Focus Incentivi
Questo articolo ha più di 3 anni
La riforma dell’AEGG: tutte le novità nella bolletta elettrica, dal 1° Gennaio 2016
Con la riforma della bolletta elettrica dell'AEEG scompare la tariffa progressiva, in arrivo anche nuovi scalini di potenza per le famiglie, prolungata anche la sperimentazione sulla tariffa D1 sulle pompe di calore.

L’AEEG decreta la fine della tariffa progressiva per le bollette elettriche, attuando la riforma introdotta dalla Direttiva UE 27/2012 e recepita dal DL 102/14. A partire dal 1° Gennaio 2016 vi saranno molte novità per le bollette elettriche domestiche degli italiani, anche se la riforma entrerà in vigore a regime nel 2018.
Secondo AEEG l’eliminazione della progressione dovrebbe portare alla diffusione di dispositivi efficienti alimentati ad energia elettrica, come ad esempio le pompe di calore (che comunque godono già della tariffa agevolata D1), le auto elettriche e le piastre ad induzione, perché di fatto il prezzo dell’energia non aumenterà più con l’aumentare dei consumi, ma verrà calcolato in base ai consumi effettivi.
Ci permettiamo di dire che, nonostante questo ragionamento sia corretto da un punto di vista formale, si scontra comunque con la realtà di una delle bollette elettriche più care d’Europa: se volessimo davvero incentivare una transizione dai combustibili fossili come gas e GPL all’energia elettrica, dovremmo anche preoccuparci di eliminare qualche onere e abbassare il costo del Kw/h.
A tal proposito, l’AEEG fa sapere anche che “in coerenza con il percorso di gradualità e in parallelo alla riforma, verrà prolungata al 2016 la sperimentazione dell'attuale tariffa volontaria per le pompe di calore”. Sarebbe possibile, inoltre, l’estensione della tariffa D1 anche ad altri clienti domestici, anche se non viene specificato esattamente a quali e con quali modalità, allo scopo di “raccogliere ulteriori proposte dalle associazioni dei consumatori e ambientaliste”.
L’altro problema di questa riforma è che, eliminando la progressività, di fatto, chi consuma meno verrà a pagare di più: in media 20€ in 3 anni secondo AEEG, mentre chi consuma di più avrà un risparmio. Da un lato quindi le famiglie numerose saranno agevolate, dall’altro però, chi utilizza elettrodomestici datati, o semplicemente spreca energia, avrà paradossalmente un risparmio e chi, invece, ha assunto comportamenti virtuosi avrà comunque un aggravio.
Per le famiglie “a basso reddito” è stato previsto comunque un “bonus sociale”, che consentirà di compensare questo aggravio di spesa, almeno durante i tre anni di transizione da un regime all’altro. Al momento infatti questo non è previsto per gli anni successivi. AEEG fa sapere di aver comunicato a Governo e Parlamento “l’opportunità di rafforzare stabilmente il bonus, portando lo sconto in bolletta dal 20 al 35% della spesa”, ampliando la platea che ne avrebbe diritto.
Nel dettaglio, la riforma dell’AEEG prevede una struttura tariffaria non progressiva, per tutti gli utenti domestici, dove i costi di misura, commercializzazione e distribuzione verranno coperti con una quota fissa annuale (€/anno) e una quota in potenza (€/kW/anna), mentre i costi di trasmissione saranno pagati in quota energia (c€/kWh).
Per quanto riguarda gli oneri di sistema verrà mantenuta una differenziazione tra i clienti residenti (con una tariffa basata sul prelievo di energia) e quelli non residenti, ai quali verrà invece applicata una tariffa fissa annuale. Il 75% della bolletta dipenderà comunque dalla quantità di energia prelevata dalla rete.
L’altra grande novità riguarda gli scalini dei livelli di potenza previsti per gli utenti domestici, che aumenteranno, in modo tale da garantire una maggiore scelta riguardo al livello di potenza, adeguandolo alle proprie esigenze. Per favorire il passaggio da un livello all’altro verranno azzerati i costi per il cambio e saranno messi a disposizione degli utenti i dati sulla potenza massima prelevata, su base mensile.
Le scadenze previste per l’entrata a regime delle nuove bollette sono:
1° Gennaio 2016 - Sulle tariffe per i servizi di rete verrà smorzato l'effetto di progressività ai consumi e saranno aumentate le quote fisse (per punto e per potenza), riducendo di almeno il 25% l'entità del sussidio incrociato oggi esistente;
1° Gennaio 2017 - Introduzione piena della tariffa non progressiva per i servizi di rete e parziale riduzione della gradualità sulla tariffa per gli oneri di sistema, introdotte le novità sull'impegno di potenza, con l'offerta di un maggior numero di livelli tra cui scegliere;
1° Gennaio 2018 - La riforma entrerà in vigore a regime pieno.
