ecobonus e detrazioni: presentato il Rapporto ENEA. Avviata una task force per favorire gli interventi di riqualificazione energetica nella PA.

Un milione di interventi attivati negli ultimi tre anni e 9,5 miliardi di euro di investimenti grazie all’ecobonus, di cui 3,3 miliardi solo nel 2016. Nel 2016, inoltre, l’Italia ha raggiunto il record di diagnosi energetiche svolte nelle aziende, e le richieste di incentivi sul Nuovo Conto Termico per interventi di efficienza nella Pubblica Amministrazione locale sono aumentate del 300%.
Ecco alcuni dati che emergono dal 6° Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’ENEA, presentato ieri a Roma alla presenza di diverse cariche statali, del Presidente dell’ENEA Federico Testa e del Presidente del GSE Francesco Sperandini.
Dati positivi quelli emersi dal Report che sottolinea anche, però, la presenza di diversi ostacoli di tipo economico-finanziario e, nel settore pubblico, la scarsa conoscenza degli strumenti a disposizione, fattori che frenano la diffusione dell’efficientamento energetico.
A questo proposito il Presidente Testa ha annunciato la nascita di un’apposita task force operativa con il GSE denominata “PA-Obiettivo Efficienza Energetica”: i consumi degli immobili della PA sono più elevati della media nazionale, quindi diventa complicato uniformarsi alla Direttiva sulle prestazione energetiche degli edifici che, per gli edifici pubblici, entrerà in vigore nel 2019. Ecco perché si rende necessario per la PA un salto di qualità e un supporto per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica.
Vediamo qualche dato. Secondo l’analisi svolta dal Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE), nel 2016 ammontava a 3,3 miliardi la bolletta energetica complessiva della PA (elettricità, riscaldamento e trasporti). Di questi 117 milioni sono stati spesi a livello centrale; 1,85 nelle amministrazioni periferiche; 220 nelle province e 1,13 nelle strutture sanitarie pubbliche.
In un periodo di 10 anni, compresi tra il 2006 e il 2017, sfruttando il meccanismo dell’ecobonus sono stati effettuati circa 3 milioni di interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, per un totale di 32 miliardi di euro investiti.
Sono già stati raggiunti gli obiettivi di efficienza energetica previsti dal Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica 2011 per il periodo 2005-2016, mentre gli obiettivi 2011-2020, specificati dal PAEE 2014, sono stati raggiunti per il residenziale al 40% con picchi fino all’84%, mentre sono più lontani trasporti e terziario.
Questi numeri, a detta di Testa, lasciano ben sperare per i nuovi obiettivi fissati per il 2030 dall’Unione Europea.
Le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica: 237 miliardi investiti in poco meno di 20 anni
Tra il 2014 e il 2016 sono stati sostituiti 1,9 milioni di serramenti e svolti 52mila interventi sulle pareti orizzontali e inclinate, per un totale di 4,36 miliardi di euro.
In questo periodo sono stati risparmiati circa 3.300 GWh all’anno. Attenzione particolare al 2016, anno in cui i risparmi hanno superato i 1.100 GWh grazie alla sostituzione di serramenti e la coibentazione di solai e pareti.
In meno di 20 anni grazie agli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica e il recupero edilizio sono stati realizzati poltre 14,2 milioni di interventi, per un totale di 237 miliardi.
Tra il 2013 e il 2016 gli investimenti incentivati hanno generato 270mila posti di lavoro diretti ogni anno, per un totale di 400mila considerando anche l’indotto.
Ecco alcuni dati che emergono dal 6° Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’ENEA, presentato ieri a Roma alla presenza di diverse cariche statali, del Presidente dell’ENEA Federico Testa e del Presidente del GSE Francesco Sperandini.
“PA-Obiettivo Efficienza Energetica”, la task forse per favorire gli interventi di riqualificazione energetica nella PA
Dati positivi quelli emersi dal Report che sottolinea anche, però, la presenza di diversi ostacoli di tipo economico-finanziario e, nel settore pubblico, la scarsa conoscenza degli strumenti a disposizione, fattori che frenano la diffusione dell’efficientamento energetico.
A questo proposito il Presidente Testa ha annunciato la nascita di un’apposita task force operativa con il GSE denominata “PA-Obiettivo Efficienza Energetica”: i consumi degli immobili della PA sono più elevati della media nazionale, quindi diventa complicato uniformarsi alla Direttiva sulle prestazione energetiche degli edifici che, per gli edifici pubblici, entrerà in vigore nel 2019. Ecco perché si rende necessario per la PA un salto di qualità e un supporto per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica.
Vediamo qualche dato. Secondo l’analisi svolta dal Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE), nel 2016 ammontava a 3,3 miliardi la bolletta energetica complessiva della PA (elettricità, riscaldamento e trasporti). Di questi 117 milioni sono stati spesi a livello centrale; 1,85 nelle amministrazioni periferiche; 220 nelle province e 1,13 nelle strutture sanitarie pubbliche.
I risparmi raggiunti grazie all’ecobonus: 3 milioni di interventi negli ultimi 10 anni
In un periodo di 10 anni, compresi tra il 2006 e il 2017, sfruttando il meccanismo dell’ecobonus sono stati effettuati circa 3 milioni di interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, per un totale di 32 miliardi di euro investiti.
Sono già stati raggiunti gli obiettivi di efficienza energetica previsti dal Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica 2011 per il periodo 2005-2016, mentre gli obiettivi 2011-2020, specificati dal PAEE 2014, sono stati raggiunti per il residenziale al 40% con picchi fino all’84%, mentre sono più lontani trasporti e terziario.
Questi numeri, a detta di Testa, lasciano ben sperare per i nuovi obiettivi fissati per il 2030 dall’Unione Europea.
Le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica: 237 miliardi investiti in poco meno di 20 anni
Tra il 2014 e il 2016 sono stati sostituiti 1,9 milioni di serramenti e svolti 52mila interventi sulle pareti orizzontali e inclinate, per un totale di 4,36 miliardi di euro.
In questo periodo sono stati risparmiati circa 3.300 GWh all’anno. Attenzione particolare al 2016, anno in cui i risparmi hanno superato i 1.100 GWh grazie alla sostituzione di serramenti e la coibentazione di solai e pareti.
In meno di 20 anni grazie agli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica e il recupero edilizio sono stati realizzati poltre 14,2 milioni di interventi, per un totale di 237 miliardi.
L’impatto occupazionale
Tra il 2013 e il 2016 gli investimenti incentivati hanno generato 270mila posti di lavoro diretti ogni anno, per un totale di 400mila considerando anche l’indotto.