Focus Enti e Associazioni

04.11.2014
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CNA, Battipaglia: stabilizzare i bonus 65% e 50%

CNA esprime la propria insoddisfazione per la mancata stabilizzazione dell’ecobonus 65% e del bonus ristrutturazioni 50%.
CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa), tramite una nota pubblicata sul suo sito web, comunica apertamente la propria insoddisfazione di fronte alla mancata stabilizzazione dei bonus 65% per gli interventi di riqualificazione energetica e 50% per le ristrutturazioni, nonché per l’innalzamento della percentuale di ritenuta d’acconto (dal 4 all’8%) sugli importi dei bonifici con i quali vengono pagate le imprese esecutrici dei lavori.

In particolare, il Presidente CNA Installazione e Impianti, Carmine Battipaglia, parla di “bicchiere mezzo vuoto”, riferendosi al deludente operato del governo italiano, che non avrebbe avuto il coraggio di rendere strutturale, dunque normativo, un provvedimento che fino ad oggi ha dimostrato avere solo effetti positivi.

Come già annunciato in svariate occasioni, i bonus 65% e 50%, entrati con difficoltà nella bozza di testo della Legge Stabilità per il 2015, a seguito anche delle insistenti richieste degli operatori di settore, sono stati prorogati di un solo anno. Dal 2016, però, salvo un nuovo balletto di percentuali, dichiarazioni e smentite, le aliquote delle detrazioni Irpef torneranno a scendere al 36%.

Ad ogni modo, non sembra esservi dubbio sul fatto che i bonus per l’efficientamento energetico degli edifici e la ristrutturazione abbiano avuto fino ad ora solo ricadute positive, sia in termini di investimenti che di stimolo all’economia e all’occupazione. Non dimentichiamo, inoltre, che proprio l’edilizia è da un lato uno dei settori che più hanno risentito della crisi, dall’altro lato invece rappresenta proprio il settore che maggiormente potrebbe aiutare il paese ad uscire dalla recessione e dalla stagnazione in cui versa ormai da 5 anni.

Lo dimostrano, ad esempio, i dati diffusi in un recente convegno F.I.V.R.A. svoltosi a Roma, durante il quale sono state riportate delle statistiche di fonte Cresme-ENEA.

I dati raccolti dai due centri di ricerca non fanno altro che confermare il successo degli incentivi e l’importanza che la loro stabilizzazione normativa avrebbe per la ripresa economica del Paese: come riportato anche nel comunicato della CNA, nel solo 2013 sono state oltre 355.000 le pratiche trasmesse all’ENEA per usufruire dell’ecobonus 65%, circa 28 miliardi di euro gli investimenti dei privati e più di 226.000 i nuovi posti di lavoro creati.

Infine, secondo quanto emerso durante il convegno F.I.V.R.A., gli incentivi alle riqualificazioni profonde dello stock immobiliare nazionale (oltre il 70% degli edifici in Italia) rappresenterebbero la chiave di volta per il rilancio del Paese sul lungo termine: nei prossimi 10 anni potrebbero essere riqualificati dal punto di vista termo-acustico qualcosa come 8,2miliardi di mq, con indubbi benefici sia in termini ambientali, che occupazionali ed economici.

Uno stimolo importante agli investimenti che può venire, evidentemente, soprattutto dagli incentivi statali e dalla loro stabilizzazione definitiva: una strategia vincente, che CNA auspica il Governo italiano si decida finalmente ad adottare.