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10.04.2017

Linee Guida Certificati Bianchi: per FIPER un primo passo per incentivare progetti di efficientamento energetico

Certificati Bianchi e DM 11 Gennaio 2017: FIPER accoglie positivamente la pubblicazione e aggiunge qualche nota.
FiPER, Federazione Italiana che raggruppa i produttori di Energie Rinnovabili, ha accolto positivamente la pubblicazione del DM 11 Gennaio 2017 con le nuove linee guida sui Certificati Bianchi.
 
La Federazione auspica infatti che il decreto sia solo un primo passo verso la semplificazione di un sistema che negli ultimi anni ha risentito soprattutto delle lungaggini burocratiche, influenzando negativamente gli investimenti in interventi di efficienza energetica sia nell’industria che nel civile: la velocità con cui verranno adesso pubblicate le guide operative determinerà la reazione degli imprenditori nell’avviare nuovi progetti di efficientamento energetico.
 
Secondo FIPER il Governo, con queste nuove linee guida, ha voluto dare un’ulteriore spinta al raggiungimento del traguardo posto dall’UE con gli obiettivi del 2020: “risparmi pari all'1,5 %, in volume, delle vendite medie annue di energia ai clienti finali di tutti i distributori di energia o tutte le società di vendita di energia (art.7)”, che diventano anche più ambiziosi se si pensa che con le nuove disposizioni i TEE vengono riconosciuti solamente ai risparmi energetici addizionali, “cioè i risparmi dati dalla differenza in termini di energia primaria (TEP) fra consumo della baseline e il consumo energetico conseguente alla realizzazione del progetto (art.2) – si legge nella nota diffusa - Vengono di conseguenza abbassate le soglie minime del progetto a consuntivo (CS) dai precedenti 60 della PPPM a 10 TEP e dei progetti standard (PS) dai precedenti 20 TEP agli attuali 5 TEP”.
 
Accolta favorevolmente anche l’introduzione del contratto tipo obbligatorio tra ESCo e cliente: in questo modo verrà condivisa la responsabilità degli interventi effettuati (art.5), la non retroattività sui TEE già riconosciuti e la pubblicazione sul sito del GSE dei progetti approvati (secondo tipologia di intervento): tre novità che Walter Righini, presidente di FIPER, giudica impattanti in quanto ridurranno l’incertezza sul pregresso e porteranno chiarezza e trasparenza nei progetti. L’attenzione alle misure comportamentali è un’ulteriore novità positiva in quanto vengono riconosciuti certificati bianchi agli interventi di “analisi dati consumi/gestione efficiente/iniziative per utilizzo veicoli a basse emissioni”.

 

Teleriscaldamento efficiente: ancora da sfruttare il fondo di efficienza energetica e di garanzia per le nuove reti

 
Il Decreto appena pubblicato riconosce i Titoli di Efficienza Energetica in base alla capacità di generare risparmi addizionali in termini di energia primaria totale e non rinnovabile (art.6 comma 4).
In particolare sono stati inseriti 2 interventi specifici alla Tabella 1 – continua l’analisi - Tipologia di interventi, relativi rispettivamente a “efficientamento di reti di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento esistenti” e “posa di reti di teleriscaldamento e/o raffrescamento efficienti”. Da sottolineare il riferimento nei “considerato” al ruolo dell’Autorità in materia di teleriscaldamento secondo quanto definito all’art.10 del d.lgs. n.102/2014”.

FIPER auspica invece un confronto in merito al fondo di efficienza energetica e al fondo di garanzia per la realizzazione delle reti, due strumenti previsti dal d.lgs.28/2011 ma ancora non attuati e non nominati nel DM 11 Gennaio 2017, i quali darebbero un forte impulso per la realizzazione di nuove reti di teleriscaldamento. che potrebbe dare un forte impulso alla realizzazione di nuove reti. 

La Federazione chiederà a questo proposito un confronto con MiSE e GSE per “illustrare le specificità del teleriscaldamento ottenuto con fonti rinnovabili – ha commentato Righini - per la messa a punto di un modello di progetto standardizzato (Allegato 2.2.-2.3) che tenga opportunamente conto del conseguente risparmio addizionale di energia primaria di origine non rinnovabile, in vista della redazione della guida operativa prevista entro 60 gg. dall’entrata in vigore del DM (Art. 15)”.

Ambito da tenere in considerazione, conclude la nota, è quello agricolo e agro-industriale (biogas/biometano), dove l’installazione di essiccatoi, sistemi per il trattamento degli effluenti gassosi e per il recupero di calore potrebbero avere buoni riscontri anche per le reti di teleriscaldamento.