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01.10.2019

Chiudere il camino per ottimizzare l’impianto ed eliminare il rischio d’incendio

Chiudere il camino con un inserto o una stufa non solo aumenta l’efficienza complessiva, permette di evitare i divieti locali di accensione impianti
Maggiore sicurezza, riduzione delle emissioni e migliore qualità dell’aria interna, sono questi ed altri i motivi per cui quest’inverno è importante chiudere il camino - se ancora è aperto.
 
Il camino, per le case che ne sono dotate, è un elemento caratteristico, che normalmente crea raccoglimento e comfortevolezza, anche se usarlo per riscaldare o cuocere sulle braci provoca più spesso svantaggi che vantaggi, dal momento che la mancanza di protezioni che ne isolino la fiamma causa importanti problemi di sicurezza ed efficienza.
 
AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, nel suo blog, spiega approfonditamente perché e come chiudere un camino aperto, così da poter ottenere il meglio dal fuoco vivo, senza alcun rischio per la propria casa e per la salute di chi ci abita.
 
I motivi che spingono a chiudere un camino aperto sono piuttosto lampanti: da un lato l’esigenza di ridurre le possibilità di incendio e dall’altro aumentare il rendimento termico del generatore, che per un camino aperto si ferma al 10/15%, davvero poco se si considera che le stufe e i caminetti chiusi hanno rendimenti superiori all’80%.
 
La bassa efficienza del proprio camino può avere una conseguenza piuttosto concreta: il divieto di accensione. Sono numerosi infatti i comuni che, per ridurre le emissioni di polveri sottili in aree ad elevata densità, vietano o limitano per alcuni periodi le possibilità di accensione dei generatori di calore a biomassa con rendimenti inferiori al 63% ed emissioni di CO2 superiori a 0,5%.
 

Inserti per camino: efficienti e sicuri

 
Una soluzione a questo problema, che permette di mantenere l’estetica piacevole di un camino, senza dover ricorrere ad impegnative opere murarie, è l’installazione di un inserto. Un generatore di calore chiuso da un’anta in vetro temperato che evita la dispersione del calore nella canna fumaria, recuperandolo tramite speciali meccanismi, per poi reintrodurlo nell’ambiente attraverso delle bocchette di aereazione.

Gli inserti, spiega AIEL, sono quindi la soluzione ideale per poter sfruttare il proprio camino. Scaldano di più e inquinano meno rispetto al camino aperto, sono facili da inserire e da estrarre, perciò semplificano tutte le operazioni di pulizia e manutenzione.
 
Nei casi in cui, decidendo di installare un inserto per camino, si possa far eseguire un intervento murario, è anche possibile prevedere un inserto ad aria canalizzabile, così che il calore prodotto nel camino venga trasmesso in più stanze, garantendo così un risparmio più intenso.
 

In alternativa agli inserti: la stufa


Una valida alternativa agli inserti per camino è la stufa, che può a sua volta essere inserita nella sede del camino, evitando così divieti comunali e mantenendo la piacevole estetica del generatore a legna.
Per poter sfruttare efficacemente questa soluzione AIEL condividere un paio di utili consigli:
  • Acquistare una stufa di dimensioni compatte, che garantisca un sufficiente spazio di aerazione intorno all’apparecchio:
  • Scegliere un apparecchio con foro di uscita fumi sul top, così da sfruttare la canna fumaria esistente;
  • Realizzare una presa d’aria comunicante con l’esterno e protetta da una griglia, accorgimento che fornisce il corretto apporto d’aria comburente alla combustione.
 
Con i primi freddi alle porte, quindi, conviene pensare di ottimizzare il focolare domestico, chiudere il camino e sfruttare al massimo le potenzialità delle biomasse per produrre riscaldamento, senza causare emissioni eccessive e senza rischiare di vedersi limitare le possibilità di accensione dell’impianto.