Dossier tecnico

30.03.2015

Il trattamento dell'acqua potabile: normative e soluzioni

“Salus per Aquam” la salute attraverso l’acqua. Così dicevano gli antichi romani. Questo è ancora vero, naturalmente, soprattutto quando si parla di trattamento dell’acqua potabile.

A difesa della nostra salute è in vigore l'obbligo di salvaguardare l'integrità delle acque di rete destinate al consumo umano fino al rubinetto o punto di utenza.

Innumerevoli studi epidemiologici internazionali hanno confermato che Calcio, Magnesio, Potassio e Residuo Fisso, devono essere presenti in acque adibite al consumo umano, in quanto fungono da deterrenti per varie patologie degenerative anche cardiovascolari.

Nell’ambito impiantistico civile e in quello industriale alimentare tutte le acque destinate al consumo umano devono essere convogliate su apposita linea destinata e segregata dal contatto con altra acqua destinata all’uso tecnico.

Se nella linea destinata all’uso tecnico le tipologie di trattamento che si adottano non hanno l’obbligo di osservanza alle norme sanitarie, per le acque sulla linea destinata al consumo umano, invece, vigono e si impongono normative sanitarie molto stringenti.

L’acqua adibita al consumo umano che ci viene erogata dalla rete acquedottistica deve rispettare un protocollo normativo che impone la presenza nell’acqua di Sali minerali indispensabili per la salute del nostro organismo con valori di concentrazione indicati dal D.Lgs. n 31 del 02/02/2001 in recepimento delle indicazioni della Direttiva Europea n 98/83/CE relative alla qualità delle acque destinate al consumo umano.

Nella normativa generale attualmente in vigore si pongono obblighi sanitari sia per la fornitura di acqua sanitariamente sicura al punto di utenza (point of entry), sia per il mantenimento della stessa qualità fino al punto di utilizzo o rubinetto (point of use).

In altri termini se l’azienda acquedottistica deve fornire acqua con giusto carico minerale al point of entry/punto di utenza l’utente dal canto suo ha altrettanto l’obbligo di mantenere inalterata questa composizione minerale e biologica fino al punto di utenza finale del proprio impianto idraulico detto point of use/rubinetto.

Allo scopo di imporre l’osservanza sia per fornire che per mantenere inalterata la qualità dell’acqua destinata al consumo umano sono state previste inoltre pesanti sanzioni pecuniarie nei confronti dei trasgressori.

La legislazione sul trattamento dell’acqua destinata al consumo umano

  • Direttiva Europea 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano;
  • D.Lgs. 2 Febbraio 2001, n. 31 in attuazione della Direttiva Europea 98/83/CE;
  • D.M. 7 Febbraio 2012, n. 25 disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell'acqua destinata al consumo umano;
  • 20/03/2013 Linee Guida sui dispositivi di trattamento delle acque destinate al consumo umano ai sensi del D. M. 7 Febbraio 2012, n. 25.
  • Regolamento CE 852/2004 pubblicato il 29 Aprile 2004. Protocollo HACCP (Hazard-Analysis and Critical Control Points).
 

I soggetti privati ma anche pubblici
attualmente interessati all’osservanza sono:

  • I proprietari di civili abitazioni e condomini;
  • Gli amministratori condominiali e i responsabili di impianto;
  • Gestori di ristorazione, alberghi, ospedali, comunità;
  • Imprese alimentari e tutte le realtà che somministrano nei loro impianti acqua adibita al consumo umano o a contatto con alimenti.

A questo punto, osservate le disposizioni sanitarie, sappiamo che il carico minerale di queste acque, nella fase di riscaldamento, formano depositi minerali solidi che riducono l’efficienza energetica delle apparecchiature riscaldanti.

Dovendo mantenere inalterata la qualità dell’acqua erogataci dalla rete ben poche sono le tipologie di trattamento che possono coniugare sicurezza sanitaria ed efficienza energetica.

Tecnoacque
 

PHYSICO: riduce la produzione di depositi e la carica batterica,
mantenendo inalterata la composizione chimica dell’acqua

Tecnoacque

Ridurre drasticamente la produzione di depositi minerali mantenendo inalterata la composizione chimica dell’acqua erogataci è possibile con PHYSICO, il trattamento testato dai più importanti laboratori di ricerca italiani e da migliaia di applicazioni in più paesi e settori di impiego.

Questo trattamento funziona senza additivi chimici, senza Sali, senza manutenzione e con efficacia costante nel tempo.

Ha la capacità di ridurre l’eventuale carica batterica presente nella misura del 60/70 % e pertanto non comporta rischi di proliferazione batterica come invece presenti in altre tipologie di trattamento.

Consentendo di consegnare all’ambiente l’acqua come l’ha ricevuta questo trattamento migliora considerevolmente l’impatto ambientale nell’azione di ripristino delle acque di scarico.

 

Physico previene quindi:

  • Il deterioramento e l'inefficienza delle condutture e la conseguente possibile rottura delle stesse;
  • L'incrostazione delle resistenze elettriche negli elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie, che comporta un maggior consumo di energia elettrica e quindi un minore rendimento;
  • Le incrostazioni negli scambiatori e in altri componenti delle caldaie per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento, che comportano inefficienze e costi di manutenzione;
  • Le inefficienze negli apparati per il raffreddamento (torri evaporative, condensatori per gruppi frigoriferi, ecc...).

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