In allegato il documento dell'AEEG.
Secondo AEEG l’eliminazione della progressione dovrebbe portare alla diffusione di dispositivi efficienti alimentati ad energia elettrica, come ad esempio le pompe di calore (che comunque godono già della tariffa agevolata D1), le auto elettriche e le piastre ad induzione, perché di fatto il prezzo dell’energia non aumenterà più con l’aumentare dei consumi, ma verrà calcolato in base ai consumi effettivi.
Ci permettiamo di dire che, nonostante questo ragionamento sia corretto da un punto di vista formale, si scontra comunque con la realtà di una delle bollette elettriche più care d’Europa: se volessimo davvero incentivare una transizione dai combustibili fossili come gas e GPL all’energia elettrica, dovremmo anche preoccuparci di eliminare qualche onere e abbassare il costo del Kw/h.
A tal proposito, l’AEEG fa sapere anche che “in coerenza con il percorso di gradualità e in parallelo alla riforma, verrà prolungata al 2016 la sperimentazione dell'attuale tariffa volontaria per le pompe di calore”. Sarebbe possibile, inoltre, l’estensione della tariffa D1 anche ad altri clienti domestici, anche se non viene specificato esattamente a quali e con quali modalità, allo scopo di “raccogliere ulteriori proposte dalle associazioni dei consumatori e ambientaliste”.
L’altro problema di questa riforma è che, eliminando la progressività, di fatto, chi consuma meno verrà a pagare di più: in media 20€ in 3 anni secondo AEEG, mentre chi consuma di più avrà un risparmio. Da un lato quindi le famiglie numerose saranno agevolate, dall’altro però, chi utilizza elettrodomestici datati, o semplicemente spreca energia, avrà paradossalmente un risparmio e chi, invece, ha assunto comportamenti virtuosi avrà comunque un aggravio.
Per le famiglie “a basso reddito” è stato previsto comunque un “bonus sociale”, che consentirà di compensare questo aggravio di spesa, almeno durante i tre anni di transizione da un regime all’altro. Al momento infatti questo non è previsto per gli anni successivi. AEEG fa sapere di aver comunicato a Governo e Parlamento “l’opportunità di rafforzare stabilmente il bonus, portando lo sconto in bolletta dal 20 al 35% della spesa”, ampliando la platea che ne avrebbe diritto.
Nel dettaglio, la riforma dell’AEEG prevede una struttura tariffaria non progressiva, per tutti gli utenti domestici, dove i costi di misura, commercializzazione e distribuzione verranno coperti con una quota fissa annuale (€/anno) e una quota in potenza (€/kW/anna), mentre i costi di trasmissione saranno pagati in quota energia (c€/kWh).
Per quanto riguarda gli oneri di sistema verrà mantenuta una differenziazione tra i clienti residenti (con una tariffa basata sul prelievo di energia) e quelli non residenti, ai quali verrà invece applicata una tariffa fissa annuale. Il 75% della bolletta dipenderà comunque dalla quantità di energia prelevata dalla rete.
L’altra grande novità riguarda gli scalini dei livelli di potenza previsti per gli utenti domestici, che aumenteranno, in modo tale da garantire una maggiore scelta riguardo al livello di potenza, adeguandolo alle proprie esigenze. Per favorire il passaggio da un livello all’altro verranno azzerati i costi per il cambio e saranno messi a disposizione degli utenti i dati sulla potenza massima prelevata, su base mensile.
Le scadenze previste per l’entrata a regime delle nuove bollette sono:
1° Gennaio 2016 - Sulle tariffe per i servizi di rete verrà smorzato l'effetto di progressività ai consumi e saranno aumentate le quote fisse (per punto e per potenza), riducendo di almeno il 25% l'entità del sussidio incrociato oggi esistente;
1° Gennaio 2017 - Introduzione piena della tariffa non progressiva per i servizi di rete e parziale riduzione della gradualità sulla tariffa per gli oneri di sistema, introdotte le novità sull'impegno di potenza, con l'offerta di un maggior numero di livelli tra cui scegliere;
1° Gennaio 2018 - La riforma entrerà in vigore a regime pieno.
In allegato il documento dell'AEEG.