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Bloomberg, energie rinnovabili: i Paesi emergenti superano quelli ricchi per investimenti e produzione
Paesi emergenti come nuova frontiera per gli investimenti in energie rinnovabili: Cina, Brasile e Sud Africa ai primi posti della classifica Climatescope 2014, realizzata con il contributo di Bloomberg New Energy Finance.

Secondo un recente studio internazionale, Climatescope 2014, realizzato con il contributo di Bloomberg New Energy Finance, i Paesi attualmente in via di sviluppo rappresentano i mercati dove crescono in maniera più significativa gli investimenti, la produzione, la domanda e le politiche a sostegno delle energie rinnovabili.
Il rapporto Climatescope 2014 mostra proprio come 55 fra i Paesi emergenti più sviluppati, localizzati in Asia, Africa, America Latina e Caraibi, stanno attualmente affrontando una crescita raddoppiata per produzione di energia rinnovabile rispetto ai Paesi economicamente già affermati, come quelli europei e gli Stati Uniti.
In soli sei anni, tra 2008 e 2013, i principali Paesi emergenti hanno installato circa 142GW di energie rinnovabili, che equivale ad una crescita del +143%.
Nella classifica stilata all’interno del rapporto, dove si considera la capacità dei Paesi emergenti di attrarre e utilizzare investimenti da destinare a progetti di energia pulita, occupano le prime tre posizioni rispettivamente Cina, Brasile e Sud Africa, tre Paesi già membri dei BRICS, caratterizzati da un forte PIL e destinati a spartirsi quote via via maggiori nel commercio mondiale.
La Cina in particolare, specifica l’indagine, vanta la più grande capacità installata, soprattutto nei settori eolico e solare, suoi portabandiera, ma anche i quantitativi più alti di CO2 immessi nell’atmosfera. Tra 2006 e 2013, il gigante asiatico ha investito circa 302 miliardi di dollari in energia pulita.
Il Brasile invece, che segue la Cina a poca distanza, ha affrontato negli ultimi tempi gravi difficoltà in quanto a produzione di energia da fonti idriche e del gas, con un crollo del 52% dal 2012 per investimenti in energie pulite. Ciononostante, il Brasile rimane un mercato dinamico in quanto a energie verdi, e le stime prevedono una ripresa nel settore già dall’anno in corso.
Sud Africa e Kenya, che assieme all’Etiopia e all’Africa subsahariana più in generale beneficeranno di investimenti per circa 6 miliardi di dollari al 2014, devono gran parte della loro produzione di energia alle fonti solari, e hanno in serbo ambiziosi progetti ed obiettivi da raggiungere entro il 2030, anche per i settori geotermico ed eolico.
Il rapporto Climatescope 2014 mostra proprio come 55 fra i Paesi emergenti più sviluppati, localizzati in Asia, Africa, America Latina e Caraibi, stanno attualmente affrontando una crescita raddoppiata per produzione di energia rinnovabile rispetto ai Paesi economicamente già affermati, come quelli europei e gli Stati Uniti.
In soli sei anni, tra 2008 e 2013, i principali Paesi emergenti hanno installato circa 142GW di energie rinnovabili, che equivale ad una crescita del +143%.
Nella classifica stilata all’interno del rapporto, dove si considera la capacità dei Paesi emergenti di attrarre e utilizzare investimenti da destinare a progetti di energia pulita, occupano le prime tre posizioni rispettivamente Cina, Brasile e Sud Africa, tre Paesi già membri dei BRICS, caratterizzati da un forte PIL e destinati a spartirsi quote via via maggiori nel commercio mondiale.
La Cina in particolare, specifica l’indagine, vanta la più grande capacità installata, soprattutto nei settori eolico e solare, suoi portabandiera, ma anche i quantitativi più alti di CO2 immessi nell’atmosfera. Tra 2006 e 2013, il gigante asiatico ha investito circa 302 miliardi di dollari in energia pulita.
Il Brasile invece, che segue la Cina a poca distanza, ha affrontato negli ultimi tempi gravi difficoltà in quanto a produzione di energia da fonti idriche e del gas, con un crollo del 52% dal 2012 per investimenti in energie pulite. Ciononostante, il Brasile rimane un mercato dinamico in quanto a energie verdi, e le stime prevedono una ripresa nel settore già dall’anno in corso.
Sud Africa e Kenya, che assieme all’Etiopia e all’Africa subsahariana più in generale beneficeranno di investimenti per circa 6 miliardi di dollari al 2014, devono gran parte della loro produzione di energia alle fonti solari, e hanno in serbo ambiziosi progetti ed obiettivi da raggiungere entro il 2030, anche per i settori geotermico ed eolico.